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Milan-Feyenoord, Ibrahimovic: "Serve una mentalità da finale". VIDEO

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Il dirigente rossonero ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del match contro il Feyenoord: "Dovremo avere una mentalità da finale - ha detto -. Mi aspetto un Milan più concreto e aggressivo. Per quanto riguarda i rinnovi di Maignan, Reijnders e Theo? Stiamo parlando con tutti e tre. Joao Felix resterà? Tutto è possibile". La partita sarà in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 253, Sky Sport 4K e in streaming su NOW

MILAN-FEYENOORD LIVE

Un solo obiettivo: vincere. Il Milan non ha altre alternative per rimediare al ko di Rotterdam e qualificarsi agli ottavi di finale ai danni del Feyenoord. Con Conceiçao in Portogallo per i funerali dell'ex presidente del Porto, Pinto da Costa, a presentare la gara di ritorno alla vigilia è stato Zlatan Ibrahimovic. Queste le sue parole a Sky Sport:


Che Milan ti aspetti domani sera?

"Mi aspetto un Milan più concreto, aggressivo, con una mentalità e un approccio da finale. Vincere per andare avanti"


Rispetto alla gara di andata ti aspetti un Feyenoord diverso? Hanno una mentalità di solito che non pensano a difendersi, ti aspetti questo atteggiamento?
"Penso di sì. È una squadra in casa col suo pubblico, poi fuori è sempre diverso: ogni gara fa storia a sé. Noi dobbiamo restare concentrati su di noi, fare la nostra partita e fare quello che sappiamo fare"


Quanto pesa per il bilancio della stagione?
"La Champions è importante. Il Milan ha scritto un po' di storia in Champions, è una partita che vogliamo e dobbiamo vincere. Quando gioca il Milan deve essere presente in Champions, è quello su cui lavoriamo per portare risultati e vincere"


Deve giocare il Milan dei 4 attaccanti o meglio più equilibrato?
"Tutti volevano questi 4 attaccanti, poi quando sono presenti vogliono cambiarli. Questa è una domanda per l'allenatore che li mette in campo. Noi vogliamo vincere, gli 11 che giocano e quelli che entrano devono fare un buon lavoro"


Tu hai 'nostalgia balorda' di giocare partite come quelle di domani sera?
"Questi momenti sono belli. Quando c'è tanto sul piatto e tanto rischio, è il momento più bello che un calciatore può avere. Poi dipende da uno come lo vive sul campo, ma ti fa ricordare chi sei"


I rinnovi di Maignan e Reijnders sono fatti, quello più spinoso è quello di Theo. Puoi fare un po' di chiarezza?
"Stiamo parlando con tutti e tre. Per noi è tutto sotto controllo, loro sono molto contenti al Milan e vogliono continuare. Più di questo non c'è"


Si sta ragionando a un Joao Felix al Milan anche oltre il 30 giugno?
"Sì, tutto è possibile. Adesso dobbiamo farlo stare bene per fare bene, sta giocando bene. Questo è solo l'inizio, dopo il campionato si parlerà"


14 mesi da dirigente del Milan. È cambiato qualcosa? Sei più a tuo agio?
"Sono sempre rilassato, ogni giorno poi ha una sua dinamica. passo per passo si cresce e si impara. Prendo esperienza. Ma è bello perché imparo tanto e do tanto, poi guardi il calcio da un altro angolo, meno individuale. Ho colleghi bravi, tutti i giorni parlo con loro, forse anche più di mia moglie. Se è buono non lo so, vediamo se tra qualche mese rimane così. Scherzo (ride, ndr)".

Ibra in conferenza: "Sono un vincente e voglio portare risultati. Leao..."

Lo svedese ha parlato, poi, anche in conferenza stampa: "Il club si aspetta tanto dai nuovi acquisti - ha aggiunto -. Ho già detto a tutti di prendere il loro spazio, alla squadra serve qualcosa di nuovo che sposti un po' l'equilibrio ed è quello che stanno facendo. Gimenez è un killer, sta davanti la porta ma deve anche correre perché col mister se non corri non giochi. Io sono un vincente e voglio portare risultati. Perché tanti alti e bassi? Ci stiamo lavorando, come ho detto una settimana fa l'importante è che i momenti bassi siano più alti possibili. Su Jimenez c'è questa clausola per il Real Madrid, abbiamo un buon rapporto con loro ma non ci sono discussioni oggi. È un giocatore importante per noi, mi dispiace che non sia in lista Champions, c'erano solo tre cambi ma dall'anno prossimo sarà in lista B". E sulla richiesta a Leao di aiutare di più in difesa ha concluso: "È bello, tutti parlano di Leao, tutti chiedono di dirgli come giocare. Per noi è tra i più forti al mondo: come glielo spieghi come deve giocare? Lo sai lui, per questo è tra i più forti al mondo. Poi puoi indirizzarlo tatticamente, ma come deve giocare non glielo spieghi. È lui che ti spiega come deve giocare. È un motivo se lui è al Milan ed è uno dei più forti al mondo. Mi hanno chiesto una cosa su Leao nell'ultima partita, ma tranquilli, sa lui cosa fare con la palla o meno".

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