Inzaghi dopo Psg-Inter: "Non so se andrò al Mondiale per Club, ne parlerò con la società"
interL'allenatore nerazzurro ha aggiunto in conferenza: "So che dalle sconfitte si esce più forti". Le sue parole a Sky: "Futuro? Ora c'è amarezza, vedremo nei prossimi giorni con la società. Quella di questa sera non è sembrata la mia Inter, lo so io e lo sanno anche i ragazzi. Abbiamo trovato un Psg più forte. Zero titoli sì, ma bravissimi lo stesso".
"Quella di questa sera non è sembrata la mia Inter, lo so io e lo sanno anche i ragazzi, ma questo non toglie nulla, sono orgoglioso del percorso". A dirlo è Simone Inzaghi dopo il pesantissimo ko contro il Psg per 5-0 nella finale di Champions, la seconda persa in tre anni: "Abbiamo trovato un Psg più forte, che ha meritato di vincere. Abbiamo approcciato male, ci siamo allungati e abbiamo facilitato il loro compito. È una sconfitta brutta, ma non dimentichiamo la stagione. Zero titoli sì, ma bravissimi lo stesso. I ragazzi devono avere la testa alta".

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Inzaghi: "Non so dire se andró in America, ma dalle sconfitte si esce più forti"
Ovviamente il grande tema è ora quale sarà il futuro di Simone Inzaghi: "Vedremo nei prossimi giorni con la società ora, dopo la seconda finale persa in tre anni, c'è troppa amarezza per pensarci - conferma Inzaghi - ci sarà tempo. La società è stata con noi, anche loro sono delusi ma ci sono sempre stati vicini". In conferenza ha poi aggiunto: "Se sarò al 100% negli USA per il Mondiale per Club? Non so rispondere a questa domanda, in questo momento sono venuto per educazione e rispetto. Questa sconfitta mi amareggia moltissimo. Dalle sconfitte si esce più forti, sembra una frase fatta ma è già andata così".

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L'approccio tattico alla finale
Infine sulla partita e sull'aspetto tattico: "Nel primo tempo non abbiamo giocato tecnicamente come sappiamo, abbiamo provato a giocarla lunga, ma anche sui rilanci lunghi arrivavano sempre loro per primi sulle seconde palle. Abbiamo pure concesso gol che non avevamo mai concesso nel nostro percorso. Frattesi? Avrebbe meritato di giocare un pezzo di finale, è vero, ma prima ho pensato a Zalewski per Dimarco perché non riuscivamo a creare più di tanto, poi Calhanoglu e Bisseck sono stati cambi forzati e ormai eravamo sotto 3-0. Ho preferito non inserirlo". In conferenza: "Da dove si riparte? Da una società forte che abbiamo alle spalle e che sa che oltre i due già arrivati dovrà fare altri acquisti".