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Juventus-Pafos, Spalletti: "Con il Napoli ho sbagliato io. Zhegrova giocherà titolare"

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Alla vigilia di Juventus-Pafos (mercoledì alle 21 LIVE su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW), match valido per la sesta giornata di Champions League, Luciano Spalletti ha presentato il match: "Sarà una partita complicata ma dobbiamo portare a casa la vittoria. A Napoli non ho messo la squadra nelle condizioni di potersi esprimere al meglio. Formazione? Zhegrova sarà titolare"

Vigilia di Champions League per la Juventus che mercoledì alle 21 ospiterà il Pafos per la sesta giornata della League Phase di Champions League (su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW). Luciano Spalletti è intervenuto su Sky Sport per presentare la sfida contro i ciprioti. 

 

Domani c’è una partita da dentro o fuori per la Champions League. I punti sono quelli e ci sono poche alternative. Bisogna giocare contro una squadra che probabilmente, insieme al Qarabag, è la rivelazione di questa prima fase…

"Sì ha fatto benissimo. Hanno perso sotto l’aspetto del confronto solo con il Bayern, le altre partite le hanno giocate, vinte e pareggiate contro squadre importanti. Hanno giocato in inferiorità numerica per quasi 90 minuti per due partite e hanno portato a casa due pareggi, hanno preso pochissimi gol. Per cui ci sono tutte le cose per farla diventare una partita complicata che noi dobbiamo andare a fare in maniera corretta cercando di portare a casa la vittoria".

 

Ha lasciato qualche scoria la sconfitta di domenica?

"È chiaro che poi dentro questa pressione e questo avere sempre gli occhi addosso di tutti, qualcosa lascia. Però poi noi se non sappiamo gestire le pressioni non sappiamo neppure vincere e gestire le vittorie. Di conseguenza bisogna essere bravi, fare le analisi corrette e ripartire a tutta forza".

 

Tornando alla partita di domenica sera, guardando la classifica, c’è questo divario tra Juve e Napoli?

"La sensazione che ha dato la partita è che un po’ di divario c’è, però come sempre poi il discorso è che noi non abbiamo fatto quello che potevamo fare. Loro ci sono saltati addosso forte, se quando la gente ti salta addosso così tu fai vedere che sei uno che rimane interdetto e intimidito da questa cosa qui, loro la volta successiva lo fanno ancora più forte. Se gli fai vedere che sei tranquillo, ‘tiri’ un tunnel a qualcuno, fai un uno-due, o fai uno strappo di una conduzione individuale a saltare un uomo e a metterla sull’uno contro uno, è chiaro che gli mandi segnali diversi. E noi non l’abbiamo fatto".

 

Hanno fatto un po’ discutere quelle dichiarazioni su Yildiz. Le chiedo se con il senno di poi rifarebbe quelle scelte di giocare con Yildiz e Conceiçao…

"Secondo me è difficile riuscire a convincermi cose che ho guardato e riguardato, provato. Però poi il campo dice quello, per cui devo prendere atto di quella che è la cosa che viene fuori dalla mia scelta. Lì ha detto che ho scelto male, se quello è il risultato e quella è la verità, dovevo fare in maniera diversa perché non li ho messi nelle condizioni di poter dare il meglio di sé stessi. Però mi mancano dei tasselli, perché io volevo mandare Conceiçao a giocare con Buongiorno in fascia, avendogli fatto attaccare sempre Buongiorno in fase difensiva come Yildiz con Rrahmani, tentavo di portare a fare questo uno contro uno quando si recuperava palla nelle zone di campo in cui pensavo potessero essere più in difficoltà. Non ci siamo riusciti a indirizzarla in quella maniera lì, per cui sono stati più bravi a livello di squadra, non ci hanno permesso di attuare questo comportamento e devo dire ai calciatori che ho scelto male. Poi nel secondo tempo abbiamo iniziato meglio, con più energia, convinzione, sicurezza. Abbiamo aperto il campo di più e scoperto il fianco, ma abbiamo palleggiato facendo un bel gol. Le situazioni poi un po’ si ritrovano, non avevo visto tutto sbagliato".

 

Domani vedremo qualche novità in formazione?

"Naturalmente qualche elemento cambierà. Per dire una cosa che può essere abbastanza importante, Zhegrova giocherà dall’inizio".

 

In tanti aspettavano questo momento, evidentemente sta crescendo di condizione…

"Perché anche l’altra settimana si era dovuto fermare in allenamento. Se si fanno i test non è in grandissima condizione, per cui anche lì i ragionamenti hanno una doppia faccia. Li metti in condizione di fare l’ultima mezz’ora che sicuramente farà bene, oppure lo usi finché va e poi lo sostituisci. E questa volta voglio fare così perché il ragazzo lo merita, si sta impegnando, ma ha avuto questo grosso problema e in questo momento i dati non lo danno in grandissima forma. Ma abbiamo 5 sostituzioni e ci si metterà mano dopo".

TERMINA LA CONFERENZA STAMPA DI SPALLETTI

Questa squadra fa fatica a reagire a situazioni di difficoltà? David non avrebbe bisogno di avere fiducia per 4-5 partite consecutive per capire qual è il suo valore e il suo legame con la squadra?

"E' un po' il 'rido e strillo' di cui parlavo prima. Perdono fiducia, non so cosa gli succede. Ma a volte modificano quello che è il loro status, migliorando o peggiorando. Un po' quello che dicevo prima, li ho già un po' avvisati che ora da qualche parte devo andare a forzare un po' di più. David ha bisogno di quante partite? 5? Anch'io avrei bisogno di 5 partite per allenare il Real Madrid, il Barcellona, per far vedere che livello di allenatore sono. Non funziona così. Funziona che tu vai forte a tutti gli allenamenti, dopo due settimane in cui sei andato fortissimo e mi hai fatto vedere che sei meglio, ti do 10 minuti. Giochi bene e ti do un tempo, poi una partita e poi cinque. No che vieni all'allenamento, una volta fai in un modo e una in un altro, e si dice di aver bisogno di giocare per 5 partite. Per cui se lo scrivete bene in modo che lo legga mi fa un favore".

Prima parlava di questo 'ottovolante'. Come se lo spiega? Magari è legato al fatto che la squadra è particolarmente giovane? Ora che conosce meglio la squadra ha in mente il passaggio definitivo al 4-3-3?

"La conosco un po' di più, quando sono arrivato le partite erano così vicine che averli tutti per fare un allenamento è difficilissimo. Ieri ho avuto quelli che non avevano giocato, oggi uguale. E' difficile avere possibilità di allenarli tutti insieme a un livello di aggressività importante. Ho sempre la disponibilità del settore giovanile che stanno facendo un lavoro fondamentale a mettermi sempre 10 giocatori a disposizione. Il calcio ormai somiglia sempre meno a questi numeri e sistemi di gioco. Solo in alcuni momenti di passaggio ci si ritrova dentro quelli che sono i numeri, 3-4-2-1 o 4-3-3. Ormai quasi tutte le squadre ti vengono addosso forte e la mettono su uno slancio di corsia e aggressività che si mischiano. C'è questa continua rotazione e deformazione dei sistemi di gioco. Cambierà poco anche se avere un difensore di piede destro mi permetterà di fare delle cose, come ad esempio non far giocare Kelly fuori area sul destro. Proveremo a fare quella situazione, se così si può chiamare il 4-3-3 o il 4-3-2-1".

Sembra che ha voluto stuzzicare alcuni giocatori, vede dei riscontri positivi dai giocatori più pungolati?

"Partiamo da Yildiz. Probabilmente l'ho detta male o avete capito male. Volevo intendere che c'è molto del potenziale che ha lui che è da vedere e che voi non avete visto. Anche se lui ce la sta mettendo tutta e cresce di gara in gara, ha dei margini di miglioramento che sono incredibili per quella che è la mia visione. Sono un po' le stesse cose che dicevo a Kvara appena l'ho conosciuto, lui può diventare davvero un calciatore di livello super top. Delle cose le sta già facendo ma in allenamento se ne vedono molte di più. Per cui tutto a posto. Senza attaccanti a Napoli? Non era per pungolarli ma per voler vincere la partita. Sono andato a giocare in quella maniera perché ero convinto che fosse il sistema giusto, poi non ho avuto il risultato che volevo. Naturalmente ho delle responsabilità. Chiedo a Kalulu: che cosa ho detto appena siamo rientrati nello spogliatoio?".

Kalulu: "Che non ci ha messo nelle giuste condizioni per dare il meglio".

Riprende la parola Spalletti: "Con queste scelte vi ho danneggiato, gli ho detto. Pensavo che venisse fuori una partita aggressiva e fanno così, ti vengono addosso forte. E pensavo che il centrocampista in più li costringesse a 'smucchiare' la linea difensiva".

A che punto sono Bremer e Rugani? Possono essere convocati?

"Sono qui che li aspetto a braccia aperte, saranno convocati e domani saranno in panchina. Non so dirle se saranno della partita oppure no. Domani si alleneranno se non entreranno quei 10-15 minuti, poi si aumenta il livello per poter fare discorsi differenti"

Thuram sembra un po' in fatica sia dal punto di vista fisico che tecnico...

"Dal mio punto di vista è un calciatore forte, che ha giocato bene anche domenica. Ne abbiamo bisogno, è un calciatore che ha quello strappo con la guida della palla che dovrebbe migliorare anche senza palla perché può creare spazi alla squadra. Professionista top, a me piace totalmente. Però poi in alcuni momenti durante la partita si hanno momenti migliori e altre peggiori, però a Napoli ha giocato una buona partita"

Si aspettava di incontrare meno difficoltà? La fiducia è intatta come all'inizio?

"Ho le stesse intenzioni e certezze di quando ho accettato di venire a fare l'allenatore della Juventus. Li vedo migliorare in allenamento, più li vedo e più ho a che fare con loro, più mi arrabbio e tranquillizzo allo stesso tempo. Mi fanno stare sull'ottovolante, a volte rido e altre strillo. Poi gliele vedi alcune cose e pensi che si ripeterà più volte, invece poi si va ad annullarla e ripartire da capo. Per me non cambia e non cambierà niente, non cambierò da un risultato o dall'atteggiamento. Le cose si affrontano e si cerca di trovare la spiegazione a ciò che è avvenuto"

Le chiedo del reparto offensivo della Juve. C'è qualità ma non trova continuità, problema che c'è da tempo. Si aspettava di riuscire a incidere un po' prima e con più facilità nel sbloccare con continuità l'attacco?

"I numeri sono quelli non desiderati al momento, sia al livello di risultati che di individualità. Ora ho più conoscenza dei calciatori che ho a disposizione e per me è fondamentale. Poi vedo che sono migliorate alcune cose. Non siamo bravi a ripeterle spesso dentro la partita queste cose che loro hanno, ma sono lì nelle condizioni di essere prese. Le dobbiamo fare di più e riconoscere di più. Ho visto fare belle giocate e buone cose ai nostri attaccanti. Nei 3 gol che abbiamo visto domenica abbiamo fatto un bellissimo gol, per cui se fai quelle cose lì è segno che ce l'hai un po'. L'essenziale è riproporle più spesso".

Che partita vuole vedere domani? Che insidie ci potrebbero essere?

"Il Pafos è una squadra tosta, ha molti brasiliani e portoghesi che sanno giocare a calcio. Ha fatto brutta figura solo con il Bayern, poi ha preso pochissimi gol nonostante abbia disputato partite di alto livello contro avversari top. Sono una squadra molto tignosa da un punto di vista fisico, molto vogliosa sul metterla sul duello individuale. Hanno organizzazione sui calci piazzati, e qualità da vendere soprattutto nei due giocatori che giocano alle spalle della punta. Dobbiamo essere bravi a non subire ripartenze, loro ti vengono addosso provando a intimorirti, poi se esci dal pressing si mettono bassi e hanno la capacità di ribaltare l'azione". 

INIZIA LA CONFERENZA DI SPALLETTI

TERMINA LA CONFERENZA DI KALULU

Kalulu: "Abbiamo delle potenzialità ma dobbiamo avere più continuità, dobbiamo essere più uniti su alcuni movimenti. Ogni settimana lavoriamo per aggiungere punti perché dobbiamo riuscire a raggiungere un determinato livello"

Kalulu: "Personalmente non ascolto tanto le voci all'esterno. Le analisi della stampa non mi pesano. Prendo ogni partita come viene, in maniera naturale. La vivo bene, è più una fortuna che un peso"

Kalulu: "In tutte le squadre ci sono alti e bassi, devi fare di più per tornare in alto. A questo livello i dettagli fanno la differenza nella lettura delle partite delle persone che sono all'esterno della squadra. Possiamo sicuramente migliorare sia in fase offensiva che difensiva. Non penso ci siano problemi tattici o mentali"

Kalulu: "Siamo un gruppo unito, quando qualcuno è infortunato è difficile per tutti. Il ritorno di Bremer fa piacere, torna con energia, gioia, siamo sempre felici". 

Kalulu: "Dopo ogni partita devi sempre prendere lezioni per andare avanti. Domenica con il Napoli è successo quello che è successo, ma abbiamo parlato tra di noi per vedere le cose positive che ci sono state e vedere cosa non ha funzionato".

Insieme a Spalletti c'è anche Kalulu in conferenza stampa. Il primo a prendere la parola è proprio il difensore.

Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Pafos

Vigilia di Champions League per la Juventus, che domani alle 21 ospiterà il Pafos per la sesta giornata di Champions League. Tra qualche minuto l'allenatore bianconero Luciano Spalletti presenterà il match in conferenza stampa

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