Roma-Leicester, Mourinho: "Chiedo ai tifosi di non essere spettatori ma giocatori"

Conference League

L'allenatore giallorosso presenta la semifinale di Conference (giovedì ore 21 in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW) dopo l'1-1 dell'andata in Inghilterra: "Ai 70mila dell'Olimpico chiedo di non essere semplici spettatori, ma di giocare la gara al nostro fianco perché possono fare la differenza. Insieme ce la possiamo fare"

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Battere il Leicester e qualificarsi alla finale di Conference League in programma a Tirana il 25 maggio. È questo l’obiettivo della Roma di José Mourinho che giovedì allo stadio Olimpico affronta nella semifinale di ritorno il Leicester dopo il pareggio per 1-1 della gara di andata giocata una settimana fa in Inghilterra. Un match che l'allenatore portoghese presenta così nell'intervista della vigilia rilasciata a Sky Sport, dove ha ribadito il messaggio con cui ha caricato i tifosi in conferenza stampa: "Non venite allo stadio a guardare la partita. Venite allo stadio per giocarla".

Lei ha vinto tutto, la Roma non vince un titolo da 14 anni. Che significano questi 90’?

"Per me significa sempre giocare la partita che non ho mai vinto, cioè la prossima. E la prossima partita che devo affrontare è quella per me più importante. Ma è anche una semifinale europea che può portare il mio club in finale, e questo dà ulteriore significato"

 

Come arriva la Roma a questa semifinale? Cosa deve avere di più rispetto al Leicester?

"Dopo l’1-1 dell’andata, con i gol fuori casa che non hanno più valore doppio, è una semifinale che si gioca in gara secca. Il loro vantaggio è che quando erano in Europa League "riposavano" in Premier per giocare le competizioni europee. Cosa che noi non possiamo fare. Dobbiamo superare questo svantaggio. Loro sono pieni di talento, ma noi vogliamo vincere"

 

Un anno fa l’annuncio del suo accordo alla Roma. Un anno dopo si aspettava che questa luna di miele sarebbe stata così intensa?

"Lasciamo passare qualche settimana ancora, poi risponderò a un anno del mio arrivo vero e proprio sulla panchina della Roma"

 

Si percepisce forte il respiro dei 70mila spettatori dell’Olimpico?

"Dipende: se i tifosi vanno allo stadio per guardare la partita, avere 7mila o 70mila tifosi è uguale. Se invece i tifosi vanno allo stadio per giocare la partita, allora la squadra lo sente, lo percepisce. Contro il Bodo lo abbiamo sentito, non è stato un 11 contro 11. Ma abbiamo giocato con tanti romanisti dentro lo stadio. L’ultima partita della Roma invece abbiamo giocato in 11 contro 11, più qualcuno della Curva Sud. Però lo stadio non ha  giocato con noi. Spero che domani i tifosi vogliano giocare perché possono fare la differenza".

Mourinho: "Mkhitaryan unico per caratteristiche in rosa"

 

Queste invece le parole di José Mourinho nel corso della conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Conference League tra Roma e Leicester.

 

Il Leicester pensa solo alla Conference e arriva al match più riposato. Che peso può avere questo?

"Spero nessuno. Sono già stato nella stessa situazione: quando tu non hai nessuna possibilità in campionato di raggiungere gli obiettivi è normale che il focus vada tutto sulla competizione europea. Per loro è un modo per arrivare in Europa la prossima stagione. È logico che abbiano fatto riposare qualcuno in vista di questa partita, noi non lo possiamo fare perché siamo in corsa in campionato e non possiamo perdere questa possibilità. Domani spero che le emozioni permettano ai miei ragazzi di avere uno stato d’animo altissimo che li aiuti a vincere questa gara"

 

Come si sostituisce Mkhitaryan?

"Non abbiamo un alto Mkhitaryan, ci sono squadre top che hanno due giocatori simili per ruolo, sono squadre che possono fare un turnover perfetto e non soffrono quando hanno delle assenze. Noi non abbiamo un altro giocatore con le caratteristiche di Mkhitaryan. Ma l’obiettivo non cambia, vogliamo arrivare in finale. Quella di domani sarà la 14^ partita di Conference: non ci sarà Mkhitaryan, ma affronteremo questa sfida da squadra ed è come squadra che andremo a combattere per raggiungere la finale"

 

Quale regalo farà a Rodgers dopo la bottiglia che le ha regalato all'andata?

"Gli ho comprato un bel regalo, ma visto che vuole il tè, me lo tengo per me"

 

Cosa pensa di Rodgers e del Leicester?

"Quello che stanno facendo è davvero fantastico, sono cresciuti anche come strutture, hanno uno dei migliori centri di allenamento. Mi complimento con loro. Rodgers non mi sorprende, forse la gente dimentica quello che ha fatto con il Liverpool, dove con molte meno risorse di quelle attuali ha ottenuto risultati straordinari. Lui è la persona giusta per il club. Spero che domani sia la nostra giornata".

 

Quali sono le sue emozioni nel giocare una gara così importante davanti a un Olimpico pieno?

"Non c’è dubbio in merito all’empatia che si è creata tra noi - io e la squadra - e i tifosi. Siamo insieme da 10 mesi, con momenti belli e meno belli, e siamo sempre stati insieme con grande empatia. Ora all’Olimpico ci giocheremo le ultime due partite della stagione: domani quella di Conference e poi col Venezia in Serie A. Sarebbe bello festeggiare questa empatia, che rimane al di là dei risultati, giocando al meglio queste due partite all’Olimpico. Noi giochiamo per noi e per i tifosi, mi piacerebbe che i tifosi giocassero la partita insieme a noi domani. Si può andare allo stadio come spettatore o per giocare la partita. Se abbiamo 7mila spettatori è una cosa, se abbiamo 70mila che vogliono giocare la storia può essere diversa. Ed è quello che noi chiediamo ai tifosi: che vengano allo stadio a giocare con noi"

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Il Leicester ha tanto desiderio di aggiungere un altro titolo alla sua bacheca. Per lei che significato ha questa partita?

"Il Leicester ovviamente vuole vincere, anche perché è l’unico modo per andare in Europa. Per me è lo stesso ad ogni partita. C’è solo una gara che non ho vinto ancora ed è la prossima partita. Io voglio sempre vincere la prossima partita, se poi si tratta di una semifinale lo voglio ancora di più"

 

Sembra davvero molto contento di essere qui

"È vero, sono contento di venire ogni giorno a Trigoria. Voglio di più? Sì. Voglio la possibilità di giocare a più alto livello la prossima stagione? Sì. Ma conosco il progetto, la società, i giocatori: tutti vogliono crescere e sono qui per dare il massimo. Spero di finire la stagione con qualcosa da festeggiare. Un trofeo sarebbe il massimo. Loro sono forti, ma lo siamo anche noi"

 

Che momento stanno vivendo Sergio Oliveira e Veretout?

"Non c’è un giocatore che possa sostituire Mkhitaryan come caratteristiche, loro due sono giocatori con caratteristiche diverse. Noi giocheremo come squadra e cercheremo sempre di nascondere i nostri problemi, perché non siamo una squadra perfetta. Cercheremo di approfittare delle piccole fragilità del Leicester.  Sergio Oliveira e Veretout sono in condizione di dare il loro meglio e ci potranno aiutare. Domani è possibile vincere, ma solo se daremo tutti il massimo"

 

Che partita ci dovremo aspettare tatticamente rispetto all’andata?

"Sempre difficile fare previsioni, a volte uno prepara una partita e poi la gara va in altro modo. A me piacerebbe una partita come quella di Leciester, nella quale Rui Patricio ha fatto solo una parata in 90’, questo significherebbe non aver avuto grandi problemi. Il pubblico può aiutare se vuole giocare con noi, ma i giocatori devono avere maturità e intelligenza nel sapere gestirlo in modo poco emozionale e più razionale"

 

Come si avvicina il presidente e la proprietà a questa gara? Vi siete scambiati quale idea?

"No, penso che il presidente e i suoi figli mi conoscono già un po’, sanno che prima della partita la mia vita è solo con i miei giocatori e i miei assistenti. Non mi piace condividere nulla con altra persone, dipendesse da me non farei nemmeno la conferenza stampa. Anche io però li conosco: è gente innamorata di calcio, che vive questi momenti importanti con rispetto per la nostra privacy e concentrazione, ma allo stesso tempo sono super felici di vedere e vicere una semifinale in casa con lo stadio pieno. Domani andiamo in campo tutti insieme. Se la nostra gente vuole giocare può fare la differenza"

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