Roma, Mourinho: "Mi fido dei Friedkin, non credo stiano parlando con altri allenatori"

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L'allenatore della Roma commenta il passaggio del turno dopo la vittoria in rimonta contro la Cremonese: "Abbiamo meritato questa vittoria perché questi ragazzi arrivano al limite e danno tutto. Eravamo senza difensori centrali e poi abbiamo rischiato con i cambi. Il derby con la Lazio? Non so come ci arriveremo ma prima c'è un'altra partita"

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E' un José Mourinho contento per il passaggio del turno della sua Roma ma molto preoccupato per la carenza di difensori centrali nella sua squadra: "Abbiamo fatto sufficientemente bene per non soffrire tanto - dice - Ci vuole rispetto per le nostre difficoltà e per quello che diamo, arriviamo al limite, nessuna squadra ha vinto una partita senza nessun difensore centrale, siamo tutti uniti e abbiamo fatto il massimo, eravamo uno a zero e abbiamo preso dei rischi, se prendiamo il secondo gol siamo fuori, avevamo due difensori ammoniti, abbiamo preso dei rischi. Mi sono fidato di Kristensen come terzo e della sua velocità, in fase di finalizzazione abbiamo messo più gocatori con Dybala, Azmoun, El Shaarawy. Per fortuna abbiamo vinto meritatamente contro una squadra che non è di Serie B per i giocatori che ha e per l'allenatore che ha. Saremmo usciti morti di stanchezza e di idee ma non siamo uscitie abbiamo passato il turno".

"Lazio? Non so come ci arriveremo, se servirà giocherà Lukaku in difesa"

Nei quarti di finale, tra una settimana ci sarà il derby con la Lazio: "Non so come arriveremo al derby di Coppa, c'è una partita domenica, siamo questi, siamo uniti, se ci sarà bisogno di fare giocare Lukaku difensore centrale giocherà lì, adesso c'è ancora l'Atalanta e poi vedremo - spiega ancora - Azmoun poi andrà via in Coppa d'Africa, abbiamo infortuni e diffide, non so come arriveremo alle prossime gare, ma sicuramente daremo tutto e giocheremo con tutto quello che abbiamo, abbiamo sempre lo stadio pieno e i nostri tifosi meritano che diamo tutto. Se perdi in casa contro una squadra dove tu teoricamente devi vincere, la gente fischia e ti mette insicurezza, tu perdi 0-1 in casa contro la Cremonese ma la gente sta lì sempre, la gente è di un carino, di una tenerezza, anche fuori dallo stadio e mi emoziono. Ho vinto tanto da tante parti, ma nessuno di questi club ha questo livello di rispetto e tenerezza, ovviamente mi emoziono". Sull'atteggiamento della squadra e sulla reazione: "Sono contento però è dura, ci siamo presi dei rischi enormi con dei difensori che non erano difensori ma almeno in tre hanno occupato bene lo spazio. Sono tantissime partite senza Smalling, Kumbulla, Ndicka e per noi è drammatico. Poi davanti con tutti quegli uomini è difficile anche difendere su palla persa, ma andiamo avanti con ciò che abbiamo".

"Il Brasile? Con me non hanno parlato. Mi fido dei Friedkin"

Sono tante le voci circa il futuro di José Mourinho per il quale si è parlato anche di una possibilità di allenare la nazionale brasiliana: "Sul Brasile non so se sia vero o no, con me non hanno parlato, al mio procuratore ho detto che finché non sappiamo che un club sia interessato, non deve parlare con nessuno finché sono qua - dice ancora - Non ho nessun motivo di pensare che la nostra proprietà non sia onesta come sono io, mi fido al 100% della loro onestà, poi questo non significa che mi vogliano qua. Non penso che parlino con altri allenatori alle mie spalle, non ho ancora firmato". Ed ancora: "Inizia un documentario su Netflix su di me, è un documentario sulla mia carriera e inizia giovedì. Ci sono cose che si sapranno solo là, mi pagano bene, sono un pazzo totale. Non avevo firmato ancora con la Roma, avevo dato la mia disponibilità, poi c’era un club che mi voleva e voleva che rompessi il compromesso con la Roma ma non sono andato. Tutti mi hanno detto che sono stato stupido, quando mi ha chiamato il Portogallo ho chiamato il mio presidente, così come accaduto quando mi hanno cercato in Arabia. Non penso che i Friedkin parlino alle mie spalle, è una cosa reciproca, per me non sono notizie vere”.