Lazio-Juve, Tudor: "Servirà la partita perfetta, dobbiamo crederci"

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Dopo la sconfitta per 2-0 all'andata, Tudor chiede ai suoi di crederci: "Servirà la partita perfetta, provandoci con tutte le forze: i ragazzi sono motivati. Spero sia una gara lunga...". Sulla formazione: "Immobile e Guendouzi convocati, Castellanos non si è ancora espresso al massimo e questo gli pesa. Ma non deve pensare al gol"

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Si riparte dal 2-0 dell'andata con cui la Juventus ha messo un piede in finale di Coppa Italia, ma Igor Tudor crede nella possibilità di ribaltare il risultato all'Olimpico, martedì sera alle 21: "Bisogna provare fino alla fine a passare", le sue parole nella conferenza stampa della vigilia. "Sarà difficile ma bisogna crederci. Dobbiamo fare una partita perfetta e non sbagliare niente. Questo è un nostro obiettivo, poi vediamo che succede".

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Quanto manca a questa squadra per essere la sua?

"Per ribaltare il risultato bisogna fare tutte le cose per bene. Abbiamo fatto tante belle partite da quando sono arrivato e ho impostato un calcio diverso. Io non mi accontento mai, delle volte si fa un passo indietro per farne due avanti. Sono contento del percorso intrapreso, vedo tanta voglia da parte dei giocatori di fare le cose fatte bene"


Che partita servirà?

"Abbiamo giocato due volte contro la Juve, poi ogni partita è a sé, cambiano tante cose nonostante la base sia sempre la stessa. Bisogna crederci e giocarci tutte le carte, spero sia una partita lunga, i ragazzi li ho visti motivati. Abbiamo lavorato poco perché dovevamo anche recuperare, le scelte poi le farò dopo la rifinitura"


Immobile e Guendouzi possono rientrare?

"Si sono allenati e saranno convocati. Ieri ho parlato con Castellanos per capire come migliorare. Ha doti molto interessanti che non ha espresso al massimo, lui se ne rende conto e questo gli pesa. Io cerco di tirare fuori il massimo. Io consiglio sempre di non pensare al gol, ma a come arrivarci"


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Lotito ha detto di credere tanto in lei: per fare l'impresa basta il carattere?

"Per un allenatore è bello sentire queste parole del presidente, ma il lavoro di un allenatore è basato su tante cose, non solo sul carattere. Ci sono anche stili di gioco e mentalità. Le analisi devono essere profonde, io ho sempre sentito tante etichette ed esagerazioni nella mia carriera, ma le varianti da valutare sono tante. Per l'impresa serve tutto, gioco, possesso, attacco dello spazio e aggressività sull'uomo, ma anche compattezza. Dobbiamo tenere tutto questo 90', anche nei supplementari magari, sono cose su cui lavoriamo tutti i giorni. Poi alla fine si vince con la qualità dei giocatori"


Si vedono ancora degli errori di reparto in difesa, cosa chiede alla difesa?

"Questa è una cosa che stiamo analizzando, noi magari ci concentriamo su una cosa e poi perdiamo in altro. Dobbiamo concentrarci in generale e poi aggiungere i dettagli. Abbiamo cambiato il modo di lavorare sulla fase difensiva, passando da zona a uomo. Più lavori su un aspetto, più rischi di venir meno su altro, dobbiamo ritrovare solidità, stare sul pezzo, stare concentrati. Giocare con la Juve sarà difficile, visto che si chiudono bene"


La Lazio fa fatica in fase offensiva, come si può trovare il coraggio di andare a tirare?

"Si lavora sul coraggio di andare in area e si lavora su come ci si muove dentro, ma spesso l'atteggiamento viene dalle caratteristiche di alcuni giocatori. Ci dobbiamo lavorare, lo facciamo ogni giorno sui dettagli che non sono dettagli"


Pensa che Isaksen possa essere un incursore per il futuro?

"Lo stile di gioco è importante, con un gioco offensivo le percentuali di segnare salgono. Isaksen mi piace, ha grandi doti, sta là e cerca il suo momento, può giocare dietro le punte e sulla fascia. Può crescere sulla mentalità e sulla gestione di certe situazioni, soprattutto in Serie A. Lui è molto attente alle cose che gli dico e in allenamento si applica. Poi sono sempre i giocatori a decidere chi gioca".


Cosa avete imparato dai precedenti contro la Juve?

"Non posso rispondere, ci sono state delle cose in cui sono stati più bravi e ne abbiamo parlato, ma di questo ne discutiamo nello spogliatoio".


Come si prepara una partita del genere

"Penso che ia giocatori piace fare questo tipo di gara, per me è più semplice da preparare. Aumenta l'attenzione sul non dover sbagliare niente". 


Kamada?

"Di Kamada ne abbiamo parlato tanto. Ci sono giocatori che giocano più con allenatori e meno con altri. Lui è un ragazzo completo, ha doti di ottimo livello".

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