De Rossi torna alla Roma: la sua storia in giallorosso e i primi passi da allenatore
Ha speso quasi tutta la sua carriera da calciatore alla e per la Roma. Ora tornerà in giallorosso da allenatore per prendere il posto dell'esonerato José Mourinho. All'ex numero 16 si affidano i Friedkin per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions. Con l'altra sua "ex squadra" ha già vinto da mister. In attesa dei capitoli da scrivere nella nuova veste, ripercorriamo la storia di Daniele De Rossi in maglietta e pantaloncini giallorossi
- Una sola squadra, un solo amore. Diciotto stagioni e seicento partite dal giorno dell'esordio con lo scudetto sul petto. Da sempre "Capitan Futuro", De Rossi è diventato icona ancor prima di succedere a Totti e si è poi proiettato leggenda giallorossa
- "Ho un solo rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera", aveva detto. Si riferiva a quella da calciatore. Ora potrà donare anche quella da allenatore. Ripercorriamo la sua storia giallorossa:
- È la stagione 2001-02 quando un giovane centrocampista di Roma incomincia a collezionare qualche panchina in prima squadra. Lo scudetto, per cui ha urlato da tifoso, è sul petto. La prima di sempre è europea: contro l'Anderlecht il 20 ottobre del 2001. Quell'anno anche tre presenze in Coppa Italia (in foto contro il Brescia)
- Sarà la sua terza annata, la stagione 2003-04, quella del suo vero ingresso nelle rotazioni di Fabio Capello. Lì arriva un altro gol europeo, contro il Vardar in Coppa Uefa. Terminerà la stagione con 17 presenze in campionato, anche se solo quattro volte da titolare
- Poi, in estate, ecco un volto nuovo a guidare la squadra: si chiama Luciano Spalletti. Dirà di De Rossi: "Con lui è come avere un satellitare: imposti la richiesta e lui sa già la strada e la posizione di cui hai bisogno". Anche De Rossi ha speso sempre parole al miele per l'ultimo allenatore campione d'Italia
- Col primo Spalletti, De Rossi concluderà la stagione 2005-06 con 34 presenze in campionato, dove segna ben sei gol. A rovinare la festa c'è la seconda finale di Coppa Italia persa di fila contro l'Inter
- Dopo un Oscar del Calcio come Miglior giovane calciatore del 2006, De Rossi cambia numero e prende quel 16 che lo legherà per sempre ai colori giallorossi. Otterrà in quella stagione anche la consacrazione a livello internazionale
- La sua ascesa europea è in Champions, dove gioca sempre da titolare. Il girone viene superato e negli ottavi, contro il Lione dei sette titoli consecutivi, ci pensa Mancini a firmare l'impresa. Il sogno si fermerà bruscamente agli ottavi nel 7-1 dell'Old Trafford. Ma una rivincita è già pronta…
- Nella sua carriera, De Rossi ha tirato e segnato molti rigori importanti e decisivi. Ma a volte il dischetto non gli ha sorriso. Il 2007-08 è un'altra ottima stagione per la Roma: ancora secondo posto, ma ancora incubo United in Champions nei quarti. All'Olimpico è 2-0 grazie a CR7 e Rooney, poi in Inghilterra c'è la grande occasioni di riaprire la sfida dagli undici metri
- È invece datato 2009 il primo gol di Daniele De Rossi nei derby: segna l'11 aprile, ma la Lazio vince 4-2
- Talento, tiro, carisma, intelligenza tattica, sono tante le qualità per cui si è fatto apprezzare nella sua carriera. Non ultima, quella forse più rivendicata dal diretto interessato, la "garra", come conferma il tatuaggio sul polpaccio destro
- Nel 2009/2010 in campionato si accende un'appassionante corsa con l'Inter di Mourinho. De Rossi gioca entrambi gli scontri diretti da capitano e segna nel 2-1 di marzo dell'Olimpico che accende il sogno tricolore. I giallorossi sorpasseranno anche i nerazzurri in classifica, ma la sconfitta per 2-1 contro la Sampdoria rappresenterà la fine del sogno
- Dopo Ranieri, che sarà anche il suo ultimo allenatore giallorosso, arriveranno Montella e Luis Enrique. Nel 2012-13 il rapporto con Zeman non è dei migliori e De Rossi perde anche la titolarità
- Il riscatto arriva con l'avvento di Rudi Garcia in panchina. Al primo impegno della stagione 2013-2014, a Livorno, De Rossi torna al gol con la maglia giallorossa dopo un digiuno di oltre 15 mesi (l'ultimo sigillo il 13 maggio 2012 a Cesena)
- A fine partita abbraccia il suo capitano e ne raccoglie l'eredità: Capitan Futuro è diventato capitano
- La Roma con Di Francesco in panchina conquista la semifinale di Champions nel 2017/2018, un'impresa storica che mancava dal 1984. Battuti dal Barcellona 4-1 all'andata dei quarti, i giallorossi rimontano all'Olimpico vincendo 3-0. De Rossi segna il rigore del raddoppio e sarà fermato solo dal Liverpool in semifinale
- Saluta l'Olimpico nella partita contro il Parma del 26 maggio 2019, a 18 anni di distanza e contro lo stesso avversario dello scudetto del 2001, vissuto come tifoso e promessa delle giovanili. Viene omaggiato anche dalle altre bandiere giallorosse come Bruno Conti e Totti, all'epoca dirigente giallorosso
- Da quell'Under 21 vincente attinge Marcello Lippi per rinforzare la Nazionale maggiore. De Rossi esordisce con il nuovo CT il 4 settembre 2004 a Palermo contro la Norvegia per le qualificazioni mondiali. Segna ed è decisivo per la vittoria 2-1. E quei Mondiali li vivrà da protagonista...
- De Rossi rimarrà perno azzurro per quasi 15 anni. Nel 2012 sfiora anche la vittoria dell'Europeo, arrendendosi solo alla Spagna in finale, vincitrice 4-0. Nei successivi Mondiali non va meglio: due eliminazioni consecutive al primo turno
- Nel 2018 invece l'Italia nemmeno si qualifica. E l'ultima presenza con la Nazionale di De Rossi resta proprio l'andata dello spareggio contro la Svezia, persa 1-0 anche per una sua sfortunata deviazione sul tiro vincente di Johansson
- De Rossi non ha mai nascosto il suo desiderio di diventare allenatore, esternato già negli anni da calciatore. Il primo incarico è proprio nello staff tecnico azzurro con Roberto Mancini ct. Vince stavolta l'Europeo nel 2021 ed è grande protagonista nei festeggiamenti. I tifosi giallorossi si augurano che la parabola possa ripetersi anche con la Roma, l'altra sua grande passione da giocatore assieme alla Nazionale
- Nel 2022/2023 ottiene il primo incarico da capo-allenatore. Chiamato dalla Spal l'11 ottobre, viene esonerato il 14 febbraio 2023. Forse i colori così simili al biancoceleste non lo hanno aiutato a sentirsi troppo a casa. Ora però la prossima panchina sarà del giallorosso sempre amato
- Non potrà subentrare (e nemmeno far entrare chi gli sta accanto in foto), ma avrà una responsabilità forse ancora maggiore rispetto ai suoi anni da calciatore. La famiglia Friedkin lo ha scelto per sostituire Mourinho, un'eredità non facile. Un obiettivo però lo ha raggiunto: ora alla Roma può donare anche una seconda carriera