Il club olandese ha comunicato che, per ragioni di bilancio, non rinnoverà il contratto - in scadenza a fine giugno - a Nouri, il giovane che si è risvegliato dal coma pochi giorni fa; precisando comunque che il ragazzo non verrà lasciato solo
Ragioni di bilancio, con cui tutti i club stanno facendo i conti nel corso di questa emergenza Coronavirus: queste le motivazioni che porteranno alla separazione tra l’Ajax e Abdelhak Nouri, il talento 22enne che proprio pochi giorni fa è uscito dal coma dopo l’ictus che lo aveva colpito in campo quasi tre anni prima.
"Non lo lasceremo solo"
Il contratto di Nouri è infatti in scadenza a fine giugno 2020 e prevede il tacito prolungamento per un’altra stagione nel caso le due parti non comunichino per tempo l’interruzione. Cosa che l’Ajax è stata “costretta” a fare, soprattutto per riuscire a rispettare i paletti del Fair play finanziario in un momento di mancati incassi. Il club, in ogni caso, ha voluto sottolineare che non lascerà solo il ragazzo, già aiutato nel percorso di riabilitazione appena uscito dal coma e mai dimenticato in questi mesi difficili in ospedale.
Nouri, che ha subito danni cerebrali permanenti, ha infatti già lasciato l'ospedale e sta facendo progressi incoraggianti, come raccontato anche dal fratello ("Notiamo che gli piace quando guardiamo le partite, a volte sorride", aveva detto).
La storia di Nouri
L’intenzione da parte del club di rescindere il contratto è stata data alla famiglia di Nouri, che da parte sua ha proprio nell’Ajax una seconda famiglia. Classe ’97 (festeggerà i 23 anni il 2 aprile), olandese di origine marocchina, “Appie” – questo il soprannome con cui è conosciuto – è un centrocampista cresciuto nelle giovanili del club e affermatosi nella seconda squadra dei lancieri. Nel 2016 la promozione in prima squadra da parte dell’allenatore Ten Hag, fino alla data che gli ha sconvolto la vita. L’8 luglio 2017, durante un’amichevole estiva con il Werder Brema, è vittima di un’aritmia e crolla in campo. Soccorso con un defibrillatore e trasportato in ospedale, riportò danni cerebrali gravi e permanenti, con la bella notizia del suo ritorno a casa solo nei giorni scorsi.