Sousa sogna in grande: "Voglio la Champions entro 5 anni"

Europa League
Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina (foto getty)
sousa_europa_league_getty

L'allenatore della Fiorentina chiede massima concentrazione alla vigilia del match contro il Belenenses: "È una partita fondamentale per la nostra stagione. Il cammino verso il successo ha il suo tempo e io lavoro affinché sia il più breve possibile. Il futuro? Rispetto sempre chi crede in me"

"La gara contro il Belenenses è fondamentale per il cammino della nostra stagione". Paulo Sousa è concentrato solo sulla sfida contro i portoghesi e non pensa al big match contro la Juventus. Se i viola non perderanno contro il Belenenses si qualificheranno ai sedicesimi di Europa League. "Una società come la Fiorentina deve dare tutto anche in Europa, vogliamo andare avanti - sottolinea Sousa in conferenza stampa -. Dopo un inizio difficile vogliamo finire bene il girone".

La replica a Ferlaino - Paulo Sousa replica alle parole dell'ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, secondo cui un presidente del Consiglio che tifa Fiorentina (Renzi, ndr) può condizionare l'andamento di un campionato e i rigori concessi ai gigliati lo confermerebbero: "La Fiorentina è una squadra che crea tantissimo. Arriviamo in area tante volte e se non ci permettono di arrivare in porta gli arbitri devono fare il loro lavoro, così come stanno facendo".

Insidia Belenenses
- L’allenatore della Fiorentina torna poi sul cammino in Europa della sua squadra ed evidenzia le possibili difficoltà del match contro il Belenenses: "Noi abbiamo avuto delle circostanze che ci hanno influenzato, ma non abbiamo giocato male. Il Belenenses può raggiungere un risultato storico, ha già vinto a Basilea, quindi dovremo avere grande convinzione. È giusto fare un appello ai tifosi per riuscire ad andare avanti in Europa  League".

Voglia di vincere - Paulo Sousa spiega che ha scelto la Fiorentina con convinzione "perché volevo crescere dal punto di vista personale e professionale. In Italia, partita dopo partita, affronto allenatori di grandissime qualità tattiche e questo mi consente di arricchirmi molto, anche a livello mediatico la comunicazione è importante e mi permette di maturare". Quarantacinque anni, secondo in classifica e con la stessa voglia di vincere che aveva da calciatore, Paulo Sousa non esclude, un giorno, di poter allenare una delle grandi del suo Portogallo durante un’intervista al quotidiano A Bola: "Benfica, Porto o Sporting Lisbona? Se mi dovessero chiamare valuterei la proposta - spiega l’allenatore viola -. Ho sempre grande rispetto per le persone che mi tengono in considerazione, che mi seguono e che vogliono puntare su di me".

Sognare in grande - Il portoghese ha ben in mente il percorso da seguire nella sua carriera: "Entro cinque anni spero di vincere la Champions League, il cammino verso il successo ha bisogno dei suoi tempi e io lavoro perché questo tempo sia il più breve possibile. La miglior forma di rispetto è prendersi del tempo per analizzare le proposte e cercare di capire cosa posso dare per contribuire ai successi del club che mi contatta". La carriera da allenatore l'ha iniziata guidando l'Under 16 portoghese, ma nel 2008 ha lasciato il suo Paese. "Io adoro il Portogallo e parlo sempre con amore e con passione dei miei connazionali, ho sempre difeso il mio Paese, sempre", ha concluso l'allenatore della Fiorentina.