Dopo il 2-0 subito a casa dall'Hapoel Be'er Sheva, nerazzurri sconfitti 3-1 anche dallo Sparta. La squadra di De Boer resta ultima nel girone a zero punti. La Fiorentina strapazza il Qarabag 5-1 e vola in testa al girone con quattro punti
SPARTA PRAGA-INTER 3-1
7' e 25' Kadlec (S), 71' Palacio (I), 76' Holek (S)
Il tabellino del match Risultati e classifiche
Una figuraccia tira l’altra. L’Inter in Europa League proprio non riparte. Dopo il 2-0 subito a San Siro dall’Hapoel Be'er Sheva, i nerazzurri perdono anche a Praga. Stavolta per 3-1 contro lo Sparta: la squadra di De Boer ora è all’ultimo posto in solitaria del girone K con 0 punti. Dopo una brutta partenza, come le prime gare di inizio stagione, l’Inter non è riuscita a reagire. De Boer ha provato la scossa nella ripresa inserendo Perisic e Icardi al posto di Candreva e Gnoukouri. E quando i cambi sembravano avergli dato ragione: i nerazzurri avevano accorciato le distanze con Palacio al 71', l’espulsione di Ranocchia al 75' ha spianato la strada allo Sparta Praga. Un minuto dopo il gol del 3-1 di Holek ha chiuso la partita.
Inter, scarso approccio alla gara - Con la Roma alle porte, De Boer lascia a riposo molti titolari: in panchina Icardi e Perisic, davanti giocano Eder, Palacio e Candreva. Spazio ancora ai giovanissimi: Gnoukouri, accanto a Melo a centrocampo, Miangue in difesa sull'out di sinistra. Conferme per Ranocchia dopo la buona gara contro il Bologna. Con lui c’è Murillo, e non Miranda. E’ proprio la difesa a creare i maggiori problemi in avvio. La squadra di Holoubek parte a mille: al 25’ è già in vantaggio per 2-0 con doppietta di Vaclav Kadlec. Il primo, al 7' per uno svarione di Felipe Melo: un rasoterra del giovane 24enne, batte Handanovic. Il secondo al 25': punizione battuta dalla trequarti, difesa completamente ferma e l’attaccante di casa, è bravo a battere ancora il portiere nerazzurro. La reazione dell’Inter è praticamente nulla, a riposo si va sul 2-0.
Espulso Ranocchia al 75' - Lo Sparta Praga mantiene lo stesso atteggiamento a inizio ripresa. De Boer fa esordire Ansaldi dopo l’infortunio: a destra al posto di D’Ambrosio. Dentro anche Perisic (al posto di Candreva dal 63’) e Icardi per Gnoukouri al 70'. Un minuto dopo, Palacio accorcia le distanze. Il gol dà fiducia ai nerazzurri, ma l’arbitro al 75' ammonisce per la seconda volta Ranocchia. L’espulsione, a cambi già fatti del difensore dell’Inter, penalizza moltissimo i ragazzi di De Boer. Sugli sviluppi di una punizione battuta da Dockal, Holek di testa batte ancora Handanovic. Per De Boer c’è molto lavoro da fare. La qualificazione al prossimo turno, ora si complica. Per andare avanti, occorrerà molto altro.
FIORENTINA-QARABAG 5-1
39' e 46' Babacar (F), 43' Kalinic (F), 63' e 78' Zarate (F), 92' Ndlovu (Q)
Il tabellino del match Risultati e classifiche
La Fiorentina passeggia sul Qarabag. I viola travolgono 5-1 gli azerbaigiani e dopo due giornate volano insieme al Paok Salonicco in testa al Gruppo J di Europa League con 4 punti. La Fiorentina è stata in totale controllo del match fin dall’inizio. Ma ha dovuto attendere 39' per trovare la rete del vantaggio con il Qarabag in 10 dal 30' per l’espulsione di Yunuszade. Il gioco sulle fasce dei viola funziona, soprattutto sull’asse Tello-Kalinic-Babacar. Non a caso il successo della squadra di Sousa porta le firme dell’attaccante senegalese, autore di una doppietta, ma soprattutto del croato che mette a referto un gol e un assist. A completare la festa viola ci pensa Mauro Zarate che al 63', ovvero 3' dopo il suo ingresso in campo, non lascia scampo a Sehic. L’argentino poi chiude i giochi firmando la sua personale doppietta direttamente su punizione al 78'. Una doppietta dal sapore speciale quella di Zarate, dedicata alla moglie malata. Nel finale il portoghese regala la gioia dell’esordio europeo anche al 19enne figlio d’arte Federico Chiesa che va anche vicino al gol. Nel recupero al '92 il 5-1 degli azerbaigiani con Ndlovu.
La squadra di Montella, dopo lo 0-0 di Salonicco con il Paok, aveva bisogno di vincere e convincere per mettere subito le cose in chiaro nel Gruppo J. E Paulo Sousa non poteva chiedere reazione migliore ai suoi. La Fiorentina vuole essere protagonista anche in Europa fin dalla fase a gironi.