Dopo aver vinto per 4-2 a Vienna, l'allenatore giallorosso è molto soddisfatto per la prestazione dei suoi ragazzi. Ma il secondo gol subito all'89' proprio non l'ha digerito: "Ci deve dar fastidio, non possiamo rilassarci"
"Sappiamo adattarci, siamo entrati col piglio giusto a prescindere dal gol subito, ma la squadra era determinata a vincere". Al termine della sfida di Europa League contro l’Austria Vienna, con la qualificazione ai sedicesimi molto più vicina, Luciano Spalletti è ovviamente soddisfatto della sua Roma: "Loro avevano buoni giocatori, ma la nostra linea difensiva ha fatto molto bene. Il primo gol è dipeso da una giocata in velocità, il secondo l'abbiamo incassato a partita finita. Ma non va preso lo stesso. Si vede che c’è stato un attimo di rilassamento. Ci deve dar fastidio, non dobbiamo starci a prendere questi gol. Bisogna vedere che i giocatori hanno più veleno addosso".
Gli aspetti positivi - "Ho visto la squadra cresciuta sotto l’aspetto del carattere e della mentalità – ha aggiunto l’allenatore giallorosso-, volevamo fare la partita e portare a casa il risultato. Mi sembra che anche quando ci alleniamo ora ci sia più piglio in ogni situazione, stasera me lo hanno confermato e io sono molto contento". Le assenze, specie in difesa sono tantissime: "Siamo contati, ma anche se manca Fazio bisogna vincere la partita. Si gioca e basta. Daniele ha fatto una buona partita. Poi è stato anche limitato dall’ammonizione presa, e spesso Kayode gli è rimasto lì perché faceva la partita su di lui e gli altri aprivano per giocare la palla. Quando riconquistavano la palla, loro verticalizzavano, e Daniele è stato bravo anche in questo”.
Quel secondo gol subito… - "La squadra sta crescendo in generale. Ma il secondo gol sicuramente non va preso perché si vede che la squadra era più tranquilla e rilassata quando invece bisogna aumentare il ritmo e bisogna cercare il giocatore fresco come Iturbe, che abbiamo cercato poco. Questi numeri però - conclude - fanno morale. Dire però che siamo totalmente guariti per il momento non me la sento".