Paulo Sousa: "Il mio futuro dipende dai risultati"
Europa LeagueL'allenatore della Fiorentina commenta la sconfitta contro il Paok: "Così dobbiamo rivedere tutta la preparazione". Poi parla di Bernardeschi: "Se non andava bene quello che ho detto, chiedo scusa. Ma non sono ipocrita". E sul futuro: "Lavoriamo con Corvino per vincere"
Parola a Paulo Sousa. Dopo il “caso Bernardeschi” e la sconfitta al Franchi contro il Paok che nega alla Fiorentina la possibilità di festeggiare già la qualificazione ai sedicesimi di Europa League: “Matematicamente possiamo ancora essere eliminati, questo ci deve far ripensare tutte le prossime partite perché - spiega a fine partita l’allenatore portoghese - dobbiamo essere preparati per la gara e la trasferta di Baku”. Una sconfitta brutta, arrivata nel finale dopo che la Fiorentina aveva recuperato il doppio svantaggio iniziale: “Questa sera ci è mancato entrare meglio, in tutti i sensi. Sapevamo - prosegue Sousa - che il Paok è pericoloso soprattutto in contropiede e ci hanno messo subito in difficoltà. La squadra poi finalmente ha cominciato a dare velocità al nostro gioco, una partita strana… Due pali, un’occasione sbagliata. Ci abbiamo continuato a credere, abbiamo preso dei rischi nei cambi, abbiamo pareggiato e rischiato per vincere. Non possiamo prendere gol al 93’, complimenti al Paok”.
Un’altra sconfitta al Franchi, un altro passo falso interno: “Stiamo avendo troppa sfortuna in casa per tutto quello che creiamo, troppe occasioni per vincere e controllare”, commenta Paulo Sousa. Il portoghese poi torna sulle parole della vigilia su Federico Bernardeschi: “Non mi stupisco per niente del putiferio che è uscito fuori, sono parole che avevo già detto l’anno scorso su di lui. Quello che ho voluto sempre dire è che lui è un giocatore che deve rimanere concentrato perché - spiega l’allenatore della Fiorentina - ha margini di miglioramento grandissimi, sicuramente altre squadre con capacità economiche diverse avranno la possibilità di fare un tentativo per lui. Se le mie parole per qualcuno non andavano bene, mi dispiace e chiedo scusa. Però non faccio parte della gente ipocrita, sono in Italia da un po' e le parole dovrebbero conoscermi bene. I miei modi sono sempre costruttivi e diretti, non ho bisogno di altre vie per parlare con la società”.
Infine, un passaggio anche sul futuro dopo le parole di Corvino sull’opzione per il terzo anno del contratto di Sousa che scade a giugno: “Abbiamo già parlato di questo, sappiamo che tutto è basato sui risultati del presente e del futuro prossimo. Io e Corvino stiamo lavorando al massimo per far vincere la Fiorentina, questo ci dà - conclude il portoghese - un futuro molto positivo”.