Doppio Eder e Carrizo, l'Inter saluta con orgoglio

Europa League

Due gol dell'italo-brasiliano, un rigore parato dall'argentino e una grande prova del giovane della cantera nerazzurra Pinamonti regalano a  Pioli una vittoria sullo Sparta Praga all'ultima gara di Europa League della stagione

INTER-SPARTA PRAGA 2-1

23' e 90' Eder (I), 54' Marecek (S)

Il tabellino del match

Nella sera della contestazione della Curva Nord a San Siro, l’Inter abbandona l’Europa League con una vittoria. La qualificazione ai sedicesimi era già sfumata dopo la sconfitta in Israele contro l’Hapoel Be'er Sheva. Il 2-1 di San Siro contro lo Sparta Praga, non evita l'ultimo posto del gruppo K ai nerazzurri, ma regala tanto tanto morale. Oltre a un nuovo modulo (il 3-4-3), che potrebbe essere sperimentato dall'Inter nelle prossime gare. Dopo la sconfitta in campionato contro il Napoli, Stefano Pioli aveva chiesto ai suoi ragazzi una prova d’orgoglio. E i giovani dell’Inter una risposta l’hanno data. In campo, senza tanti titolari, con tanti giovani (dal 1' in avanti il classe ’99 Pinamonti), Melo e compagni hanno giocato molto compatti, senza concedere neanche un tiro verso il proprio specchio della porta per tutto il primo tempo. E' proprio il giovane canterano Pinamonti a servire al 23' una palla da centravanti vero a Eder. E l'italo-brasiliano porta l'Inter in vantaggio. Nella ripresa, lo Sparta Praga, qualificato da primo ai sedicesimi di Europa League, è venuto fuori cercando in ogni modo il gol. E c’è riuscito al 54’ con un colpo di testa di Marecek. Dopo un calcio di rigore parato da Carrizo a Dockal, l’Inter ha provato fino all’ultimo a raggiungere il gol del raddoppio. Al 90', quando la partita sembrava ormai chiudersi sull’1-1, Eder ha firmato la doppietta personale regalando il 2-1 a Stefano Pioli.

 

Il Southampton passa all'ultimo respiro - Nell’altra sfida del girone, gli israeliani dell'Hapoel Be'er Sheva fanno soffrire fino alla fine i Saints, confermando il ruolo di sorpresa del girone. Fino al '91 sono qualificati da secondi in classifica ai sedicesimi di Europa League. Un gol di Van Dijk nel recupero salva il Southampton che riesce a passare in extremis.

Le scelte - Stefano Pioli lascia a riposo tanti titolari e dà spazio a chi finora ha giocato poco. In porta c’è Carrizo. In difesa si rivede Andreolli, dopo l’infortunio subito a Siviglia. Accanto a lui Ranocchia e Murillo. A centrocampo sulle fasce Biabiany e Miangue, al centro Melo e Ansaldi. Davanti Pinamonti a fare l’Icardi, e ai suoi fianchi Eder e Palacio.

Il grande protagonista - Nel primo tempo e per buona parte del secondo, è proprio Pinamonti a strappare applausi in quel che resta di San Siro. Dopo l'assist a Eder al 23’, va vicino alla rete in un paio di occasioni, è una presenza costante in un attacco senza Icardi: in altre parole, gioca come un veterano. Dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo, l’Inter subisce il ritorno dello Sparta Praga all’inizio della ripresa. Il gol di Marecek al 54’ di testa, su assist di Dockal, e il calcio di rigore assegnato dall’arbitro Vertenten al 65’ per fallo di Andreolli su Lafata, potrebbero abbattere chiunque. L’Inter dell’Europa League, però trova un super Carrizo, che para il penalty, e una grandissima reazione. Al 90' Eder segna una doppietta. Non capitava da tempo. Nella ripresa fa il suo esordio il classe '98 Axel Bakayoko: un altro di cui si parla molto bene. Il morale nerazzurro può risalire.