Cori da derby nel minuto di silenzio per la Chape

Europa League
Uno dei momenti degli scontri tra gli ultrà della Roma e gli steward (Getty)

La gara per i giallorossi aveva ben poco da dire sin dall'inizio: per le autorità romene, però, la gestione dell'ordine pubblico nel corso di Astra-Roma non è stata semplice. Ecco cosa è successo

Nonostante l'ultima sfida della fase a gironi di Europa League non avesse ormai da dir nulla per la Roma (la qualificazione ai sedicesimi di Europa League era già acquisita), la serata per le autorità romene non è stata delle più semplici. Prima della partita, poi finita 0-0 contro l’Astra Giurgiu, dal settore ospite sono partiti dei cori durante il minuto di silenzio in onore delle vittime dell’incidente aereo della Chapecoense. La Roma sostiene si tratti di un gruppo di tifosi rumeni, probabilmente non dell'Astra, entrati allo stadio con magliette giallorosse. In risposta tanti fischi da parte del resto degli spettatori. A fine primo tempo, sono scoppiati degli scontri con gli steward dello stadio sedati con l’uso di spray al peperoncino e con l’aiuto della polizia in versione anti-sommossa.

 

Il tutto probabilmente è stato generato dal gesto di un tifoso dell'Astra Giurgiu che ha scavalcato le barriere, e ha tentato di portar via uno dei vessilli dei tifosi della Roma adagiati sulla barriera di cemento dello stadio. Prontamente bloccato dagli steward, è stato accompagnato fuori dalla National Arena. Lo striscione è stato riconsegnato da un fotografo agli ultrà della Roma. Poi è tornata la calma.