Hertha Berlino, esordio in Europa League per Jonathan Klinsmann: è il figlio di Jürgen

Europa League
Jonathan Klinsmann, figlio di Jurgen e portiere dell'Herta Berlino (fonte Twitter Herta Berlino)
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Jonathan Klinsmann, figlio dell'ex centravanti tedesco Jürgen, esordirà in Europa League con l'Hertha Berlino contro l'Östersunds. Classe '97, gioca in porta ed è cresciuto negli Stati Uniti

Tale padre... tale figlio! In certi casi no. Perchè, si sa, esiste sempre l'eccezione che conferma la regola. Ricordate Jürgen Klinsmann? Come non farlo... Ex attaccante tedesco, in Italia vestì le maglie di Inter e Sampdoria. Un Mondiale vinto con la Germania e quasi 300 gol segnati in carriera. Centravanti di razza, che i gol sapeva farli eccome. E dov'è l'eccezione? Il figlio, Jonathan, lavora per impedirli i gol. Sì, perchè di mestiere fa il portiere e gioca nell'Hertha Berlino. E questa sera, Klinsmann jr, farà il suo esordio in Europa League nella sfida contro l'Östersund. Una vetrina importante, nonostante il club tedesco giochi una partita ininfluente in quanto già eliminato. 

Gli Stati Uniti e una nuova vita in Germania

Un tedesco atipico. Già, perchè se papà Jurgen è stata una bandiera della Germania, Jonathan è statunitense a tutti gli effetti. Nato e cresciuto negli USA, ha iniziato lì il suo percorso da calciatore giocando anche con le nazionali giovanili americane. L'esordio? Proprio contro la 'sua' Germania. Fu espulso, uno degli episodi che hanno caratterizzato la sua gioventù leggermente sregolata. Come quando prese in giro Landon Donovan dopo la mancata convocazione per i Mondiali del 2014: "ahahahahahahahah Donovan", scrisse su Twitter. Un errore, anche e soprattutto perchè il CT di quella Nazionale era proprio il padre. Che lo riprese pubblicamente: "Deve delle scuse a Landon". Allenamenti e lavoro duro, per crescere e diventare grande. E, soprattutto, per togliersi da dosso quell'etichetta di 'figlio di...'. In questo senso l'America lo ha aiutato: "All'università di Berkeley, quando giocavo per i California Golden Bears, ho imparato a reggere meglio la pressione dovuta al mio cognome. Al tecnico non importava se fossi il figlio di Klinsmann, Barack Obama o Winston Churchill. Gli interessava solo il mio potenziale", ha confessato Jonathan. Ora è maturo quanto basta per provare a conquistare la Germania, sulle orme di suo padre. Anche se il tedesco non lo parla ancora bene. A marzo ha iniziato a lavorare con lo Stoccarda, a puntare su di lui è stato invece l'Herta Berlino. Che questa sera gli permetterà di esordire in Europa League. "Se lo è meritato. - ha detto l'allenatore Dardai - È migliorato molto da quando è arrivato". Ed ora, quindi, una grande chance per presentarsi al calcio europeo e dimostrare di non essere semplicemente "il figlio di...".