Non è mancato lo spettacolo nella serata di Europa League: reti memorabili e risultati sorprendenti, vietato dimenticare pure errori individuali e svarioni di ogni tipo. Già, perché dalle autoreti a scivoloni incredibili il peggio è sempre dietro l'angolo. Vi proponiamo tutto ciò che non potete perdervi
L'autogol nella nebbia di Kadlec
Iniziamo dal provvisorio 2-0 della Dinamo Zagabria sullo Spartak Trnava, rete già suggestiva complice la presenza della nebbia in Croazia. Colpa della visibilità o meno, chi sbaglia la propria porta è lo sfortunato Andrej Kadlec che punisce l’incolpevole Chudy (già protagonista in negativo in questa fase a gironi). Alla fine la spunteranno 3-1 i padroni di casa con buona pace del meteo dalle parti di Zagabria.
Lazaros, alzati e segna
Non è un volto sconosciuto alle nostre latitudini, ma chi lo ricordava segnare reti così? Parliamo di Lazaros Christodoulopoulos, centrocampista classe 1986 dell’Olympiacos dal gol meraviglioso. Suo il 3-0 contro il Dudelange travolto 5-1 al fischio finale, splendida sforbiciata su cross di Fortounis. Ricordato in Italia più per l’inaccessibile cognome, il buon Lazaros ha ritrovato lo smalto perduto in Grecia prima all’AEK e ora con la squadra del Pireo.
Povero raccattapalle...
Eroi in campo e pure fuori dal rettangolo di gioco, gloria concessa in pieno recupero ad un raccattapalle nel clamoroso 4-3 dello Spartak Mosca sul Glasgow Rangers. L’assalto finale degli scozzesi concede il sinistro di Halliday che attenta alla vita di un compagno e centra in pieno il povero ragazzino alle spalle della porta russa. Il risultato? Spartak in festa al termine di una pazza partita.
Claesson, che combini?
Da una squadra russa ad un’altra con il Krasnodar opposto allo Standard Liegi, match vinto in rimonta nel finale dai padroni di casa grazie allo scatenato Wanderson. Sull’1-0 per i belgi, tuttavia, chi spreca il gol del pareggio è lo svedese Claesson nelle "vesti" di centravanti: l'ottimo Wanderson gli consegna un pallone da appoggiare in rete, peccato che lui riesca a lisciarlo in maniera tragicomica. Ecco perché sarà lo stesso brasiliano a mettersi in proprio e decidere la sfida con un assist e il definitivo 2-1.
Shaparenko da urlo
Errori grossolani ma anche reti da applausi: già applaudita la meraviglia di Lazaros, che dire del terzo gol della Dinamo Kiev targato Shaparenko? Talento classe 1998, cresciuto nel vivaio e letale tra le linee, il numero 10 degli ucraini irride il povero Nyamsi e dalla sinistra converge verso il centro: imparabile per Koubek il destro sul palo lontano, prodezza che anticipa l’inutile 3-1 di Siebatcheu.
Goldson sbaglia porta
Ci eravamo già occupati del folle 4-3 tra Spartak Mosca e Glasgow Rangers, 7 gol a referto e ben due autoreti a rendere speciale il match in terra russa. Che dire della rete nella porta sbagliata del povero Goldson, centrale difensivo inglese che va in tilt sul cross dalla destra di Rasskazov. È il guizzo del provvisorio 2-2, amnesia individuale che non concede scampo all’incolpevole McGregor.
Chi ricorda Lestienne?
Oggi lo trovate allo Standard Liegi, eppure i più attenti l’avranno avvistato in Serie A: 23 presenze e un gol quattro anni fa al Genoa, parentesi che ne ha anticipato il girovagare dall’Olanda alla Russia e dalla Spagna al Belgio. A 26 anni Maxime Lestienne ha quindi provato a fare le cose in grande, magari emulando la prodezza di Cristiano Ronaldo in Champions League: splendido il sinistro al volo che costringe Safonov agli straordinario. Il punteggio premiava ancora la squadra belga prima della riscossa targata Wanderson.
Eremenko infila il suo portiere
Torniamo alla partita della serata, Spartak Mosca-Glasgow Rangers dal risultato esaltante. Detto del 4-3 finale e dell’autorete di Godson per il provvisorio 2-2, chi aveva suo malgrado inaugurato il tabellino marcatori era stato Roman Eremenko. Altra vecchia conoscenza della Serie A, oggi 31enne finlandese eppure già schierato da Udinese e Siena. Da un decennio ripara nell’Europa dell’Est, ogni tanto ne ricordiamo la presenza grazie a goffi interventi come questo.
Autogol dal Kazakhstan
Inevitabilmente è stata la serata delle autoreti, sfortuna assoluta che ci porta addirittura in Kazakhstan. È il minuto 40 quando i cechi dello Jablonec agguantano l’1-1 prima dell’intervallo grazie all’irreprensibile Maewski. Centrocampista bielorusso, classe 1988, è lui a spedire il pallone alle spalle di Eric nel gelo di Astana. Se dalla panchina ospite c’è chi ha il coraggio di esultare, a spuntarla saranno invece i padroni di casa all’88’ grazie a Postnikov. Insomma, giustizia è fatta.
Stop per fumogeni
Non ci spostiamo dall’Est Europa e chiudiamo la nostra carrellata in Vorksla-Qarabag, match tra ucraini e azeri che ha premiato gli ospiti grazie ad un rigore trasformato in avvio da Abdullayev. Senza addentrarci nelle dinamiche del match, ciò che merita attenzione è la sospensione del match a causa del fitto lancio di fumogeni. Mettetevi nei panni dell’arbitro svizzero Sandro Schärer, costretto a rimandare le squadre negli spogliatoi a causa delle intemperanze dei tifosi ucraini. Una cosa è certa: la partita si è conclusa regolarmente, l’ultima ad andare in archivio in questa pazza serata di Europa League.