Inter, perché Conte non può rinunciare a Eriksen: l'analisi

Europa League

Il primo gol in maglia nerazzurra in Europa League. Il secondo tempo più vicino a Lukaku e il finale di partita in un 4-3-1-2. Quando tira vede spesso la porta. Ecco perché la sua qualità diventa indispensabile per i nerazzurri. E Godin dice: "Gli serve tempo, ma è un grande giocatore"

Christian Eriksen lo aveva detto fin da una delle sue prime interviste da nerazzurro. "Correre? No, non mi piace. Preferisco farlo con la palla". Questione di qualità, e di stile di gioco, di un calciatore dall'indubbio talento, e che contro il Ludogorets in Europa League ha trovato la sua prima rete in nerazzurro. "La prima di molte, spero" - ha scritto invece lui sul proprio profilo Instagram. Il debutto contro l'Udinese da titolare e i minuti da subentrato nei big match contro Milan e Lazio. In coppa il danese ha trovato nuovamente spazio, lasciando intendere - soprattutto nel finale di match - di poter essere un giocatore indispensabile per questa Inter. Difficile tenerlo fuori dunque, i motivi? La sua qualità, che potrà essere fondamentale per un'Inter che sta giocando leggermente meno bene rispetto ai mesi precedenti - come analizzato da Stefano De Grandis negli studi di Sky Sport. Il gol dell'1-0 è un manifesto delle doti di Eriksen: il tiro non è casuale. Lo sguardo al portiere, la mira diretta proprio all'angolo basso. E poi l'ovvia precisione che serve per segnare. Qualità, appunto. Tra la rete e la punizione che genera il rigore del 2-0. Quella mostrata soprattutto nel secondo tempo del match dove, tatticamente, Conte ha cambiato qualcosa.

La "heatmap" di Eriksen tra primo e secondo tempo contro il Ludogorets (foto Opta)
La "heatmap" di Eriksen tra primo (a sinistra) e secondo tempo (a destra) contro il Ludogorets (foto Opta)

Il sistema di partenza, in Bulgaria, è stato infatti il classico 3-5-2 visto fin qui in stagione. Eriksen mezz'ala con Borja Valero "play" di centrocampo e Vecino sul centro destra. Ma la vera novità è stata quella della ripresa: Lukaku entra e il danese si avvicina all'attacco, e non a caso il gol del vantaggio arriverà proprio dal limite su una sponda del belga. Dunque la sostituzione Barella-Moses del 62' completerà il passaggio proprio al 4-3-1-2. Eriksen sulla trequarti, con lo stesso Barella, più Vecino e Borja Valero, in una mediana a tre, e quattro difensori a coprire i pali. Con un centrocampo più denso - continua Stefano De Grandis - Eriksen potrà allora essere più libero di trovare la propria zona di campo, spesso - come conferma la "heatmap" della ripresa - cercando il centro sinistra. Con più libertà di agire vicino alla porta e meno costretto alla fase difensiva. In modo da poter sprigionare ancora di più la sua qualità.

 

Godin: "Serve solo un po' di pazienza"

Qualità di Eriksen che si rispecchia anche nelle statistiche di queste sue prime (contando i minuti) due partite e mezzo coi nerazzurri. Sei le presenze totali tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Due quelle da titolare. Fin qui sono state dieci le conclusioni tentate, di cui sei nello specchio, un gol e due traverse (contro il Ludogorets e il Milan). In poche parole: quando tira spesso vede la porta. Poi il capitolo occasioni create: sette per il danese in questo suo avvio di avventura a Milano, al netto di un adattamento al calcio di Conte ancora in corso. La conferma arriva dalle parole di Diego Godin, che nel post partita del match di coppa ha parlato proprio di Eriksen: "Anche io vengo da un altro campionato e da un calcio totalmente diverso. Non è facile venire da altro paese e adattarsi fin da subito, in più non sapendo ancora bene la lingua. È ovvio che ci voglia tempo - ha detto l'uruguaiano -, ma Eriksen è un giocatore di grande qualità. È intelligente e pronto, ci vuole solo un po' di pazienza". Sulla stessa linea Conte, nel parlare sia del singolo che dei possibili sviluppi in quanto a sietam di gioco: "Eriksen ha bisogno di lavorare, può fare molto meglio rispetto a quello che si è visto in questa partita. Sono contento per lui perché il gol dà fiducia. Sistema di gioco? Stiamo provando delle situazioni a partita in corso per avere soluzioni alternative".