Conte dopo Inter-Shakhtar Donetsk: "Ora prepariamo una grande gioia per il nostro popolo"

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L'allenatore nerazzurro dopo il 5-0 allo Shakhtar che ha aperto le porte della finale di Europa League contro il Siviglia: "Prestazione super, adesso pensiamo a recuperare energie per regalare una gioia ai nostri tifosi. Il mio sfogo? Dico sempre quello che penso senza offendere nessuno"

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Cinque gol alla Shakhtar Donetsk e il pass per la finale di Europa League contro il Siviglia in tasca, serata europea da incorniciare quella dell’Inter. “Siamo stati bravi, abbiamo raggiunto la finale giocando contro una squadra che abbiamo reso meno forte, nonostante la loro grande qualità. Gli abbiamo creato difficoltà, li abbiamo fatti correre e difendere, aspetto dove faticavano di più. Il piano è stato giusto, abbiamo giocato con coraggio e sono davvero molto contento e soddisfatto, i ragazzi hanno giocato una partita europea. Il merito va tutto a loro”, le parole dell’allenatore nerazzurro. Conte che non nasconde la felicità per la prova della squadra: “Temevo molto questa partita perché lo Shakhtar è una squadra forte e l’abbiamo fatta sembrare una squadra normale con una super prestazione. Ora dobbiamo recuperare energie e prepararci per dare una gioia ai nostri tifosi e al popolo interista che ci sta seguendo con entusiasmo e che sarà orgoglioso di questa squadra, che sta dando l’anima in campo”.

"Abbiamo voglia di stupire"

Inter che adesso si giocherà la possibilità di alzare al cielo il trofeo contro il Siviglia in finale: "Aver raggiunto questo traguardo è una soddisfazione per tutti. Molti ragazzi stanno giocando per la prima volta questo tipo di partite, stanno facendo esperienza giocando in una competizione importante come questa, che da tanto tempo non riusciamo a vincere. Ora affronteremo il Siviglia che è una squadra dalla grande esperienza, che negli ultimi anni ha vinto tante volte questa competizione. Ma noi abbiamo voglia, entusiasmo e voglia di stupire", ha aggiunto Conte. "Quando proponi un lavoro intenso sia tatticamente che fisicamente il giocatore può sbuffare. Ma se i giocatori sono intelligenti capiscono che in questo modo possono crescere. Io faccio questo, con le buone maniere e a volte in maniera un po’ brusca. Ma lo faccio per il loro bene e per quello del club", ha proseguito l’allenatore 

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"Il mio sfogo? Dico quel che penso senza offendere"

Se Marotta ha definito lo sfogo delle scorse settimane come "ormai dimenticato", Conte non vuole tornare sull’episodio che lo ha visto protagonista: "Al di là degli effetti benefici o meno che quelle parole hanno potuto avere, non mi va di tornare su certe situazioni. In quel momento sentivo delle cose e le ho dette, poi quello che dico è sempre a livello costruttivo anche se i media lo enfatizzano. Non sono una persona ‘politica’, guardo molto al sodo. A volte capita che dico quello che penso, ma sempre in maniera costruttiva e senza voler offendere nessuno. So che bisogna passare da alcuni step per essere protagonisti", ha aggiunto l’allenatore nerazzurro. Conte che analizza così il momento e la stagione nerazzurra: "Siamo ripartiti dal lavoro che abbiamo fatto durante tutto l’anno anche nel post lockdown, i ragazzi lo sapevano e io ci credevo nel fatto che potessimo fare un finale di stagione da protagonisti in campionato e anche nelle varie coppe. In Coppa Italia siamo stati sfortunati, in Serie A abbiamo avuto due scivoloni ingiustificabili contro Bologna e Sassuolo, ma si impara anche dalle cose negative, e siamo finiti con un punto un meno della Juve. Adesso però godiamoci questa finale conquistata", ha concluso.

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