Il laterale romano classe 2002 protagonista nel 3-1 allo Young Boys con il primo gol da professionista. E i giallorossi sono pronti a blindarlo con il rinnovo di contratto. La sua storia a lieto fine dall'infortunio dell'ottobre 2018 in Youth League in cui si era rotto tutti i legamenti del ginocchio sinistro
Il rinnovo di contratto di Riccardo Calafiori con la Roma è a un passo. Dopo l’emozione del primo gol in carriera segnato allo Young Boys in Europa League, il suo agente Mino Raiola e il club giallorosso sono ormai ai dettagli dell’accordo che porterà il ragazzo a firmare un quinquennale con ingaggio a salire dalle cifre molto importanti. Il club ha sempre creduto nel classe 2002 e ora, dopo diverse settimane di colloqui, è arrivato il momento della chiusura.
Dall'incubo infortunio al gol
Due anni fa Edin Dzeko segnava una tripletta dedicata a lui, oggi segna il 2-1 in una sfida completata sul tabellino da una rete del centravanti bosniaco. E' la storia di Riccardo Calafiori, nato il 19 maggio 2002 e assoluto protagonista nel 3-1 della Roma sullo Young Boys allo stadio Olimpico. Risultato che assicura la quarta vittoria su cinque partite giocate nel girone A di Europa League ai giallorossi e il primato matematico nel raggruppamento. Per capire cosa ci sia dietro quel sinistro dal limite dell'area che ha bucato le mani di Von Ballmoos al 59' e permesso il sorpasso giallorosso occorre fare un salto indietro al 2 ottobre 2018.
Dalla dedica di Dzeko alla rinascita
Quel giorno Calafiori, in campo da sotto età con la Primavera e poche settimane prima vincitore di Scudetto e Supercoppa Under 17, giocava con la maglia della Roma in Youth League. Di fronte il Viktoria Plzen, dietro l'angolo un intervento che rischia di cambiare la carriera: quello di Vaclav Svoboda. Minuto 80. Calafiori resta a terra, con le mani sul volto e con il ginocchio sinistro distrutto. Trasporto d'urgenza a Villa Stuart e la diagnosi è terribile: rottura di tutti i legamenti, tutti i menischi e della capsula articolare. A 16 anni e mezzo, il timore era che la carriera del difensore potesse essere compromessa. Il giorno dopo l'infortunio, poche ore dopo aver visto Dzeko dedicargli la tripletta di Europa League contro il Plzen prendendo una maglia con il suo nome e mostrandola a stadio e telecamere, Riccardo lanciava la sua ripartenza su Instagram: "È arrivato il momento di mettere da parte il ragazzo, a tratti ragazzino che sono stato fino ad ora e diventare uomo - scriveva - la voglia di tornare più forte di prima aumenterà ogni giorno. Per l'ennesima volta mi trovo davanti ad una sfida difficilissima, ma come sempre la vincerò".
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Determinazione e qualità, che hanno portato Calafiori a 21 mesi da quell'infortunio a esordire da titolare in campionato con la maglia della Roma. Sabato 1 agosto, vittoria giallorossa per 3-1 sul campo della Juve: Riccardo si vede anche annullare un gol. Fonseca lo ha confermato in prima squadra, Calafiori ha superato anche la positività al Covid-19 e contro lo Young Boys in quel sinistro sotto l'incrocio ha scaricato le ansie e le battaglie di due anni non semplici. Primo gol da professionista "indimenticabile - lo ha definito a Sky Sport - lo sognavo da tanto tempo e immaginarlo più bello di così era complicato. Se ci fosse stato anche il pubblico sarebbe stato anche meglio. L'infortunio? Diciamo che è stato il periodo più difficile ma ora è anche il più bello della mia vita. Ho fatto cose che credevo fosse impossibile fare, ci ho messo tanto lavoro, tanto impegno. Alla fine sono nato per giocare a calcio". Parole di chi ha festeggiato un gol speciale, proprio mentre sul terreno di gioco era pronto a entrare Dzeko, l'uomo della dedica nel giorno più difficile. Una gioia condivisa con i compagni ("Sono molto contento per Cala, ci aveva provato nel primo tempo e poi ha fatto questo super gol" spiega Spinazzola a Sky Sport) e mister Fonseca, che gli ha dato fiducia: "Mi è piaciuta molto la sua partita - il commento dell'allenatore portoghese - sta bene, sta crescendo, è pronto e per me è importante come tutti gli altri".