Stella Rossa, Stankovic: "Orgoglioso. Prima esperienza? Non ho mica giocato a cricket"

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L’allenatore della Stella Rossa ha parlato a Sky Sport dopo la gara contro il Milan: "Orgoglioso dei nostri 180 minuti. I miei ragazzi sono stati bravi e coraggiosi. Ci siamo stati sia qui che a Belgrado. La qualificazione era possibile dal primo minuto. Ci sono stati un po’ di cambiamenti ma la società ha creduto in me. La mia prima esperienza? Non ho mica giocato a cricket. Ibra è un fratello, ma il Milan deve migliorare. Inter favorita per lo scudetto"

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Un doppio pareggio che costa l’eliminazione dall’Europa League. Dopo il 2-2 dell’andata a Belgrado, la Stella Rossa pareggia infatti 1-1 a San Siro e viene buttato fuori dal Milan ai sedicesimi. Al termine della partita ha parlato Dejan Stankovic, allenatore dei serbi, ai microfoni di Sky Sport: "Orgoglioso dei nostri 180 minuti. I miei ragazzi sono stati bravi e coraggiosi. Ci siamo stati sia qui che a Belgrado, e in entrambe le gare abbiamo dovuto giocare in 10 per tanti minuti. La qualificazione era possibile dal primo minuto, ma non piango perché abbiamo dimostrato di poter fare grandi cose. Sarò sempre al fianco dei miei giocatori perché lo meritano. Ho portato un approccio e una cultura diversa di lavoro, vedo attaccamento alla maglietta e a questo grande club. Ci sono stati un po’ di cambiamenti ma la società ha creduto in me. La mia prima esperienza? Non ho mica giocato a cricket, ho giocato 20 anni a calcio e un po’ me ne intendo".

"Il Milan deve migliorare. Inter favorita per lo scudetto"

"Abbiamo costruito un punto di partenza forte" ha proseguito Stankovic, parlando poi del Milan: "Devono migliorare, negli ultimi 20 giorni sono andati così e così. Il campionato dipende dall’Inter, e per la squadra che hanno i nerazzurri sono favoriti per vincere lo scudetto". E su Ibrahimovic: "Lui è come un fratello, gli scivola tutto addosso. Sono dispiaciuto, se mi avesse fatto battere quel calcio d’angolo… In dieci comunque avremmo avuto più possibilità. Ho detto all’arbitro che doveva darci un premio e farci battere l’angolo, ma non voglio fare polemica. Alla squadra ho trasmesso passione e lealtà. Questo è il club dove sono cresciuto, non conosco altre squadre".

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