HJK Helsinki-Roma, Mourinho: "Vittoria non cambia nulla ma era un obbligo morale"

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L'allenatore della Roma commenta il successo di Helsinki: "Non cambia nulla ai fini della classifica ma serve per il morale. Arriviamo vivi all'ultima gara e l'Olimpico ci aiuterà". Sui giovani in campo: "E' un piacere poterli fare crescere e vedere la loro gioia perché spesso ho allenato squadre in cui era difficile farli giocare". Abraham ha ritrovato il gol: "Un piacere segnare ma l'importante è che la squadra vinca"

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Lucida analisi di José Mourinho dopo il successo di Helsinki che non cambia molto ai fini della classifica e dell'ultima gara (da vincere) con il Ludogorets, ma che serve soprattutto per il morale: "Non mi sono divertito ma sono soddisfatto, sapevamo il risultato del Ludogorets e che non dipendeva niente dal nostro risultato - spiega - Ma tutti volevamo vincere per l'orgoglio, per alcuni momenti abbiamo giocato bene, hanno esordito Volpato in Europa e Faticanti, non ci sono stati infortuni tranne Ibanez che era malato. Ma come dico io, dobbiamo sopravvivere e resistere a questi problemi. Arriviamo vivi all'ultima partita e ce la giocheremo in casa e speriamo che l'Olimpico ci aiuti".

"I giovani? Fa bene a me stesso poterli far crescere"

E' diventata ormai un'abitudine giocare tutte queste gare decisive: "Con la sconfitta contro il Ludogorets già ci eravamo messi in una condizione difficile, avevamo l'obbligo morale di vincere oggi anche per tutta la gente che è venuta fin qui, adesso dobbiamo riposare e ripartire. Volpato e Zalewski? Fa bene a me stesso vederli in campo perché ho allenato delle squadre in cui era difficile fare giocare i giovani, con grandi campioni e rose ampie, è un piacere fare crescere i nostri ragazzi, arriverannno opportunità anche per altri, e questo a me mi fa un gran piacere e fa piacere anche a tutti a Trigoria. L'importante è che non perdano la testa, per queste generazioni è una cosa facile e sono importanti anche le famiglie".

Abraham: "Mi piace segnare ma se la squadra vince va bene"

Con il gol segnato all'Helsinki, la Roma ritrova Tammy Abraham in fase di finalizzazione: "Sono un attaccante a cui piace fare gol, negli ultimi tempi per me è stato difficile - dice - Bisogna avere pazienza e oggi mi sono trovato al posto giusto e al momento giusto". Abraham si è dunque gettato un po' di frustrazione alle spalle: "Quando non si segna c'è un po' di delusione ma come ho detto bisogna mantenere la calma e aiutare la squadra e anche se non faccio gol e la squadra vince va bene lo stesso. Sapevamo potesse essere una gara difficile, non abbiamo iniziato bene ma poi siamo andati meglio e abbiamo segnato due gol, potevamo farne altri ma alla fine va bene così".

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