Il talento è ceco: Travnik sulle orme di Nedved

Europei

Luca Cassia

Talenti a confronto a Tychy: Michal Travnik opposto a Domenico Berardi (Foto Getty)
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Capitano e leader della Repubblica Ceca, esaltante nella sfida vinta 3-1 contro l'Italia, il 23enne in forza allo Jablonec si candida tra le rivelazioni dell’Europeo U-21. Centrocampista totale per gol, corsa e inventiva come Hamsik. Chissà che non lo ispiri proprio Nedved come 21 anni fa

Esiste un precedente, purtroppo nefasto per l’Italia. La spedizione a Euro 1996 guidata da Arrigo Sacchi inciampò nella fase a gironi: debutto con vittoria contro la Russia, stop per mano dei cechi prima dell’amaro 0-0 maturato con la Germania complice il rigore sprecato da Zola. Era la Nazionale dei ‘grandi’ beffata dalla Repubblica Ceca, poi finalista in Inghilterra e piegata solo dal golden goal di Bierhoff. A distanza di 21 anni lo stesso scenario tormenta l’U-21 di Gigi Di Biagio, potenza annunciata ai nastri di partenza del torneo eppure al tappeto dopo l’esordio positivo a Cracovia. Sarà fondamentale la terza e ultima gara contro i tedeschi, crocevia reso fondamentale dal 3-1 ceco a Tychy. Se a Liverpool ci castigò l'allora incognita Pavel Nedved, l’ultimo crollo azzurro trova in Michal Travnik il giustiziere meno atteso.

MICHAL TRAVNIK

Ruolo: Centrocampista
Data di nascita: 17 maggio 1994
Altezza/Peso: 175 cm/68 kg
Nazionalità: Ceca
Squadra: Jablonec
Valutazione: 750.000 €
Scadenza contratto: 2018

Attendi Patrick Schick, oggetto di un’operazione da 30 milioni di euro che lo porterà alla Juventus, spunta invece il capitano ceco dalla partita sensazionale. Suo il gol del vantaggio a sfruttare lo scivolone di Rugani, sua l’impostazione che propizia il 2-1 di Havlik prima del tris targato Luftner. Di mezzo una prestazione a tutto campo miscelando pressing e qualità, raddoppi e inserimenti a non finire. Non può che andare a lui il duello tra numeri ‘10’ con Bernardeschi, sostituito nella ripresa e avaro di fantasia nonostante la classe innata. Inventiva che rientra invece nelle corde di Travnik, 23enne lontano dai radar di mercato quantomeno fino al suo impatto all’Europeo in Polonia: tra i migliori nel battesimo sfortunato contro la Germania, semplicemente dominante contro gli Azzurrini di Gigi Di Biagio. Già pedina integrante del gruppo che affrontò il torneo organizzato in casa due anni fa, Michal guida nuovamente la spedizione ceca stavolta agli ordini di Lavicka. Oltre al già citato Schick brillano altri gioielli come i friulani Jankto e Barak, l’ajacide Cerny fino ai vari Sacek, Soucek e Julis. Ma a prendersi la scena contro l’Italia è stato proprio questo leader carismatico, ragazzo da 27 gettoni e 3 gol in Under 21.

Tuttocampista alla Hamsik

Classe 1994 come i nostri Berardi e Bernardeschi ma senz’altro meno celebrato, Travnik milita in patria nello Jablonec dopo gli inizi nello Slovacko (55 presenze e 5 reti). Non è il gol il valore aggiunto del repertorio, d’altronde il talento ceco si è confermato un ottimo collante tra i reparti: centrale nel tridente alle spalle di Schick, il capitano ceco ha offerto una gara superba in entrambe le fasi senza perdere in lucidità. Una dote rara per un giovane di 23 anni, pronto a misurarsi in un campionato più competitivo di quello nazionale. La polivalenza tattica e tecnica suggeriscono un parallelo con Marek Hamsik, leader del Napoli e della Slovacchia: reduce dalla migliore stagione realizzativa di sempre (15 centri complessivi), Marekiaro è il classico centrocampista 'box-to-box' come indicato in Inghilterra, ovvero il mediano abile a destreggiarsi da un’area di rigore all’altra. Abbiamo apprezzato Travnik a copertura delle avanzate azzurre nonché affacciato dalle parti di Donnarumma, punito in occasione del vantaggio. Forse è presto per gridare al colpo di mercato, certo è che un cartellino dal prezzo irrisorio e il contratto in scadenza meritano una riflessione anche in Serie A. La Lazio vinse la scommessa Nedved, letale agli Azzurri ventuno anni fa: chi offrirà una chance a Travnik?