Il commissario tecnico della nazionale inglese ha tenuto una conferenza stampa per spiegare la sua decisione di non convocare Sterling per la sfida col Montenegro, dopo la lite con Gomez: "Si è lasciato prendere dalle emozioni, sono cose che nel calcio accadono"
La lite, poi la reazione, giudicata eccessiva. Raheem Sterling paga così il suo scatto d’ira nei confronti di Joe Gomez, venendo escluso dalla sfida di qualificazione agli Europei dell’Inghilterra contro il Montenegro. Gareth Southgate, commissario tecnico della nazionale inglese, ha deciso di indire una conferenza stampa per discutere dell’accaduto: "Premetto che non avrei parlato normalmente a questo punto, ma è importante dire le cose pubblicamente. Sto avendo a che fare con una squadra molto giovane e siamo in uno sport dove le emozioni corrono veloci. Raheem ha spiegato che per pochi istanti le sue lo hanno travolto. Sarebbe corretto dire che non è stato così per Joe. Queste cose accadono nel calcio. Abbiamo eccellenti calciatori più esperti che hanno avuto una parte nel tenere il gruppo unito. Se la decisione è quella di non convocare Sterling è chiaro che poi diventi un caso pubblico, quindi ho preferito parlarne ora. La decisione presa è quella di non considerarlo per la gara di giovedì e per quanto mi riguarda questa storia finisce qui. Non sono disposto a scendere nei dettagli dell'incidente, se ne parla già abbastanza. Accettiamo l'episodio e come gruppo andiamo avanti, che è la cosa più importante".
Southgate: "Sterling resta un giocatore importante"
"È sempre importante essere giusti quando si prende una decisione. Alcuni giocatori più anziani sono stati parte attiva nelle discussioni. Voglio capire la sensazione del gruppo, ma sono il commissario tecnico e ci sono decisioni che devo prendere" ha proseguito il selezionatore. Che ha scelto di dare chiarimenti per evitare un’eccessiva esposizione mediatica: "C'è un interesse insaziabile per ciò che succede nel nostro ritiro, ed è qualcosa che devo accettare. Ho detto tutto ciò che ritenevo necessario da esporre in pubblico. Non vedo a cosa possa servire scendere nei dettagli. Dovevo trovare la soluzione giusta per il gruppo. C'è una linea molto difficile, si prova ad essere giusti con i giocatori, e posso non esserlo sempre giusto. Raheem è molto importante per noi ma ho sentito che questa fosse la cosa più giusta da fare".
Southgate: "Siamo come una famiglia"
Per ridimensionare l’accaduto, Southgate ha paragonato la squadra ad una famiglia. "Voglio bene a tutti i miei giocatori. Siamo come una famiglia e tutte le famiglie hanno discussioni. La cosa importante è comunicare e risolvere i problemi. Non mi aspetto di certo di non trovare problemi, fa parte del lavoro. Ora però siamo concentrati ad andare avanti". Il c.t. ha poi voluto portare l’attenzione sugli impegni di campo. "Abbiamo un quadro molto chiaro di come abbiamo lavorato negli ultimi due anni, ci hanno portato molta unione che resiste tuttora. Siamo un gruppo compatto, ora dobbiamo spostare la nostra attenzione sul calcio. Abbiamo un importante incontro di qualificazione per arrivare gli Europei" ha concluso.