
Convocati Italia, non solo Politano, Mancini e Pessina: gli esclusi nella storia azzurra
Politano, Pessina e Mancini. Sono loro gli ultimi 'tagli' effettuati dal Ct Mancini in vista dell'inizio di Euro 2020, al via tra pochi giorni. Nel corso della storia, tra Europei e Mondiali, sono stati tanti gli esclusi eccellenti: alcune scelte hanno sollevato discussioni e c'è chi ha mancato la convocazione più di una volta...

EURO 2020 - Le scelte dei Ct generano da sempre grandi dibattiti. Questa volta nel novero dei giocatori esclusi sono rientrati Politano, Pessina e Gianluca Mancini. Al loro posto il Ct ha preferito Bernardeschi, Sensi e Toloi. Prima di loro c'erano stati altri tagli dai pre-convocati: Cragno tra i portieri, Ferrari e Biraghi tra i difensori, Castrovilli tra i centrocampisti, Grifo e Kean tra gli attaccanti.
A chi è toccato nel passato? Ecco le grandi esclusioni a partire dal 1962...

MONDIALE 1962: CORSO - Un "ombrello" costato caro. Il caso clamoroso riguardò Mario Corso, uno dei principali protagonisti dell'Inter negli anni '60. Il suo rapporto con il Ct Giovanni Ferrari fu subito complicato dall'inizio, ma la goccia che fece traboccare il vaso arrivò nel premondiale, durante la sfida contro la Cecoslovacchia: Corso segnò e fece il gesto dell'ombrello al Commissario Tecnico che decise di lasciarlo a casa per il torneo, chiuso dagli Azzurri alla fase a gironi

MONDIALE 1970: LODETTI - Una delle storie più curiose fu quella che vide la mancata convocazione di Giovanni Lodetti, mediano del Milan. A causargli l'esclusione fu... l'infortunio di Anastasi. Quest'ultimo fu costretto a dare forfait per un pugno subito dal massaggiatore Tresoldi dopo uno scherzo finito male e il Ct Valcareggi chiamò Boninsegna e Prati per sostituirlo. Solo uno di loro due sarebbe dovuto andare al Mondiale, ma alla fine il Ct decise di portare entrambi e lasciare a casa il povero Lodetti

MONDIALE 1978: ALBERTOSI - Creò stupore nell'opinione pubblica anche l'esclusione da Argentina '78 del portiere, uno dei migliori interpreti del ruolo in Italia e non solo. A sorpresa il Ct Bearzot decide di 'tagliarlo' dalla lista dei 22 per il Mondiale, dove comunque sarebbe stato con ogni probabilità il vice del titolare Zoff

MONDIALE 1982: PRUZZO e BECCALOSSI - Con il senno del poi le scelte di Bearzot furono decisive per la conquista del 3° Mondiale nella storia azzurra. Alla vigilia del torneo, però, fece tanto rumore l'esclusione di Pruzzo, capocannoniere della Serie A in quella stagione: fu 'tagliato' nonostante l'infortunio di Bettega (anche lui rimasto a casa) sul finire del campionato, sostituito da Franco Selvaggi, centravanti del Cagliari, oltre alla scommessa Paolo Rossi. Restò fuori dai 22 anche Beccalossi, uno dei volti principali dell'Inter, a favore di Antognoni

MONDIALE 1986: PRUZZO - Ancora lui, sempre lui. Non qualificatasi per Euro '84, l'Italia tornò in campo per la successiva Coppa del Mondo. L'escluso di lusso di quell'edizione, nelle scelte di Enzo Bearzot, fu ancora il centravanti classe '55, reduce da un'altra stagione da capocannoniere (la terza in carriera). Quella volta non la prese bene: "Ho vinto quattro volte la classifica marcatori, tre in A e una in B, ho vinto uno scudetto, ho giocato una finale di Coppa Campioni, non sono proprio l’ultimo arrivato. Eh, che ci vogliamo disperare?”

MONDIALE 1990: FUSI - Ci rimase male anche l'ex centrocampista quando il Ct Vicini lo 'tagliò' fuori dall'elenco dei convocati per le "Notti Magiche". Avvertito prematuramente dal Commissario Tecnico, il giocatore classe '63 non disputò il torneo nonostante fosse reduce da un'ottima stagione con la maglia del Napoli, culminata con lo scudetto. Al suo posto gli fu preferito Ancelotti che aveva da poco recuperato la forma a seguito di un infortunio

MONDIALE 1994: PERUZZI, BERGOMI e PANUCCI - Tre nomi tra i tanti, perché a restare fuori dal torneo negli Usa (chiuso per gli Azzurri dalla sconfitta in finale, ai rigori, con il Brasile) si possono anche ricordare i nomi di Vierchowod, Giannini, Vialli, Roberto Mancini. Peruzzi, al tempo portiere bianconero, rimase escluso al fotofinish a favore di Bucci, mentre il difensore - reduce dalla vittoria della Champions col Milan - pagò rapporti non idilliaci con il Ct Sacchi. Delusione anche per Bergomi, desideroso di giocare l'ultimo Mondiale della carriera

EURO 1996: BAGGIO - Il nome, probabilmente, più eclatante tra le esclusioni eccellenti nella storia della Nazionale. Il Divin Codino rimase a lungo in ballottaggio con Enrico Chiesa, mentre più defilati c'erano Signori e Simone (entrambi poi esclusi). Era una scelta difficile per Sacchi che a fatica avrebbe rinunciato a Chiesa o a uno dei fedelissimi tra Casiraghi, Ravanelli e Zola. Alla fine optò per lasciarlo a casa, motivando così anni dopo la sua scelta: "Baggio aveva un problema al ginocchio: non l'ho portato per quello, non per altre ragioni"

MONDIALE 1998: TOTTI - Chiesa partecipò anche alla spedizione Mondiale, preferito a Zola (reduce da una stagione difficile e complicata anche da un infortunio muscolare), ma il grande 'taglio' riguardò il capitano della Roma. Nonostante fosse già in ascesa, il Ct Cesare Maldini decise di lasciarlo a casa: "Totti rappresenta il futuro del nostro calcio, ma non ha esperienza internazionale - spiegò al tempo il Commissario Tecnico -. Chiesa sta bene. Sa che potrebbe tornare a casa e ha accettato le condizioni"

EURO 2000: FUSER, DINO BAGGIO e PANCARO - Tre furono i tagli principali di Zoff in occasione del successivo Campionato Europeo. Fuser e Dino Baggio, tra i centrocampisti più forti e con più esperienza della Serie A, persero il posto a ridosso del torneo a causa di una scarsa forma fisica. Zoff non riuscì a valutarli e preferì dunque puntare su Di Livio e Conte. Motivazioni tattiche e di 'doppioni' comportò, invece, l'esclusione di Pancaro: fu convocato Iuliano come vice-Maldini

MONDIALE 2002: BAGGIO - Ancora l'esclusione del Divin Codino a suscitare discussioni nel Paese. Anche Trapattoni si fece guidare dalla logica dei 'doppioni', e l'abbondanza di fantasisti come Totti e Del Piero lo portò a lasciare a casa Baggio. Tutto questo nonostante un recupero record dall'infortunio e alla mobilitazione dei tifosi che arrivarono anche a organizzare un sit-in davanti alla Figc. Il Trap, che aveva annunciato "non aspettatevi sorprese", restò sui suoi passi

EURO 2004: BAGGIO e GILARDINO - L'esclusione del Divin Codino creò discussioni anche nel successivo Campionato Europeo, ma il Trap decise alla fine di lasciarlo a casa preferendo puntare su Del Piero e altri uomini di esperienza. Oltre al 'taglio' di Filippo Inzaghi ("senza un minuto nella gambe, cosa potevo fare?"), fece scalpore quello di Gilardino, reduce da una stagione a suon di gol con il Parma. "Come si fa a portare agli Europei un esordiente? Quella sì che sarebbe stata veramente "roba da matti" spiegò il Trap che scelse di convocare Di Vaio al suo posto

MONDIALE 2006: BONERA - La rosa che portò l'Italia di Lippi a conquistare il Mondiale in Germania vide pochissimi ballottaggi, se non uno legato alla difesa. Arrivò a un passo dalla convocazione, infatti, Daniele Bonera, protagonista di una bellissima stagione a Parma e apprezzato in particolare per la sua duttilità. L'infortunio di Nesta gli procurò qualche speranza, ma il recupero del centrale vanificò tutto. La concorrenza con Zaccardo e Oddo fu, invece, vinta da quest'ultimi, chiamati da Lippi nelle convocazioni definitive

EURO 2008: INZAGHI e MONTOLIVO - Due 'tagli' importanti anche per gli Europei del 2008, con Roberto Donadoni a guidare gli Azzurri. Il Ct decise di lasciare a casa Pippo Inzaghi per scelta tecnica, mentre l'ultimo escluso prima delle convocazioni ufficiali fu Riccardo Montolivo. Al suo posto gli fu preferito Aquilani, giocatore in rampa di lancio con la maglia della Roma e della Nazionale

MONDIALE 2010: BORRIELLO, ROSSI e SIRIGU - Ci furono pochi dubbi anche sugli ultimi esclusi di Lippi al Mondiale in Sudafrica. Chi ci sperava di più e alla fine rimase a casa ci furono Borriello, Rossi e Sirigu, 'tagliati' dai pre-30 insieme a Cassani e Cossu. In precedenza il Ct aveva chiuso le porte a Fabio Grosso e Antonio Candreva, motivando così la sua scelta: "Non faccio un'Italia con debiti di riconoscenza perché non posso scegliere in base a quello che è successo in passato. È la prima cosa che io dissi quando sono tornato"

EURO 2012: MATTIA DESTRO - Il grande dubbio di Prandelli verso gli Europei del 2012 riguardò il centravanti, protagonista di un grande exploit con la maglia del Siena. Alla fine rimase a casa per far posto a Borini, anche lui reduce da una bella stagione a Roma, e rappresentò l'ultimo 'taglio' dai convocati insieme a Ranocchia. Il difensore pagò un campionato non esaltante e perse il ballottaggio con Ogbonna e Balzaretti

MONDIALE 2014: ROSSI e ROMULO - Ci fu tanta delusione anche per l'esclusione di Giuseppe Rossi, tornato dall'infortunio ma ancora ben lontano dalla miglior forma. Al suo posto fu chiamato Insigne, così come Parolo prese il posto di Romulo, convinto fino a pochi giorni prima di partire per il Brasile. Anche per il giocatore, al tempo del Verona, fu fatale una condizione fisica precaria che lo costrinse a dare forfait. Oltre a loro due restarono fuori, con meno sorpresa, pure Destro, Maggio, Pasqual e Ranocchia

EURO 2016: JORGINHO e BONAVENTURA - Non mancarono sorprese neanche alle convocazioni dell'ultimo Europeo. Il grande escluso fu Jorginho, giocatore chiave oggi nell'Italia di Mancini: il Ct Conte preferì puntare su elementi con caratteristiche diverse, chiamando solo De Rossi e Thiago Motta come centrali di centrocampo. Altro 'taglio' riguardò Bonaventura che perse il ballottaggio con Bernardeschi, mentre le riserve Zappacosta, Benassi e Rugani lasciarono il ritiro azzurro in prossimità dell'inizio di Euro 2016