La tradizionale casacca degli Azzurri agli Europei ha subito un'evoluzione nel corso delle varie edizioni. Dal primo torneo disputato (e vinto) nel 1968 a quella che i ragazzi di Spalletti indosseranno a Euro 2024, com'è cambiata la maglia della Nazionale? Ecco tutti i dettagli
TUTTE LE MAGLIE DELLE NAZIONALI A EURO 2024 - ITALIA-BOSNIA LIVE
- Bella e anche... fortunata! È la maglia del primo Europeo vinto dalla nostra Nazionale, alla prima partecipazione assoluta nella competizione. La divisa a girocollo era assolutamente minimalista nel suo azzurro intenso, un po' più scuro rispetto al passato, con lo scudetto tricolore cucito sul petto. Pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri con due strisce bianche sul risvolto
- Versione minimalista anche quella presentata all'edizione del 1980, seconda partecipazione per la nostra Nazionale (chiusa al 4° posto) dopo aver mancato la qualificazione nel '72 e '76. Azzurro a dominare la divisa, con una tonalità leggermente più intensa per il girocollo e i bordi delle maniche. A sinistra confermato lo scudetto tricolore
- Dopo aver vinto il Mondiale e saltato Euro '84, l'Italia torna agli Europei per l'edizione del 1988, terminata alle semifinali. La maglia ha subìto variazioni nel corso degli anni e al torneo si presenta così: oltre al tradizionale azzurro, ci sono delle rifiniture tricolori sui bordi delle maniche e del colletto, diventato a polo. Sotto lo sponsor tecnico Diadora, si passa a un tessuto acetato. Lo stemma è diventato tondo, con le tre stelle e la scritta 'ITALIA' a fare da contorno al tricolore
- Non qualificata nel '92, l'Italia torna protagonista nel 1996, seppur uscendo subito ai gironi. Lo sponsor tecnico è Nike che introduce il colletto bianco e oro, combinazione di colori riprodotta anche per i bordi delle maniche, i pantaloncini e i calzettoni. Sul lato sinistro è serigrafato il logo della Federcalcio, rappresentato dal tricolore in basso, sopra la dicitura della Figc e in alto le tre stelle, il tutto rifinito in oro. Un particolare dettaglio fece molto discutere: la scritta 'ITALIA', sul retro della maglia all’altezza del fondoschiena
- Nel primo Europeo del nuovo millennio l'Italia si presenta e arriva fino all'ultimo atto contro la Francia con la Kombat 2000, una maglia molto attillata dallo stile semplice e retrò: tonalità di azzurro più chiara e dettagli più scuri che convengono verso il colletto, tornato a girocollo. È reintrodotto anche il tricolore, mentre il logo Kappa (bianco come i numeri) e le tre stelle (in oro) sono riprodotte sulla manica destra
- E la maglia bianca? L'Italia non scese mai in campo con la seconda maglia agli Europei prima degli Europei del 2000 dove fece il suo debutto... direttamente in finale! Divisa molto semplice, a girocollo, caratterizzata da un bianco prevalente e dal colore azzurro,tendente al blu, utilizzato per numeri e loghi. Una casacca utilizzata in una partita dall'epilogo amarissimo per la nostra Nazionale
- Nel successivo torneo (terminato ai gironi) l'Italia, passata a Puma, mostra un modello ricco di novità e unico nel suo genere. A dominare è sempre l'azzurro, mentre lo scudetto viene posto al centro, con le tre stelle sopra e il Puma Cat in basso: il bordino dorato del tricolore viene ispessito, i numeri sono dorati oltre che semplici ed eleganti nello stile. Il logo della Federazione compare sia sui pantaloncini che sui calzettoni
- Stessa trama per la seconda maglia, utilizzata nella gara inaugurale contro la Danimarca. Colori invertiti rispetto alla divisa casalinga, dominata in questo caso dal bianco. Dettagli in oro, pantaloncini azzurri
- Vinto il Mondiale nel 2006 con una maglia indimenticabile per tutti i tifosi, per gli Europei del 2008 (chiusi ai quarti di finale) si torna alla semplicità: divisa tutta azzurra, con colletto a V e bordi color oro. Lo scudetto è all'altezza del cuore, mentre i Puma Cat sono tre: uno sul petto e due sulle spalle. I numeri sono bianchi, con un font dai bordi a pallini
- Stile diverso per la seconda divisa, caratterizzata da un colletto a polo bianco, ricamato in oro sui bordi e con un piccolo tricolore sull'abbottonatura. A prevalere è il bianco su tutta la casacca, con il Puma Cat sulla sinistra, sotto al tricolore, e i numeri (blu notte) sul lato destro. È stata utilizzata nell'ultima gara della fase a gironi, vinta contro la Francia
- Nell'edizione successiva, terminata con la sconfitta in finale, gli Azzurri si presentano con una maglia vintage che esalta lo stemma ufficiale della Figc grazie all’applicazione su un apposito taschino termosaldato. Sul colletto bianco, stesso colore utilizzato per loghi e numeri, compare il tricolore. L'allacciatura a contrasto tonale senza bottoni aggiunge un tocco di stile retrò ad un design moderno. La stampa grafica 3D in rilievo disegna un particolare intarsio che è stato ripreso dal nuovo font utilizzato (gaffer font)
- L'Italia si è presentata agli Europei successivi in questo elegante rigato azzurro, nato come "omaggio alla grande tradizione della sartoria italiana". Il colore azzurro è accompagnato da finiture dorate e da un’elegante trama a pinstripes tono su tono. Sono presenti righe verticali in rilievo, anche sul retro, e il colletto a girocollo è lievemente rialzato. Lungo le spalle e le maniche scorre una banda in mesh delimitata da due sottili righe in oro. Un ulteriore dettaglio sono i tasselli tricolori che decorano la parte bassa dei fianchi
- Mai utilizzata a Euro 2012, l'Italia torna a vestire di bianco per la gara inaugurale di Euro 2016, vinta contro il Belgio. Si tratta di una divisa con colletto a polo azzurro e scollo a V e una banda azzurra sulle spalle delineata da una bordatura dorata. In mezzo una striscia in verticale con il tricolore italiano, con al centro del petto l’inserimento del logo della Figc. I numeri sono in alto a sinistra, all’interno del collo c'è una cucitura dorata e l’etichetta con l’iscrizione “Tradizione Forza Azzurri” e le quattro stelle
- Un'altra maglia che ci ha portato fortuna, quella indossata agli ultimi Europei: trae ispirazione dal Rinascimento italiano e celebra la grandezza del passato degli Azzurri fondendo la classica identità con un design moderno. Al tradizionale azzurro si accompagna un blu scuro utilizzato per il collo e i bordini delle maniche. I dettagli sono in oro
- Domina il bianco anche in questo caso sulla seconda divisa, utilizzata al debutto con la Turchia e ai quarti contro il Belgio. All'altezza del petto, al centro, c'è la scritta 'Italia' con ai lati i colori della bandiera, in una grafica vivace e brillante accompagnata dal logo FIGC posizionato centralmente con il Puma Cat. I dettagli sono in Blu Navy
- E arriviamo all'attualità, con la divisa che sarà indossata in Germania dopo il passaggio ad Adidas. Se l'azzurro, ovviamente, non si tocca, a differenziare questa maglia saranno le tre strisce tricolore inserite sulle spalle. Un'altra particolarità è nella parte posteriore: nella zona superiore del retro maglia, infatti, compare la scritta "L'Italia chiamò", che rimanda alla strofa finale dell'Inno di Mameli
- La seconda divisa, come di consueto bianca, presenta dei loghi blu. Anche questa, come modello, richiama quella del trionfo mondiale del 2006, ma ci sono differenze sostanziali a partire dai colori, usati nei due lati: da una parte il verde, dall'altro il rosso, sia per le strisce dello sponsor tecnico sulle spalle che per i pannelli lungo i fianchi