
Quali sono stati i migliori giocatori dei quarti? Ecco il 4-3-3 di Stefano De Grandis: presenti ben cinque azzurri della Nazionale di Mancini. Scopriamoli ruolo per ruolo

PORTIERE: GIANLUIGI DONNARUMMA (Italia)
Sebbene Pickford non abbia ancora subito nemmeno un gol, la maglia numero 1 va a Gigio che ha azzerato le speranze del Belgio. Merita la citazione anche Sommer, per la sfida con la Spagna e per il suo torneo

TERZINO DESTRO: JOAKIM MAEHLE (Danimarca)
si conferma in gran forma il danese a cui evidentemente la cura Gasperini ha fatto benissimo. Nell’Atalanta e nel Belgio gioca a 5, e quindi può spingere molto. Ma anche a 4 ha la capacità per difendere la fascia. Bravo anche Coufal della Repubblica Ceca

CENTRALE DI DIFESA/1: HARRY MAGUIRE (Inghilterra)
L’Inghilterra ha scoperto la solidità. Equilibrata, accorta, non ha concesso quasi nulla agli avversari. Tra i protagonisti il difensore del Manchester United, sempre puntuale sia nella difesa a 4 che a tre come braccetto di sinistra. Attento e concentrato in marcatura, e in gol contro l'Ucraina. Bravo, ma centrale a tre, anche Akanji della Svizzera

CENTRALE DI DIFESA/2: GIORGIO CHIELLINI (Italia)
Chi, se non "Chiello", dopo la partita tutto cuore contro Lukaku? Energia e grandi letture per azzerare un centravanti di quella forza fisica. Applausi anche per Kjaer, ormai il leader della Danimarca

TERZINO SINISTRO: SILVAN WIDMER (Svizzera)
La costanza di Maehle fa traslocare un altro destro, lo svizzero, dalla parte opposta. Per l’apporto dato a una squadra che, soltanto con un uomo in meno e ai rigori, si è arresa alla Spagna. Se vogliamo scegliere un mancino, invece, per la prima volta è stato decisivo Jordi Alba

MEZZALA DESTRA: NICOLÒ BARELLA (Italia)
Il gol che stappa la sfida col Belgio è un gioiello di destrezza e rapidità. Basterebbe quello per regalare il posto a Nicolò. Che però, come sempre, nella partita mette molto altro. De Bruyne è sconfitto, ma contro l’Italia è stato pericoloso anche con una gamba in meno

REGISTA: JORGINHO (Italia)
Mentre aspettiamo che sbagli un passaggio, diamo la maglia a Jorginho che dà tempi ed equilibrio all'Italia dopo una stagione perfetta con il Chelsea. Alle sue spalle, Busquets: sconfitto il Covid ha restituito equilibrio alla Spagna

MEZZALA SINISTRA: PEDRI (Spagna)
Della squadra di Luis Enrique premiamo lui: tecnico, agile, rapido e pieno di intuizioni. È la nuova stellina delle Furie Rosse e non è un caso che abbia mandato in panca uno come thiago alcantara. Soucek, mediano della Repubblica Ceca, che ha giocato con ferita alla testa e col turbante, va sicuramente citato. Non solo per il coraggio

ALA DESTRA: JEREMY DOKU (Belgio)
Contro l’Italia ha giocato a sinistra, ma essendo un 2002 sarà disponibile certamente anche a cambiare fascia. Di sicuro una maglia da titolare è la sua, per quello che ha combinato contro l'Italia: l’unico che ci ha messo veramente in difficoltà. Applausi per Daamsgard, sempre protagonista nel dopo Eriksen

CENTRAVANTI: KANE (Inghilterra)
Si è fatto attendere, ma ora c’è, eccome se c’è. Dopo il primo gol contro la Germania ecco la doppietta e il titolo di migliore in campo con l’Ucraina. Dopo anni di applausi, Kane vorrebbe vincere qualcosa. In panca mettiamo Schick, ennesimo bel gol contro la Danimarca. Chiude a quota 5 un eccellente Europeo

ALA SINISTRA: LORENZO INSIGNE (Italia)
Dall’altra parte c’è Lorenzinho, migliore in campo contro il Belgio. Non solo per il gol, dopo scatto, dribbling e rasoiata a giro. Ma per la genialità, la continuità, le apertura e un assist da urlo non sfruttato bene da Spinazzola. Ora Insigne è un numero 10. Sterling stavolta non ha segnato, ma il primo di gol di Kane arriva grazie a una sua grande giocata