
Italia Campione, è di nuovo un '68!
A distanza di 53 anni dal primo storico trionfo, gli Azzurri tornano campioni d'Europa come era accaduto nel 1968. Un anno che rievoca eventi sportivi ma soprattutto rivoluzioni in tutto il mondo: dalle contestazioni alla politica e dal costume alla musica, ripercorriamo una stagione epocale

ITALIA CAMPIONE D'EUROPA
Nel calcio azzurro il 1968 è il trionfo agli Europei della nostra Nazionale, vittoriosa nell’edizione casalinga per la prima volta nel torneo. In panchina Ferruccio Valcareggi e in campo i protagonisti di un’avventura memorabile: il 10 giugno, all’Olimpico di Roma, l'Italia batte 2-0 la Jugoslavia grazie ai gol di Riva e Anastasi in una finale che era già stata disputata. Ebbene sì, le regole erano decisamente diverse 53 anni fa…

NIENTE CALCI DI RIGORE
L'ultimo atto si era svolto due giorni prima, l’8 giugno 1968 sempre a Roma: vantaggio di Dzajic e pareggio di Domenghini nel finale. L’1-1 resiste oltre i tempi supplementari, ma all'epoca non erano previsti i calci di rigore. Che si fa? Finale da disputare nuovamente 48 ore più tardi, quando l’Italia non tarderà l’appuntamento con la storia. Non fu l’unica curiosità di quel torneo unico

BENEDETTA MONETINA
La fase finale di Euro 1968 iniziava dalle semifinali e dalla sfida contro la temibile Urss. Come accaduto nella prima finale con la Jugoslavia, dopo i tempi regolamentari il risultato non si schioda dallo 0-0 e non si va ai calci di rigore. Ecco quindi che, com’era in vigore all’epoca, l'arbitro Tschenscher convoca i due capitani negli spogliatoi: il lancio della monetina da 5 franchi svizzeri stabilisce chi va in finale. E l’esultanza di Facchetti, dopo quel sorteggio, anticipa la grande festa dell’Italia di Valcareggi

L'ANNO DELLE CONTESTAZIONI
Il 1968 coincide con il fenomeno socio-culturale spinto dai grandi movimenti di massa, che attraversarono il mondo mettendo in discussione i pregiudizi socio-politici. La portata della partecipazione popolare amplificò il Sessantotto, punto di non ritorno nell’opinione pubblica. Fu la voglia di cambiamento e speranze, sogni e illusioni: tutto condensato simbolicamente in quei dodici mesi

I MOVIMENTI STUDENTESCHI
Il Sessantotto è stato soprattutto la contestazione degli studenti. In Italia l’evento più significativo, rimasto stampato sui libri di storia, sono gli scontri a Valle Giulia ovvero la sede della facoltà di architettura dell’Università di Roma. Una giornata di battaglia in strada tra gli studenti e le forze dell’ordine, che in tanti ricordano per la violenza

UN MONDO CHE VOLEVA CAMBIARE
Dalle rivolte negli Stati Uniti all'insofferenza nell'Est comunista, da una parte le contestazioni puntavano il dito sulla Guerra in Vietnam e le battaglie per i diritti civili e dall’altra sul principio di autorità. La rivoluzione scosse Cecoslovacchia (Primavera di Praga) e Francia (Maggio Francese) ma anche Italia e Germania attraverso i movimenti studenteschi. Impossibile dimenticare la strage di Piazza delle tre culture a Città del Messico, pochi giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi

LA POLITICA ESTERA
Il periodo è segnato (e lo sarà per i 23 anni seguenti) dalla Guerra Fredda tra Unione Sovietica e Stati Uniti, potenza occidentale che sotto la presidenza Johnson inviò 575mila soldati nel Vietnam del Sud: l’obiettivo era sostenere il regime anticomunista dall’influenza cinese nell’area. Il conflitto terminò solo nel 1975 con la prima vera sconfitta statunitense, politica e militare, della loro storia. Proprio nel 1968 Richard Nixon, candidato del Partito Repubblicano, vinse le elezioni presidenziali Usa

IN ITALIA
Qui fotografato mentre stringe la mano all'Italia campione d’Europa, Giuseppe Saragat è il presidente della Repubblica dal 1964 (il suo mandato terminerà nel 1971). Nel 1968 a capo del Governo si alternano Aldo Moro (fino a giugno) e Giovanni Leone mentre a dicembre inizia l’incarico di Mariano Rumor

CIVIL RIGHTS MOVEMENT
Tra le proteste negli Stati Uniti si affiancarono quelle condotte dalla popolazione di colore, impegnata ad ottenere il riconoscimento dei diritti civili e migliorare le proprie condizioni di vita. La figura di Martin Luther King, pastore battista votato alla nonviolenza, resta il simbolo dell’integrazione nera nella società americana. Fu assassinato il 4 aprile 1968 a Memphis all’età di 39 anni. Due mesi dopo un altro omicidio sconvolse gli States: quello di Robert Kennedy, fratello di John e candidato democratico alla Casa Bianca

BLACK POWER
Una delle immagini più forti ai Giochi Olimpici di Città del Messico è quella dei velocisti afroamericani Tommie Smith e John Carlos, entrambi con il pugno chiuso guantato di nero sollevato a sostenere la lotta contro le discriminazioni razziali. Era la premiazione della gara dei 200 metri: furono entrambi espulsi dal Villaggio Olimpico compromettendo la loro carriera, ma quel gesto è rimasto nella storia

STILE FOSBURY
Le Olimpiadi del 1968, complice l’altitudine della capitale messicana e l’introduzione del tartan come materiale per pista e pedane, disintegrarono record su record come quello di Bob Beamon che arrivò a 8.90 nel salto in lungo (migliorando di oltre mezzo metro il primato precedente e mantenuto fino al 1991). Chi entrò nella leggenda fu Dick Fosbury, oro e rivoluzione nella tecnica di salto in alto dorsale che porta il suo nome

IMMENSO NINO
Nel pugilato va ricordato il trionfo di Nino Benvenuti il 4 marzo al Madison Square Garden contro Emile Griffith, avversario di una storica trilogia per la corona dei pesi medi. L’equilibrio del match viene spezzato all’undicesima ripresa, quando l’italiano stende il rivale e si aggiudica il titolo mondiale

LA TRAGEDIA DI CLARK
Il 7 aprile 1968 piange la tragica morte di Jim Clark, talentuoso pilota britannico dai due Mondiali vinti su Lotus (1963 e 1965) e indicato tra i migliori protagonisti nella storia della Formula 1. L’incidente sul tracciato di Hockenheim, durante una gara di Formula 2, spezzò la vita di Clark che in carriera corse 72 GP con 25 trionfi e 33 pole position

GLI AZZURRI PIANGONO POZZO
Lo stesso anno, il 21 dicembre, ci lascia nella sua Torino il Ct dei primi due storici Mondiali vinti dall’Italia nel 1934 e nel 1938. Vittorio Pozzo è stato il commissario tecnico più vincente nella storia degli Azzurri, Nazionale con la quale trionfò anche alle Olimpiadi del 1936 aggiudicandosi due volte la Coppa Internazionale (trofeo che anticipò gli attuali Europei di calcio)

IL ROSSO VOLANTE
Così ribattezzato da Gianni Brera, Eugenio Monti fu uno degli atleti più titolati nel bob con 9 medaglie d’oro ai Mondiali e ben 6 medaglie olimpiche. A quarant’anni, in occasione delle Olimpiadi invernali del 1968 a Grenoble, vinse la medaglia d’oro sia nei due (con Luciano de Paolis) sia nei quattro (con lo stesso compagno, Mario Armano e Roberto Zandonella) sulla pista dell’Alpe d’Huez

UNITED D'EUROPA
Se in Serie A il Milan festeggiò il 9° scudetto con lo scatenato Pierino Prati, la Coppa dei Campioni venne sollevata dal Manchester United vittorioso 4-1 a Londra contro il Benfica di Eusebio. Una sfida risolta ai tempi supplementari con Bobby Charlton, Kidd e il futuro Pallone d'Oro…

SIMPLY THE BEST
Parliamo di George Best, decisamente un rivoluzionario per sua stessa ammissione: "Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l’ho sperperato". Attaccante dal dribbling eccellente e straordinarie proprietà tecniche, Best vinse il Pallone d'Oro del 1968 precedendo il compagno e leader dei Red Devils Bobby Charlton

LA LUNA PRIMA DI ARMSTRONG
Sport e missioni nello spazio, d'altronde l'Apollo 8 divenne il primo viaggio con un equipaggio umano a raggiungere la Luna (orbitando intorno ad essa dieci volte nel corso di 20 ore) sebbene fossero a disposizione solo i moduli di comando e di servizio. William Anders, Frank Borman e Jim Lovell entrarono nella storia dopo il lancio del 21 dicembre 1968. L’anno seguente, il 20 luglio, Neil Armstrong divenne il primo uomo a mettere piede sul suolo lunare con la missione spaziale Apollo 11

ADDIO A GAGARIN
Si parla di spazio, impresa che porta il nome del primo uomo a volarvi il 12 aprile 1961 a bordo della Vostok 1. Jurij Gagarin, cosmonauta sovietico, scompare il 27 marzo 1968 a causa di un incidente aereo

KUBRICK E LO SPAZIO
A proposito di missioni spaziali, Stanley Kubrick regalò un capolavoro nel cinema con il fantascientifico "2001: Odissea nello spazio". Pellicola divisa in quattro memorabili parti che, tra gli altri, affronta il tema dell’intelligenza artificiale con una colonna sonora d’applausi. Un film che ha ispirato registi e appassionati scrivendo paralleli nei campi più disparati dalla musica alla letteratura

NASCE INTEL
Sono Robert Noyce e Gordon Moore a fondare a Santa Clara (California) la Integrated Electronics Corporation, abbreviata successivamente in Intel Corporation, destinata a diventare la più grande multinazionale produttrice di microprocessori, dispositivi di memoria e altri dispositivi informatici

IL PIPER
Fondato nel 1965 in Via Tagliamento a Roma, il locale resta uno dei simboli del boom economico italiano negli anni '60. Icona per le generazioni e autentico fenomeno culturale, il Piper ospitò tra gli altri dei giovanissimi Pink Floyd nell’aprile del 1968. In quell’anno tornò in voga l’iniziativa dei cantagiri canori, il "Canta Piper" apprezzatissimo dai frequentatori della movida nella Capitale

CHE STAR DALIDA!
Tra le stelle patinate del 1968 figura la cantante e attrice franco-italiana Dalida, legata sentimentalmente secondo la stampa dell’epoca a Luigi Tenco scomparso l’anno precedente. Il 6 gennaio vincerà il programma televisivo Partitissima (ex Canzonissima) con la canzone "Dan dan dan" precedendo Claudio Villa e Rita Pavone, facendo ballare con altre hit parade e recitando in "Io ti amo" di Antonio Margheriti

IL CULT DI LEONE
Restando nel cinema come non citare "C'era una volta il West", primo episodio della trilogia del tempo di Sergio Leone seguito da "Giù la testa" (1971) e "C’era una volta in America" (1984). Western italiano prodotto dalla Paramount Pictures, accoglieva nel cast Claudia Cardinale ed Henry Fonda, Jason Robards e Charles Bronson con la colonna sonora affidata al maestro Ennio Morricone

IL FILM SCANDALO
Da lui scritto e diretto, "Teorema" del 1968 è invece il film di Pier Paolo Pasolini poi divenuto un omonimo romanzo. Pellicola che all’epoca fece scandalo per i temi trattati, tanto da portare in tribunale il regista e il produttore Donato Leoni: entrambi vennero successivamente assolti dall'accusa di oscenità

"HEY JUDE"
Il 1968 è anche l’anno del musical "Hair", che racconta la vicenda di un gruppo di giovani sullo sfondo della contestazione alla guerra in Vietnam. A precedere l’ondata punk in Gran Bretagna furono piuttosto i Beatles con lo splendido "White Album" (ufficialmente intitolato "The Beatles"). Spopolava "Hey Jude" (con la significativa "Revolution" sul lato B del singolo) oltre a "Jumpin' Jack Flash" dei Rolling Stones

ASPETTANDO WOODSTOCK
Come aveva già cantato qualche anno prima Dylan, i tempi stavano cambiando ancora una volta. La musica americana esaltò Simon and Garfunkel, autori di canzoni senza tempo come "Mrs. Robinson" e "The Sound Of Silence" ad accompagnare le immagini de "Il Laureato", film con Dustin Hoffmann uscito il 21 gennaio 1968. Tutto questo in attesa di Woodstock e della maturazione del rock fino all’esplosione punk

"MY WAY"
Il 30 dicembre del 1968, Frank Sinatra incide uno dei brani più conosciuti e amati in tutto il mondo. Il popolarissimo cantante statunitense di origine italiana intona la storia di un uomo, che traccia il bilancio della sua vita senza rimorsi poiché ha sempre vissuto "a modo suo". Fu disco d’oro in Italia e venne ripresa da tantissimi autori diventando uno dei pezzi più eseguiti di sempre

A SANREMO
Dalle nostre parti la top 3 dei singoli più venduti premiava Adriano Celentano ("Azzurro"), Patty Pravo ("La Bambola") e Jimmy Fontana ("La nostra favola"). A Sanremo vinsero Sergio Endrigo e Roberto Carlos con "Canzone per te", brano seguito da Ornella Vanoni ("Marisa Sannia") e Adriano Celentano ("Milva") con quest’ultimo che lasciò la sala in polemica con la giuria durante la premiazione

"AZZURRO" COME L'ITALIA
Proprio "Il Molleggiato" diventa padre di Rosalinda Celentano e come detto spopola con "Azzurro". Nel cinema prende parte a "La più bella coppia del mondo" e "Serafino", film quest’ultimo diretto da Pietro Germi dove il protagonista Serafino Fiorin allaccia una relazione con la cugina Lidia e con la prostituta Asmara. Temi che, naturalmente, generarono polemiche a non finire. Ma il suo "Azzurro" e quello del 1968, a distanza di 53 anni, resta sempre lo stesso