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Italia, Locatelli: "Juve? Interesse fa piacere, ma al calciomercato non ho ancora pensato"

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Il centrocampista azzurro ha parlato di calciomercato a margine dei festeggiamenti per il titolo europeo: "La Juventus è una grande squadra, il suo interessamento fa piacere. Finora non ci ho pensato per davvero, da ora vedremo cosa succederà". E sulla vittoria di Wembley: "Avrei tirato di nuovo il rigore, per fortuna non è servito"

JUVE, LA CONFERENZA DI LOCATELLI LIVE

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L'Italia è campione d'Europa, un trionfo che ha visto protagonista tutta la formazione azzurra nella sua interezza, dai più esperti come Bonucci e Chiellini ai più giovani, rappresentati in primis da Gigio Donnarumma, miglior giocatore del torneo. Tra di loro c'è anche Manuel Locatelli, autore di due gol nella gara contro la Svizzera e di una competizione che lo ha confermato tra i centrocampisti emergenti migliori d'Europa. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il calciatore del Sassuolo ha avuto l'occasione per parlare anche del proprio futuro, con la Juventus che lo segue con grande interesse: "Finora non ci ho pensato per davvero, ero in campo con la Nazionale e dovevo dare il massimo nella competizione. Lo dovevo fare per tutti gli italiani che ci hanno seguito, che sono venuti in trasferta, che ci hanno supportato anche da lontano. Da domani vedremo cosa succede. La Juventus? E' una grande squadra, il suo interesse fa piacere, l'ho sempre detto. Ma in questo momento siamo qui per la Nazionale, dunque tifo Italia".

"Rigori? Lo avrei tirato anche in finale..."

Il centrocampista azzurro è tornato anche sugli ultimi momenti della semifinale contro la Spagna, con il rigore sbagliato all'inizio della sequenza che ha comunque permesso agli Azzurri di approdare all'ultimo atto a Wembley: "Io sono molto emotivo, mi lascio andare facilmente e sono contento che sia così. Contro la Spagna, dopo il rigore sbagliato, mi stava crollando il mondo addosso. Chiellini mi continuava a ripetere di stare tranquillo perchè avremmo vinto, lo stesso ha fatto ieri e a quanto pare aveva ragione… Il rigore? L’avrei battuto pure in finale. Fortunatamente ci hanno pensato gli altri…". Infine, un pensiero per Leonardo Spinazzola: "Con lui c’è un rapporto stupendo, l'abbraccio di ieri è stato qualcosa di emozionante. Aveva giocato delle partite fantastiche, mi dispiace che non sia potuto rimanere in campo fino all’ultimo ma sono certo che si riprenderà".

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Donnarumma: "Non ho esultato? Non avevo capito..."

Tra i grandi protagonisti del trionfo azzurro c'è ovviamente Gigio Donnarumma, che ha parato due rigori nella magica notte di Wembley. Ma perchè il portiere azzurro non ha esultato dopo il penalty parato a Saka? Lo ha svelato lui stesso ai microfoni di Sky Sport: "Non avevo capito che avessimo vinto. Ho guardato l’arbitro e cercavo di capire se fosse tutto ok. Poi mi sono girato verso i miei compagni che venivano su di me e da lì è partito tutto, non ho capito più niente". Infine, una piccola battuta anche sul suo futuro, senza dimenticare quello che ormai fa parte del passato: "In questi giorni parlerò di tutto. Sarò sempre legato ai colori rossoneri. Intanto mi godo la festa, da domani sarò in vacanza, poi parlerò di tutto. Sarò sempre un tifoso del Milan e gli auguro tutto il bene di questo mondo".

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Immobile: "Dai campi di periferia a Wembley"

Ai microfoni di Sky Sport, dall'Hotel Parco dei Principi di Roma, è intervenuto anche Ciro Immobile. L'attaccante della Lazio ha raccontato le emozioni della festa: "Abbiamo visto la gioia negli occhi dei tifosi, ci ha reso ancora più fieri e orgogliosi. Ci siamo resi conto al 100% di quello che abbiamo fatto. E' difficile mettere a fuoco in questo momento, ma vedere i tifosi è la gioia più grande". E sul suo percorso personale: "Avrei voluto segnare qualche gol in più, ma mi basta la vittoria degli Europei. Mi interessa solo quello. E ho vinto la Scarpa d'Oro, quindi di gol ne ho già fatti abbastanza... Poter festeggiare con Verratti e Insigne è qualcosa di incredibile. Giocavamo insieme nei campi di periferia e ora abbiamo vinto l'Europeo a Wembley. Bisogna credere nei sogni".

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Pessina: "Io all'Europeo? Vialli lo aveva detto..."

Parola anche a Matteo Pessina, aggregato al gruppo azzurro dopo l'infortunio di Sensi e protagonista con due gol. Una partecipazione che gli era stata già pronosticata da Gianluca Vialli: "Quando mi hanno spiegato che non sarei partito all’Europeo, Vialli poi mi ha guardato ha detto: ‘tu ci andrai all’Europeo e farai bene lo stesso’. Alla fine è andata così e non potrei essere più contento". E sulla finale di Wembley: "È stata anche la prima volta che andavamo sotto e non eravamo abituati. Per i primi cinque minuti è sembrato un incubo. Anche io dalla panchina ho avuto paura, ma dopo quei cinque minuti abbiamo pensato tutti ‘la raddrizziamo e la vinciamo’. Sentivamo tutti quel qualcosa e la sentivamo nostra questa coppa".

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