Italia-Ucraina, Rebrov: "Italia fortissima, Shevchenko un grande esempio"
EURO 2024Le parole del Ct in conferenza: "Per l'Italia sfida importante, non capisco perché bisogna dire che sia una nazionale in un momento difficile, hanno una squadra fortissima. Massimo rispetto per Spalletti". Sul grande ex collega d'attacco nella Dinamo Kiev Sheva: "Non sta dando supporto solo a noi ma a tutto il Paese, è un esempio di grande ucraino"
L'importanza del match, l'impronta di Spalletti, la guerra e il grande ex compagno Sheva: "Per loro è una sfida importante ma dobbiamo pensare a noi stessi, essere fiduciosi e credere nelle nostre forze per conquistare qualche punto a San Siro". A dirlo è Serhij Rebrov, Ct dell'Ucraina che martedì a San Siro sfiderà gli azzurri nel match valido per le qualificazioni agli Europei. Da quando Rebrov è arrivato a inizio dello scorso giugno la sua nazionale è imbattuta con due vittorie e due pareggi, tra cui l'ultimo in casa (gara giocata in Polonia) contro l'Inghilterra. "L'Italia è una squadra fortissima" continua Rebrov, che nell'esordio di Spalletti contro la Macedonia ha già intravisto i primi cambiamenti apportati dall'ex tecnico del Napoli: "I giocatori sapevano quello che stavano facendo in campo. Non capisco perché bisogna dire che l'Italia sia in un momento difficile - spiega - hanno un gioco di alto livello e abbiamo grande rispetto per loro. Ogni allenatore ha bisogno di tempo ma ho visto qualche partita di Spalletti al Napoli, ha vinto lo scudetto e ho il massimo rispetto per lui".
"Sheva è un esempio di grande ucraino"
Rebrov, negli anni '90, era un calciatore dello Shakhtar Donetsk prima di passare ai rivali della Dinamo Kiev dove 'divise' l'attacco con Andrij Shevchenko, poi passato al Milan: "Sheva non sta dando supporto solo a noi ma a tutta l'Ucraina. Per quello che sta facendo e per come ha giocato in Italia è un esempio di grande ucraino" commenta il Ct, rispondendo ai cronisti italiani che chiedevano del ruolo di ambasciatore di Shevchenko da quando è iniziata la guerra in Ucraina. Con un messaggio anche per i militari impegnati nei combattimenti: "Noi viviamo grazie alle nostre forze armate - spiega - quando i calciatori escono sul campo vedo che capiscono perché stiamo giocando. Anche se il calcio oggi non è tra le prime cose nel nostro Paese, abbiamo dimostrato il nostro carattere e dobbiamo farlo anche domani". D'accordo con lui il difensore Ilya Zabarnyi, che gioca in Premier League nel Bournemouth: "Gli italiani hanno bisogno di questa vittoria, ma anche noi".
Attesi duemila ucraini a San Siro
Intanto, martedì a San Siro sono attesi almeno duemila tifosi ucraini: "Vorrei ringraziare quelli venuti in Polonia contro l'Inghilterra - ha concluso Zabarnyi - è stato emozionante vedere lo stadio con tutte quelle bandiere. Speriamo che domani il sostegno sarà altrettanto forte. Noi giocheremo con il cuore".