Spalletti prima di Italia-Ucraina: "Donnarumma titolare, ai talenti non si perdona nulla"

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Il Ct ha parlato alla vigilia del match contro l'Ucraina a San Siro e toglie ogni dubbio sul portiere titolare: "Sarà Donnarumma, è un ragazzo prodigio e c'è il costume di attaccare quelli come lui". Poi su Verratti: "Non è vero che non è voluto venire, l'ho chiamato e mi ha detto tutt'altro...". Infine sugli avversari a San Siro: "Sono più organizzati della Macedonia, dovremo fare una partita seria e intelligente"

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Spalletti: "Giochiamo per vincere, match fondamentale"


Spalletti a Sky: "Partita fondamentale da giocare con intelligenza e serietà"

Al termine della conferenza stampa il Ct ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "I ragazzi li ho trovati splendidi e anche dispiaciutissimi per il risultato, un po’ anche per la prestazione. Abbiamo dovuto analizzare seriamente ciò che è avvenuto. In questa analisi c’è anche il fatto che qualche scusante ce l’avevano perché in quel campo diventava impossibile fare cose di qualità". Pou sulla partita contro l'Ucraina: "Si lavora sia sulla tecnica sia sulla tattica: noi abbiamo fatto palestra, abbiamo visto il video e adesso un allenamento sull’analisi video con tutto ciò che abbiamo potuto riconoscere sull’Ucraina, sappiamo che è fondamentale e si va a giocarla con intelligenza e serietà, non esibendo la figura che vogliono gli altri, ma quella che è la nostra forza di professionisti seri. Sapendo di dovere andare a stimolare il piacere di indossare l’azzurro". Infine su Donnarumma: "C’è il costume di andare ad attaccare i ragazzi prodigio e talentuosi. Donnarumma ha un dono, a vent’anni era già al top come Messi e altri. Ma è ondamentale lavorarci sul talento, sacrificarsi e non essere presuntuosi per aver quel dono. Quello ti è stato dato, bisogna migliorare".

Finisce qui la conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Italia-Ucraina

C'è troppa attesa per i risultati? 

"Spesso i calciatori sono specchi che riflettono il pensiero degli altri. Diventano l'immagine di quello che la gente pensa di loro se non hanno una personalità forte. È difficile a volte reagire. Io penso di avere una squadra fortissima. Dobbiamo essere una nazionale compatta e con dei valori. Quando abbiamo vinto con una nazionale fortissima, la squadra era una squadra di amici, unita e compatta, con il piacere di frequentare non uno spogliatoio ma la stanza azzurra. Noi abbiamo vinto con calciatori fortissimi ma compatti, un gruppo di calciatori corretti. Questo è anche il nostro progetto. Io parlo con il presidente e la Federazione e questo è il mio progetto: avere una rosa non larghissima, chiamare giocatori anche giovani come faceva Mancini". Poi conclude: "Con le mie scelte farò alcuni giocatori contenti e altri scontenti, ma io farò delle scelte per il bene della nazionale. Non lo dico io qui, lo dice la mia storia. Io le cose le ho sempre fatte per il bene della squadra, non per una mia presa di posizione. È la mia storia che insegna a me come gestire le cose e ora che mi hanno dato la possibilità di essere allenatore della nazionale questo avverrà ancora di più e sarò ferocissimo per il bene della nazionale"

Quali sono i principali pericoli che porterà l'Ucraina?

"Sono più organizzati della Macedonia e hanno ben chiaro quello che deve essere l'atteggiamento in possesso palla nostro o loro. Noi facciamo un gioco verticale sapendo interpretare quello spazio e dobbiamo essere bravi a fare questo. Mentre loro vorranno fare la partita sulle ripartenze cattive, basta guardare il gol che hanno fatto all'Inghilterra. Bisogna fare una buona fase di possesso per ritargliarci lo spazio in questi spazi angusti e stretti per andarci a giocare dentro"

Cosa chiede allo stadio di San Siro?

"Noi dobbiamo saper reagire su qualsiasi campo, a volte si reagisce in maniera forte con il comportamento, altre volte con il silenzio. Dobbiamo reagire a qualsiasi cosa ci troviamo davanti. Personalità è quando hai molte cose da dire e stai zitto passando da pollo per guadagnarci dopo... Allo stadio di San Siro io non ho da chiedere nulla, siamo noi a doverci meritare il loro comportamento. Siccome ho assistito a gare della nazionale a San Siro, chiedo loro ciò che hanno sempre fatto. C'è sempre stato un calore che diventa poi la completezza di ciò che devono essere i nostri desideri e la nostra ricerca"

Sulla gestione dei calciatori e la pressione da gestire

"Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c'è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L'ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora, con questo risultato, la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così, come abbiamo detto prima. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità... Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon"

È vero che Verratti non è voluto venire in nazionale?

"Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato, e Verratti l'ho chiamato. Non mi sembra mi abbia detto così... anzi mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla nazionale. Così mi hanno risposto tutti coloro a cui ho chiamato. Anche gli allenatori, quelli che hanno risposto, mi hanno mostrato questa collaborazione"

Sulle condizioni del campo in Macedonia

Sono voglioso di rivederci domani sera perché lì, in Macedonia, effettivamente il campo era penalizzante... Ho detto ai ragazzi, fino a un minuto prima, di non trovare scuse, ma c'erano difficoltà evidenti nel fare calcio. Noi siamo entrati in campo per fare la partita e per chi si vuol difendere è più facile. A dimostrazione di ciò, ci sono le parole di Elmas che stimo tantissimo e ha detto delle parole ben precise e dure"

L'Italia deve vincere per forza contro l'Ucraina?

"È facile da gestire questa situazione perché per forza dobbiamo battere tutti quelli che abbiamo davanti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita: deve essere evidentene, nel vederci giocare, il piacere dell'azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l'azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita"

Cambierà la formazione?

"Dobbiamo ancora fare l'allenamento. Oggi ho una difficoltà oggettiva. Un paio di giocatori non ci saranno e non ci saranno perché li abbiamo mandati a casa"

Ancora su Donnarumma

"Si possono commettere degli errori, se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forti. I ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno. Solo allora, per chi ti guarda, diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto"

Quanti cambi farà? Cambierà il portiere?

"Subito dritto al cuore... Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori, è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato il fatto di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe, perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti abbiamo fatto fatica e abbiamo dovuto lavorare forte per arrivare a un certo livello, quando a qualcun altro viene donato... Si fa un po' fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire"

Inizia la conferenza stampa di Luciano Spalletti

"Voglio ringraziare il Milan perché ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui c'era bisogno. Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un 11 vs 11 e voglio ringraziare Terzi, mister dell'Under 18 rossonera, per questo allenamento"

Fra poco la conferenza stampa di Luciano Spalletti, ma alle 17 l'Italia si allena e i primi 15 minuti, aperti alla stampa, saranno live su Sky Sport 24

Di Lorenzo: "Pronti per l'Ucraina"

I punti forti dell'Ucraina?

Di Lorenzo: "Abbiamo visto le loro immagini ma conta più ciò che facciamo noi. Siamo preparati per questo, il tempo è poco ma c’è grande disponibilità e questo è ciò da cui dobbiamo ripartire"

Cosa ti è piaciuto della partita contro la Macedonia?

Di Lorenzo: "Con il mister abbiamo analizzato la partita, ci sono stati atteggiamenti giusti, poi uno guarda solo il risultato ma tante azioni potevano finire in maniera diversa, a questo livello decidono i dettagli e dovremo essere bravi domani sera a sfruttare il fattore campo"

Ai microfoni di Sky Sport Giovanni di Lorenzo

Di Lorenzo: "Sappiamo che al di là del pareggio questa partita era ed è importante per noi. Dobbiamo avere entusiasmo, siamo in casa anche se abbiamo avuto poco tempo siamo pronti e dobbiamo assolutamente vincere"

Macedonia-Italia 1-1: gli highlights

Così l'esordio di Spalletti sulla panchina dell'Italia