Caso Scommesse, Spalletti: "Tonali e Zaniolo spero chiariscano presto la loro posizione"
a sky sportNella conferenza della vigilia della sfida a Malta, il Ct azzurro sul caso scommesse: ""Era giusto permettere a Zaniolo e Tonali di lasciare il ritiro, spero sappano chiarire tutto il prima possobile. Ci sono molti giovani che vorrebbero essere qui e non possono, noi dobbiamo riconoscere che questo è un dono". A Sky Sport aveva detto: "Se fatte cose irregolari, giusto pagare. Decisione di farli andare via è corretta"
Nella conferenza stampa della vigilia della sfida contro Malta, inevitabile che le domande per Luciano Spalletti fossero quasi tutte sul caso delle scommesse e della partenza dal ritiro azzurro di Tonali e Zaniolo: “Non possiamo rimanere incastrati su questo tema, in questo senso di smarrimento -ha detto il ct della nazionale- Ora bisogna agire. Non c’era soluzione. Giusto lasciarli andare a casa. Perché in questi casi si sta bene a casa con i propri cari. Spero sappiano chiarire tutto il prima possibile. Qualcosa dentro lo spogliatoio gli si dice. Spiegare nello spogliatoio un po’ di cose è forse la strada giusta per farli “pensare e riflettere”. Essere qui deve essere un dono, e serve saperlo riconoscerlo, e in caso contrario metterci mano. Domani si gioca. E serve liberarci da quello che abbiamo vissuto ieri sera”. Poi, più strettamente sulla sfida che attende i suoi: “Non dobbiamo correre rischio domani di essere presuntuosi. Perché quando inizia la presunzione finisce la crescita. Chiesa? Sono successe un po’ di cose che hanno reso chiarezza tra noi e i club. Chiesa oggi ha provato. Era al 30% delle proprie possibilità. Ed invece la speranza era quello di averlo oggi al 60%. Ed allora abbiamo deciso di mandarlo a casa. Ho parlato al telefono con Mourinho e mi ha detto degli allenamenti di El Shaarawy. Ed ho deciso di convocarlo”.
In precedenza, Luciano Spalletti aveva parlato a Sky Sport, alla vigilia della sua terza partita da Ct della nazionale azzurra, dopo il pareggio contro la Macedonia del Nord e l'ultima vittoria sull'Ucraina.
Che momento sta vivendo il gruppo azzurro? Cosa ha detto a Tonali e Zaniolo?
Il ct Luciano Spalletti intervistato da Giorgia Cenni a Coverciano: "E’ stata una notte difficile, quando devi portare a casa risultati c'è sempre ansia, ma è stata una notte differente, con molta amarezza per quello che è successo. Tutta la squadra è vicina a Tonali e Zaniolo, siamo molto dispiaciuti. Continueremo a stargli vicini anche dopo, ora hanno le luci addosso. Dobbiamo cercare di aiutarli a difendersi, ma è anche giusto che la giustizia faccia il proprio corso e, se sono state commesse cose irregolari, allora sarà giusto pagare. Le parole di Gravina hanno fatto chiarezza e siamo tutti d'accordo sul rischio di cadere in queste tentazioni, noi dobbiamo sforzarci di trovare il modo di fargli capire le insidie che corrono".
Di chi è stata la decisione di farli andare via dal ritiro?
"Non è carino dire chi ha deciso, basta dire che è una decisione corretta – prosegue Spalletti a Sky Sport -. Non possiamo portare due ragazzi scioccati così a giocare una partita. Ora pensiamo a giocare: perdiamo due campioni, ma rimaniamo una squadra fortissima. Zaniolo è straordinario, ha perso dei vizi di campo che aveva, ha sempre colpo da ko nei piedi. Tonali ha forza e continuità, spero di rivederli e di allenarli di nuovo il prima possibile. Ma gli altri sono altrettanto forti. Ho una potenzialità infinita, non cerchiamo alibi. O vinco o sono di livello inferiore a quello che l'Italia merita".
Come arriva l'Italia alla partita contro Malta?
"Noi dobbiamo essere felici di vestire questa maglia, di fare il nostro lavoro. È triste vedere che le potenzialità che abbiamo non vengano date a tutti. Noi siamo stati scelti dalla fortuna per avere la possibilità di essere dei top. In questo lavoro e nella vita. Abbiamo tutte le attenzioni, possiamo far vedere i nostri valori, la nostra intelligenza. Vedere che non riusciamo a riconoscerla è un lavoro che dobbiamo fare. Noi, in quanto personaggi dello sport, abbiamo il dovere di riconoscere quello che ci è stato donato. Si può sbagliare, ma bisogna diventare sempre migliori".