La quinta edizione dei campionati europei vede al nastro di partenza tutte le migliori nazionali. L'Italia paga il ricambio generazionale e non si qualifica per i quarti di finale. La Germania Ovest è la grande favorita con l'Olanda 'bella' ma incompiuta. Vanno alla fase finale i padroni della Jugoslavia ma la Cecoslovacchia stupisce: elimina gli olandesi e batte la Germania ai rigori con il cosiddetto 'colpo' alla Panenka
Quinta edizione. L'importanza e il prestigio della manifestazione ormai non è più in dubbio, complice la vittoria, quattro anni prima della Germania Ovest che aveva snobbato in precedenza l'evento. Partecipano tutte le 'big' del calcio europeo. La formula non cambia, 8 gironi di qualificazione tra il 1974 e il 1976 per 32 nazionali. Le vincenti di ciascun raggruppamento volano ai quarti per gare ad eliminazione diretta con scontri di andata e ritorno prima della fase finale che si tiene in Jugoslavia dal 16 al 20 giugno 1976. La favorita resta ovviamente è la Germania Ovest reduce da una serie ininterrotta di risultati utili, con i tedeschi l'Olanda è la 'bella' e non ancora incomputa, la Jugoslavia con i talenti dell'est per il fatto di giocare in casa la fase finale è una papabile vincitrice. Ma non mancheranno, anche in questa edizione, le sorprese.
Azzurri, ricambio generazionale e nuova delusione
Per gli Azzurri, il deludente Mondiale del 1974 sancisce la fine di un'epoca passata attraverso il trionfo del '68 e la 'partita del secolo' del '70 con la finale dei Mondiali messicani persa contro l'invincibile Brasile. Ferruccio Valcareggi viene sostituito da Fulvio Bernardini, a sua volta affiancato da Enzo Bearzot. Dal gruppone azzurro vanno via uno dopo l'altro Burgnich, Mazzola, Rivera e Riva. Nella corsa europea l'Italia finisce nel gruppo V, con i fenomeni dell'Olanda, con la spigolosa Polonia e con i dilettanti della Finlandia. Il cammino è da subito in salita: l'Italia perde in Olanda (segna Crujiff) ma a Boninsegna vengono negati due rigori. Si spera nel match con la Polonia ma la gara termina 0-0. Il successo striminzito per 1-0 con la Finlandia certifica i problemi della Nazionale. L'Italia ne vince due: il successo con l'Olanda al ritorno è ininfluente e gli Azzurri vanno a casa. Salutano sin dalle qualificazioni anche Inghilterra e Ungheria.
La Cecoslovacchia e il 'colpo' alla Panenka
Come per la seconda edizione quando la Danimarca riuscì ad arrivare alla fase finale, nel 5° europeo della storia è la Cecoslovacchia a impressionare per gioco, dinamismo e capacità di abbinare l'estro del calcio dell'est con la dedizione e disciplina tattica tipica dell'ovest. Nei quarti di finale la Cecoslovacchia ha la meglio dell'URSS nel doppio confronto per un totale di 4-2, nel frattempo l'Olanda brilla ancora e ne fa 7 al Belgio nel computo delle due gare. Tornando ai cechi, il CT Jezek ha a disposizione una squadra che ha uomini decisivi in ogni zona del campo: dall'esperto portiere Viktor al gigantesco difensore Ondrus passando da Pollack e Panenka. E proprio quest'ultimo passerà alla cronaca per un gol che definirà per il resto della storia il nomignolo del gesto tecnico effettuato.
Il primo e unico titolo della Cecoslovacchia: Germania Ovest ko
Nella prima semifinale la Cecoslovacchia stupisce ancora e elimina, dopo i supplementari, l'Olanda vincendo per 3-1. La Germania Ovest non ha problemi a liquidare la pratica Jugoslavia che può accontentarsi di essere arrivata tra le prime quattro d'Europa. Nel giorno della finale, sono tutti pronti a scommettere per un successo della Germania Ovest. La gara sembra tutta in discesa per la Cecoslovacchia che va avanti 2-0 ma viene rimontata sul 2-2 da una rete all'ultimo minuto siglata di Dieter Muller (convocato last minute al porto dell'infortunato Topmoeller). La gara va ai supplementari, il risultato non si schioda, non ci sarà ripetizione e per la prima volta il campionato europeo di calcio verrà deciso ai calci di rigore. Masni, Nehoda, Ondrus e Jurkemik segnano per la Cecoslovacchia, Bonhof, Flohe, Bongart per i tedeschi. Tocca a Hoeness che spara alto oltre la traversa. Per il rigore decisivo si presenta Panenka: rigore e colpo sotto, gol, titolo di campione d'Europa e un gesto tecnico che verrà emulato dai campioni del futuro e che verrà ricordato, ancora oggi, come rigore alla Panenka.