Nel derby catalano il terzo gol di Messi è arrivato dopo un'azione che ha coinvolto tutti gli 11 giocatori in campo. Da Guardiola a Valverde, una carrellata dei migliori brani di gioco della recente storia blaugrana
BARCELLONA-ESPANYOL 5-0: GOL E HIGHLIGHTS, TRIPLETTA DI MESSI
Non solo un Leo Messi in grande spolvero, il Barcellona che si appresta a incontrare la Juventus in Champions League sembra aver ritrovato la sua identità di gioco. L’esempio più lampante è la rete del 3-0 nel derby di sabato sera contro l’Espanyol, terza di squadra e terza per l’argentino. La pulce è arrivata a calciare dopo una splendida azione corale: 27 passaggi in fila che hanno coinvolto tutti i giocatori in campo, compreso il portiere Ter Stegen. Si è rivisto Messi in posizione di falso nueve, con Suarez che tagliava verso il centro partendo dalla sinistra, Deulofeu a garantire ampiezza sulla destra e Rakitic che si inseriva con continuità negli spazi lasciati dall’argentino. A tratti, il gioco è fluito come ai vecchi tempi: tanti passaggi per ordinare la propria squadra e disordinare lo schieramento avversario. Prima con lentezza, poi accelerando negli ultimi metri.
In origine fu Pep
I gol segnati dopo una fitta rate di scambi sono sempre stati un marchio di fabbrica dei catalani. I 27 che hanno preceduto la rete contro l’Espanyol non sono un record. Nella stagione 2008-2009, la prima col profeta del tiki taka Pep Guardiola in panchina, Bojan Krkic battè il portiere dell’Almeria dopo 37 tocchi: dal recupero in mezzo al campo di Xavi all’assist di Dani Alves. Al termine dell’anno per i catalani fu triplete.
Illusione estiva
L’annata 2011-2012 fu l’ultima di Guardiola. Si concluse col secondo posto in Liga e l’eliminazione in semifinale di Champions. E pensare che era iniziata così: amichevole di agosto contro il Deportivo Guadalajara: 42 scambi e gol di David Villa. Ironicamente, l’ultimo passaggio è un lancio lungo di Piqué.
Nel Clasico è meglio
Le vittorie contro i rivali del Real Madrid per i tifosi del Barça sono le più dolci. Figurarsi se arrivano al termine di un’azione del genere. Iniesta nell’aprile 2014: 24 passaggi e bordata sotto l’incrocio del numero 8.
Quell’anno, con El Tata Martino in panchina, si concluse senza gioie. Meglio due stagioni dopo, quando la squadra di Luis Enrique, reduce dal triplete, si confermò in Liga e Coppa del Re. Il momento da ricordare? L’esterno destro vincente di Suarez dopo aver intrappolato i giocatori del Real Madrid in una ragnatela di 37 passaggi.
Anche la Roma tra le vittime
Era il 21 novembre 2015. Tre giorni dopo i blaugrana sfidavano la Roma in Champions League: i giocatori giallorossi non avevano imparato la lezione, facendosi trafiggere da Messi al termine di un’azione da 25 tocchi.