Il Real Madrid non riesce a segnare e al 94' subisce il gol dell'ex Roma Sanabria. Ora la squadra di Zidane è a -7 dal Barcellona. Meglio l'Atletico Madrid, che vince 2-1 sul campo dell'Athletic Bilbao. Il Siviglia vince 1-0 con il Las Palmas
REAL MADRID-BETIS 0-1
90' +4 Sanabria
Nella storia a braccetto, chissà per quanti anni ancora. Real Madrid e Santos, Cristiano Ronaldo e Pelé. Massimo numero di partite consecutive segnando almeno un gol: 73, per entrambe. Un record di cui la squadra di Zidane andrà orgogliosa. Ma non oggi. Oggi l’obiettivo era superarlo, quel record, eguagliato già nella scorsa giornata contro la Real Sociead. Ma soprattutto, il Madrid doveva vincere. E invece, contro il Betis Siviglia, i blancos non segnano. E perdono. Beffati all’ultimo respiro da un gol di Antonio Sanabria. Il rientro di Cristiano Ronaldo, scontate le 5 giornate di squalifica, è amarissimo. Dopo tre partite di Liga al Santiago Bernabeu, le merengues non sono ancora riuscite a portare a casa i 3 punti. E il Barcellona, alla quinta giornata, è già a +7.
Betis a viso aperto
Quique Setién, che bene aveva fatto con il Las Palmas, mette in campo un 4-3-3 con un’idea di calcio molto chiara: pressione furibonda e altissima, senza alcun timore reverenziale, aiutato dalla freschezza atletica e dalla sfrontatezza dei giovani giocatori a sua disposizione. E il Real Madrid - che risponde con un centrocampo a rombo, in cui Isco fa da trequartista dietro Ronaldo e Bale (Benzema è infortunato) - va in difficoltà. Al 3’, doppia occasione per la formazione di Siviglia, con Carvajal che salva sulla linea il tiro a botta sicura di Sanabria e Keylor Navas che para su Camarasa. Il portiere costaricense dovrà superarsi mezz’ora più tardi, su Fabián Ruiz, imbeccato da una rimessa suicida di Carvajal. Nel Madrid brilla soprattutto Modric, sia in fase di conclusione – una sua azione personale partita da centrocampo termina con un tiro che coglie l’esterno della rete – sia di rifinitura – il suo filtrante libera Isco al tiro, ma esalta i riflessi di Adán. Per Cristiano, la solita feroce determinazione nel cercare la porta: 7 tiri, nessuno di questi a buon fine.
La beffa di Sanabria
L’ottavo errore al tiro di Ronaldo è il più grave: a inizio ripresa Bale gli serve sul destro un pallone da spingere dentro, ma lui lo spara in curva. Il Betis risponde con Francis, che sfrutta un pasticcio di Marcelo per proiettarsi in avanti, ma la sua conclusione, affrettata, termina alta. Da quel momento inizia l’assedio delle merengues alla porta di Adán, che sembra insuperabile, come dimostra sul tiro dalla distanza di Kroos e sul meraviglioso tacco volante di Bale. Tra un’occasione e l’altra, Zidane decide di giocarsi il tutto per tutto, mettendo dentro Asensio (per Isco), Lucas Vasquez (per Marcelo, fermato da un problema muscolare) e Borja Majoral (per Modric). A occupare stabilmente la fascia sinistra non c’è più nessuno: Sergio Ramos e Casemiro si staccano dalle loro posizioni per andare a tamponare in quella zona. E proprio da lì arriva il cross di Barragán incocciato alla perfezione da Antonio Sanabria. Un colpo di testa quasi degno di Pelé...
ATHLETIC BILBAO-ATLETICO MADRID 1-2
55' Correa (AM), 73' Ferreira Carrasco (AM), 90'+2 Aut. Gabi (AB)
Tanta energia, ribaltamenti di fronte continui e qualche intervento duro. La partita che potevamo aspettarci da Athletic Bilbao e Atletico Madrid. Così come pronosticabile era la vittoria della squadra di Simeone che, pur tenendo meno il pallone, è stata più incisiva, grazie alla maggiore classe dei suoi giocatori offensivi. El Cholo, però, deve ringraziare anche il suo portiere Oblak, che nel primo tempo ha salvato un calcio di rigore, rendendo più facile centrare i 3 punti che riportano i colchoneros a -4 dal Barcellona.
Primo tempo: saracinesca Oblak
I due allenatori fanno partire dalla panchina le loro velocissime ali: Iñaki Williams per i padroni di casa, Ferreira Carrasco per gli ospiti, tra le cui fila riposa anche il capitano Gabi. Dopo una prima mezz’ora avara di reali occasioni, eccetto una conclusione centrale di Raul Garcia parata da Oblak, intorno al 35’ l’Atletico va vicinissimo al gol, per due volte. Prima, con Gaitan che ruba palla a Nunez e col sinistro colpisce il palo. Poi, con Griezmann, pescato in area da un lancio di Koke, che tira con violenza ma centra il ginocchio di Kepa. Si va dall’altra parte e l’Atletico ha una chance ancora più ghiotta: Filipe Luis perde palla al limite della sua area e stende proprio sulla riga Raul Garcia. Per l’arbitro è rigore. Dal dischetto va Aduriz, che pur non calciando malissimo vede il suo tiro respinto da Oblak. Per il portiere sloveno è il sesto rigore parato, su dieci, da quando è all’Atletico.
Secondo tempo: il piccolo diavolo ispira
L’Atletico Madrid esce dagli spogliatoi ancora più determinato. E dopo 10 minuti si porta in vantaggio. Finta di tiro di Griezmann che imbuca per Koke, passaggio verso il centro ad anticipare l’uscita del portiere e gol a porta vuota di Correa. Williams e Carrasco entrano in campo uno dopo l’altro, ma è ancora l’Atletico ad attaccare, con Griezmann che prima vede il suo gol annullato per un fuorigioco molto dubbio e poi protesta per un rigore non fischiato. Poco male, anche perché le petit diable non perde la lucidità e con un colpo di gran classe trasforma un pallone ricevuto spalle alla porta da oltre 20 metri in un bellissimo pallonetto a scavalcare la difesa, che smarca Carrasco davanti al portiere. E il belga non sbaglia. Raul Garcia accorcia le distanze quando è troppo tardi. Per l’Athletic è la seconda sconfitta consecutiva, dopo un buon inizio. Per l’Atletico, il secondo successo di fila, ottenuto alla sua maniera. Chi vorrà vincere questa Liga dovrà ancora fare i conti con la banda di Simeone.
LE ALTRE PARTITE:
LEGANES-GIRONA 0-0
DEPORTIVO LA CORUNA-ALAVES 0-0
47' Luisinho
SIVIGLIA-LAS PALMAS 1-0
83' Navas