Dopo le tre punizioni consecutive a segno nelle ultime tre di Liga, Leo Messi ha dimostrato ancor di più il proprio valore tecnico anche da calcio piazzato. Ma c'è stata un'epoca, tanto tempo fa, in cui l'argentino faceva da spettatore alle punizioni di un compagno: Juanjo Clausi
C'era una volta in cui Leo Messi era un giocatore del Barcellona. Non è una fiaba, è la realtà. Dal 2000 a oggi. Calciatore mostruosamente vincente e incisivo, goleador implacabile e fenomeno del calcio mondiale. 600 gol in carriera tra club e Nazionale, tre gol consecutivi su punizione in campionato: Girona, Las Palmas, Atletico Madrid. Tre su tre, un cecchino. Ma c'è stata una volta, anzi, un tempo, in cui il padrone delle punizioni in casa blaugrana non era la Pulce. Come? Sì, è tutto vero. Ci pensava Juanjo Clausi. Compagno nella Masía del Barcellona, era il numero 11 della classe 1987, quella con l'argentino, Piqué, Fabregas. Insomma, un'annata importante. Eppure, in mezzo a quella squadra di fenomeni (in cui spiccava il talento del dieci, che tutt'oggi indossa quella maglia), i calci di punizione da destra, perfetti per un mancino, non li calciava Messi. Sul pallone ci andava sempre Clausi. Attaccante con un gran sinistro, i calci piazzati nel settore giovanile blaugrana erano sempre suoi, "Sono stato 5 stagioni con Messi, andando anche a scuola con lui da quando è arrivato a Barcellona a 13 anni. Per l'allenatore era talmente piccolo che all'inizio lo aveva 'retrocesso' con i ragazzini di un anno in meno. L'anno seguente era con noi dell'87, era molto timido e silenzioso, non parlava molto, andavamo ai tornei e lui era tranquillo e sulle sue. È un privilegio conoscerlo, ho condiviso con lui l'infanzia e molte persone non possono dire la stessa cosa. Eravamo vicini di casa, vivevamo vicino al Camp Nou", dichiarò il valenciano.
Che fine ha fatto Clausi?
La domanda è obbligatoria: dov'è finito quell'11 che "rubava" le punizioni al 10? Non è professionista, tutt'altro. Regional Preferente de la Comunidad Valenciana, questo il suo campionato. UD Castellonense la sua squadra, in una categoria sotto la Terza Divisione spagnola. Insomma, non proprio un campionato di punta per quel ragazzino che "rubava" le punizioni a Leo Messi: "Mi dicevano che qualcuna avrei dovuto lasciarla a lui", ha dichiarato in passato. Chissà che qualche calcio piazzato in meno non possa avergli permesso di avere una carriera più importante. Dopotutto quello col sinistro più adatto a calciare da fuori (nel settore giovanile del Barça) era lui. Non Leo Messi, ma Clausi.
Barcellona, classe dei nati nel 1987: Piqué, Messi e... Clausi
Leo Messi premiato come miglior giocatore di un torneo giovanile, mentre Juanjo Clausi riceve il trofeo come capocannoniere