Vittoriosi contro la Roma in Champions League, i Blancos riscattano lo 0-3 imposto dall'Eibar e regolano 2-0 il Valencia al Bernabeu. Decidono lo sfortunato autogol di Wass e la firma di Vázquez, qualche rischio di troppo per il Real nella ripresa. Solari sale a quota 23 punti e aggancia l'Alavés al 4° posto, Marcelino crolla dopo due successi di fila
REAL MADRID-VALENCIA 2-0
8' aut. Wass, 83' Vázquez
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal, Ramos, Varane, Reguilón; Ceballos (80' Isco), Llorente, Modric (71' Valverde); Vázquez, Benzema, Bale (64' Asensio). All. Solari
Valencia (4-4-2): Neto; Wass (67' Piccini), Garay, Gabriel Paulista, Gayà; Soler, Coquelin (67' Kondogbia), Parejo, Guedes; Gameiro (71' Batshuayi), Mina. All. Marcelino
Ammoniti: Gabriel Paulista (V), Soler (V), Gayà (V), Ceballos (R)
Sfortunato autogol del terzino del Valencia, che devia di testa nella propria porta un cross scagliato in area dalla destra da Carvajal. Incolpevole Neto, Real Madrid subito avanti!
I capitani Ramos e Parejo rispondono agli ordini dell'arbitro Gonzalez Gonzalez
Ultimi istanti prima del fischio d'inizio al Bernabeu: Real Madrid dalla tradizionale divisa bianca, giocherà invece in blu il Valencia di Marcelino
Sono 162 i match giocati tra Real Madrid e Valencia: le Merengues hanno vinto in 84 circostanze mentre gli ospiti hanno ottenuto 43 successi. Sono 35 i pareggi. La curiosità sta nei gol segnati da entrambe le formazioni negli scontri diretti: la differenza è esattamente di 100 gol segnati: 300 per il Real, 200 per il Valencia
Solo un incidente di percorso il 3-0 incassato dall’Eibar? Quesito che trova conforto nella gestione Solari (6 vittorie in 7 partite) e nel 2-0 registrato dal Real Madrid contro il Valencia, risultato che allontana dubbi e perplessità su un gruppo ancora in ritardo dai vertici della Liga. Quarto posto a quota 23 punti insieme all’Alavés (baschi avanti negli scontri diretti), posizione che non rende merito allo strapotere dei Blancos piuttosto destinati agli ottavi di Champions League da prima della classe nel girone. Archiviata la pratica Valencia per Solari, protagonista di un primo tempo impeccabile non senza brividi nella ripresa: cade dopo due vittorie di fila la squadra di Marcelino, sprecone dopo l’intervallo a ribadire il peggiore attacco del torneo con 11 reti come il Valladolid. Difficile con questi numeri ripetere la scalata della scorsa stagione.
Privo di Kroos e Marcelo, Solari rispolvera Ceballos e Reguilón nell’ultimo match dei Blancos prima dell’assegnazione del Pallone d’Oro: fari inevitabilmente puntati su Varane e soprattutto Modric, favorito d’obbligo al premio targato France Football. Marcelino conferma invece il tradizionale 4-4-2 con tre innesti (Garay, Soler e Gameiro) rispetto all’ultima formazione scesa in campo a Torino. L’inizio del match scansa qualsiasi dubbio sulle perplessità legate al Real: Benzema sfiora l’eurogol dopo 3 minuti, cinque giri di lancette più tardi è piuttosto lo sfortunato Wass ad infilare nella propria porta un cross di Carvajal. Vantaggio fortuito ma non casuale: il Valencia colleziona ammoniti (tre nei primi 20 minuti) e non guadagna metri sulla pressione della squadra di Solari. Ottima la gestione del pallone e del match da parte dei padroni di casa vicini al raddoppio con Bale e Benzema: ecco perché l’1-0 all’intervallo non legittima quanto visto sul campo. Blancos a due facce considerando l’avvio di ripresa: Valencia quasi letale attaccando la profondità ma impreciso con Mina e Gabriel Paulista, entrambi protagonisti di errori clamorosi. Non è da meno Asensio che spreca da ghiotta posizione, amnesia che non coinvolge piuttosto Vázquez all’83’ su assist di Benzema. Archiviato lo stop contro l’Eibar, il Real risponde al Bernabeu dopo il successo maturato contro la Roma in Champions.