Drenthe: "Lo scantinato a casa di Robinho era un piccolo night club"

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L’ex calciatore del Real Madrid ha raccontato diversi aneddoti dei suoi tre anni nella capitale, tra cui quello che riguarda Robinho: “Legai subito con lui, spesso andavamo nel suo scantinato che sembrava un piccolo night club”

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Una parabola a descrivere l’andamento della sua carriera, che ha toccato il picco nei tre anni di Real Madrid. Royston Drenthe arrivò nella capitale spagnola a 20 anni e il periodo madridista gli è rimasto nel cuore. “C’erano 16 squadre che erano interessate a me. Parlai sia col presidente Laporte del Barcellona sia con il direttore sportivo Mijatovic del Real Madrid. I contratti che mi offrivano erano tutti più o meno gli stessi, ma davanti ai Blancos ho preso la mia decisione poi. Sono sempre stato affascinato da quel club, e mi sono sentito subito a casa. Guti con me è stato eccezionale, si è comportato meravigliosamente ed era una leggenda, uno del Madrid. Anche con Robinho legai presto, aveva trasformato il suo scantinato in una specie di piccolo night club e ci andavamo spesso” ha raccontato Drenthe – adesso allo Sparta Rotterdam – in un’intervista a FourFourTwo.

L’addio al Real Madrid

La nostalgia è tangibile, nelle parole con cui ha raccontato il suo addio al Real Madrid: “Credevo di poter giocare di più, ma decisero di puntare su Marcelo. Mourinho disse che mi avrebbe fatto giocare ma poi la dirigenza preferì mandarmi in prestito, pensando che fosse la cosa migliore per me. È stata durissima lasciare Madrid nel 2012, fu molto difficile ambientarsi altrove”.