Nel pomeriggio è arrivato il feretro del giocatore alla camera ardente allestita all’interno dello stadio Sanchez Pizjuan. Tanti ex compagni e appassionati presenti per dargli l’ultimo saluto
REYES, LA MACCHINA ANDAVA A 237 KM/H
Un giorno triste, in cui il mondo del calcio dà l'ultimo saluto a José Antonio Reyes, il calciatore spagnolo scomparso il 1° giugno in un tragico incidente stradale a 35 anni. La camera ardente è stata allestita allo stadio Sanchez Pizjuan di Siviglia, la squadra che lo ha allevato nel proprio settore giovanile, lanciato nel calcio che conta e riaccolto tra le proprie file. Inizialmente l'apertura della camera era stata prevista per le ore 16:00, orario poi slittato alle 17:15 per dei ritardi nelle operazioni giudiziarie che hanno posticipato il trasporto del feretro. Tra i primi ad arrivare ci sono stati i calciatori dell'Extremadura, la squadra in cui Reyes militava dallo scorso gennaio; tra i più commossi c'era Diego Capel, con cui Reyes aveva condiviso molto in campo e fuori. "È stato un compagno eccezionale. Come calciatore non ci sono aggettivi, ma come persona era incredibile. Ha tutta la mia stima" ha detto Willy, altro calciatore dell'Extremadura. Diversi dirigenti del Siviglia tra cui anche Monchi, oltre alla ex moglie e al primogenito di Reyes, hanno partecipato al saluto alla salma, in un'atmosfera surreale. Il caldo intenso, infatti, ha anche provocato lo svenimento di una signora lì presente per omaggiare il giocatore, così il Siviglia si è attivato per permettere a tutti i presenti di rinfrescarsi. Si è recata a Siviglia anche una delegazione del Real Madrid, dove Reyes ha militato nella stagione 2006/07, composta da Florentino Perez, Emilio Butragueño, Sergio Ramos e Raul.
Messaggi di addio
Il feretro è arrivato intorno alle 17:40, accolto da tantissimi applausi. I calciatori dell'Extremadura hanno posto una bandiera della squadra accanto alla bara. Sono quindi arrivati tanti ex compagni di Reyes: Aleix Vidal, Rakitic, Jesus Navas, Vitolo, Iborra tra gli altri, oltre ad una delegazione del Benfica e un dirigente del Barcellona. "Sarà sempre amato dal mondo intero" ha detto Florentino Perez, prima di lasciare lo stadio. "Oggi è uno dei giorni più tristi che si possa affrontare, non solo per il sevillismo ma proprio a livello personale. È un colpo troppo duro, ancora non ci crediamo, non si può assimilare una cosa del genere in così poco tempo. La perdita di José è una grande perdita per tutti, era un grande amico. Queste disgrazie accadono nella vita, a noi è già toccata una cosa simile quando morì Antonio Puerta" sono state le parole commosse di Sergio Ramos. Così invece ha voluto salutarlo Caparros: "È difficile da fronteggiare una cosa simile, è stato tutto così veloce. José era ancora così giovane, con tutta una vita davanti. Ho sempre detto che al Siviglia esiste un prima e un dopo Reyes. I titoli restano però bisognava sanare le casse del club e Reyes diede un grande apporto in quel momento".
Le condoglianze della Casa Real
Si sono susseguite le deposizioni di tante corone di fiori, mandate dalle diverse società della Liga. Peraltro, presenti anche tanti tifosi del Real Betis, accanto a quelli del Siviglia: davanti alla morte, non c'è rivalità che regga. L'Extremadura ha ricevuto anche il cordoglio della famiglia reale spagnola, con un comunicato indirizzato al presidente della società firmato dal re Felipe e dalla regina Letizia. La federcalcio invece ha comunicato che Reyes sarà insignito della medaglia d'oro e brillanti, una delle più alte onorificenze.