Secondo quanto riportato dal Diario ABC, il centrocampista cileno avrebbe intrapreso un'azione legale contro i blaugrana per il mancato pagamento di alcuni bonus. Il giocatore: "Se manca quella somma di denaro mi sembra ingiusto". La replica del club: "Un caso senza precedenti, nulla è dovuto"
Il pressing dell'Inter, il disturbo della Juventus, la volontà del Barcellona di tenerlo. Arturo Vidal sarà uno dei pezzi pregiati del mercato di gennaio. Intanto però il centrocampista cileno è protagonista di un'azione legale proprio contro il suo club. Secondo quanto riportato da ABC, l'ex giocatore della Juventus ha infatti denunciato il Barcellona davanti alla Commissione Mista della Liga e all'Associazione dei calciatori spagnoli per il presunto mancato pagamento di alcuni bonus. Secondo alcune fonti interne alla commissione, la richiesta del giocatore cileno è di 2,4 milioni di euro che si riferirebbero a bonus raggiunti nella passata stagione, che tuttavia non sono stati elargiti dal club blaugrana. Dal canto suo il Barcellona afferma che il calciatore ha interpretato malamente alcune formule del suo contratto.
I bonus richiesti da Vidal
Gli avvocati del cileno hanno presentato la domanda lo scorso 5 dicembre. Tra i bonus che Vidal sostiene di aver raggiunto ci sono oltre due milioni di euro per aver giocato il 60% delle partite del Barcellona durante la stagione. Gli avvocati di Vidal sostengono inoltre che il calciatore avrebbe dovuto percepire i bonus previsti per aver raggiunto la fase a eliminazione diretta della Champions League per un totale di 1,4 milioni di euro, Per il Barcellona, invece, il bonus sarebbe di 700.000 euro. Infine il calciatore rivendica il 50% della variabile per aver vinto il campionato nella stagione 2018-2019, ovvero 250.000 euro. Il totale è dunque di quasi 4 milioni euro, con il Barcellona che ha versato solamente 1.6 milioni di euro. Il Barcellona ha accolto la domanda del calciatore ritenendo di non avere alcun debito con il cileno e confermando che la percezione è dovuta a un'interpretazione errata delle numerose clausole del contratto. I legali del Barcellona hanno inoltre fatto notare la stranezza del caso visto la fretta con la quale gli avvocati di Vidal hanno agito. "Questo è un caso senza precedenti, se davvero non ritieni valide certe regole, non aspetti sei mesi senza nemmeno avvisare del possibile errore e pretendendo entro 24 ore il pagamento. Solo ora che, come si legge sugli organi di stampa è interessato a lasciare il club, pretende con fretta che gli venga pagato l'importo", la risposta dei legali blaugrana. Un altro tassello nel rapporto complicato tra Vidal e Barcellona si aggiunge, facendo aumentare le possibilità di un possibile addio del centrocampista cileno.
Le parole di Vidal sui premi non pagati
"Non mi occupo io di queste cose, ma se manca quella somma di denaro mi sembra ingiusto. Questa situazione comunque è estranea a quella che sto vivendo ora".
La replica del Barcellona
"Un caso senza precedenti, è più inedito di tutti": è la risposta a stretto giro che il Barcellona, attraverso un comunicato riportato dal 'Mundo Deportivo', ha recapitato ad Arturo Vidal. Ma l'accusa al giocatore cileno va ben oltre perché il club sostiene che Vidal ha aspettato sei mesi prima di avanzare le sue pretese, guarda caso proprio alla vigilia del mercato e con diverse squadre che hanno manifestato interesse nei suoi confronti. "Qualcuno ti paga un debito, a te sembra che le regole non siano state rispettate - scrive il Barça - allora aspetti sei mesi senza avvertire educatamente che potrebbe esserci stato un errore. Poi all'improvviso, appena sulla stampa si leggono notizie dell'interesse di altri club, si richiede che un determinato importo venga pagato entro 24 ore. Gli atti del signor Vidal - prosegue la nota - dimostrano che egli ha ricevuto ogni pagamento conforme agli accordi, e solo ora, per ragioni a noi ignote e che forse si spiegano con la situazione sopracitata, manifesta questo interesse. In questi sei lunghi mesi Vidal non ha ritenuto di doverci comunicare di essere in disaccordo".