La sconfitta di Coppa del Re contro l'Alcoyano rafforza la scelta della dirigenza di cambiare a fine stagione. Secondo Marca è difficile pensare a un esonero immediato, con il Real ancora in corsa per Liga e Champions. L'allenatore intanto si assume le sue responsabilità: "Eliminazione colpa mia, sconfitta che fa male. Rischio esonero? Io dispiaciuto ma tranquillo"
La clamorosa eliminazione dalla Coppa del Re contro l'Alcoyano, club di Segunda B (la serie C spagnola) vittorioso per 2-1 ai supplementari e con un uomo in meno, può essere il sigillo sulla conclusione del ciclo di Zinedine Zidane sulla panchina del Real Madrid. Lo assicura il quotidiano spagnolo Marca, sempre molto vicino all'ambiente delle merengues. La fine del rapporto maturerà, spiega Marca parlando di "ciclo finito", a fine stagione. La dirigenza del Real non avrebbe infatti al momento intenzione di prendere decisioni drastiche nell'immediato mentre l'allenatore non ha manifestato segnali che lascino pensare a dimissioni imminenti.
Il gruppo è ancora con Zidane?
A portare il Real verso la scelta di proseguire con Zidane fino a fine stagione è la possibilità di vincere ancora due titoli, con la squadra ancora in corsa in Liga e Champions League, con le merengues che sfideranno l'Atalanta agli ottavi. Il ko contro l'Alcoyano fa però la somma con la sconfitta in Supercoppa di Spagna di sei giorni prima contro l'Athletic Bilbao. Secondo Marca, il silenzio che ha circondato la squadra e l'ambiente evidenziano il momento nero del Real e la "perdita di fiducia da parte del gruppo in Zidane".
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Zidane: "Rischio esonero? Io dispiaciuto ma tranquillo"
L'allenatore del Real si è comunque preso le sue responsabilità dopo l'eliminazione in Coppa: "Sono l'allenatore e come sempre non ho problemi a prendermi le colpe anche perchè i giocatori ce l'hanno messa tutta - le sue parole - il calcio è questo, siamo fuori dalla Coppa e mi prendo le mie responsabilità. Non è una vergogna, è un giorno triste, ma continueremo a lavorare pensando alla Liga e alla Champions". Senza escludere il rischio esonero: "Quando si perde se ne parla sempre, io sono tranquillo anche se dispiaciuto. Non mi piace perdere, tutte le sconfitte sono dolorose per me e per i miei giocatori. Vediamo cosa succederà in questi giorni".