Barcellona e Messi, il neo presidente Laporta: "Bello vederlo votare, speriamo resti"

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Le parole di Laporta dopo l’annuncio della sua elezione: "Sono state le votazioni più importanti della storia del Barcellona. La mia è stata una candidatura cruijffista". Poi cita Kennedy rivolgendosi ai tifosi: "Chiedetevi cosa potete fare per il Barça e non cosa può fare il club per voi"

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Undici anni dopo, Joan Laporta è tornato alla guida del Barcellona. L’ha fatto al termine di elezioni che lui stesso ha definito "le più importanti della storia del club, perché si sono svolte nel mezzo di una pandemia che ha cambiato le nostre vite". Il nuovo presidente, eletto con oltre 30 mila voti (il 54,2% delle preferenze), ha puntato molto sul concetto di famiglia nel suo discorso: "Siamo uniti dal sentimento di appartenenza a questo club ed è ciò che ci farà andare avanti tutti insieme per affrontare grandi sfide. Dobbiamo farlo con spirito positivo e vincente, per riportare la gioia". Non poteva mancare un riferimento a Lionel Messi, che cercherà di trattenere. "Esattamente 20 anni fa debuttava in Infantil B. Averlo visto votare portandosi il figlio è stato il segnale che il miglior giocatore del mondo vuole il Barça. Speriamo che questo aiuti Leo a continuare qui".

Cruijff come guida

Rifacendosi al celebre discorso di insediamento di John Kennedy, Laporta ha lanciato un appello ai tifosi, chiedendo loro di pensare "cosa possono fare per il Barcellona e non quello che il club farà per loro". Sulle mascherine indossate dal nuovo presidente e dal suo staff era presente il numero 14, un chiaro omaggio a Johan Cruijff. "Ci ispira in ogni decisione che dobbiamo prendere, questa è stata una candidatura cruijffista e barcelonista".

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