Yamal, Mono Burgos si scusa dopo frase razzista sull'attaccante del Barcellona

il caso

Polemica in Spagna per le parole dell’ex collaboratore di Simeone che durante il riscaldamento del talento blaugrana nel prepartita di Psg-Barcellona ha commentato con una frase razzista le abilità del 16enne. Immediata la reazione del Barça, ma anche quella del Psg, che non hanno mandato tesserati a parlare con la tv per il quale Burgos fa il commentatore. Le scuse dell’argentino: "Mi dispiace, non volevo ferire nessuno"

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"Occhio che se poi non gli va bene finisce tra i semafori". Questa la frase di German "Mono" Burgos nei confronti del talento del Barcellona Lamine Yamal. L’ex collaboratore di Simeone ha causato una grande polemica in Spagna proprio nel prepartita di Psg-Barcellona. L’argentino ha risposto così alla conduttrice di un programma tv che gli faceva notare la qualità nel palleggio durante il riscaldamento. "Il calcio è come la vita", ha proseguito Burgos ridendo. 

epa10908356 Barcelona's Lamine Yamal celebrates scoring the 1-2 goal during the Spanish LaLiga soccer match between Granada CF and FC Barcelona in Granada, Spain, 08 October 2023.  EPA/miguel angel molina

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La reazione del Barça e le scuse

La frase razzista non è passata inosservata ed è stata immediata la reazione del Barcellona che non ha voluto mandare suoi tesserati per le interviste con la tv per il quale Burgos fa il commentatore. Solidarietà da parte del Paris Saint Germain, che ha attuato lo stesso provvedimento. L’ex portiere della nazionale argentina ha successivamente scritto un comunicato di scuse: "Voglio ancora una volta chiedere scusa per le parole usate nel programma. Non era mia intenzione arrecare alcun tipo di danno a Lamine Yamal, al Barcellona, all’Uefa né alla piattaforme per la quale lavoro. Nel mio commento ho voluto fare una battuta sulla sua qualità ed elogiare le sue virtù. In nessun caso voleva essere una battuta su alcuna etnia o classe sociale…Chiedo scusa se si è sentito offeso. Il mio obiettivo non era ingiuriare Lamine, anzi l’esatto contrario. Il calcio è il più grande sport al mondo che unisce tutto e tutti perché non discrimina per sesso, razza, disabilità, età o orientamento sessuale"

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