Barcellona, Szczesny talismano: dal ritiro con la Juve alle 19 partite senza sconfitte

IMBATTIBILE

Introduzione

Lo scorso agosto si ritirava dal calcio dopo sette stagioni alla Juve, poi la chiamata del Barça e il ritorno a sorpresa a ottobre. Non smette di stupire Wojciech Szczesny, grande protagonista nella stagione dei blaugrana imbattibili quando lui è in campo: 19 partite consecutive senza sconfitte. Il portiere polacco era ripartito per vincere trofei mai conquistati prima in carriera: ha già sollevato la Supercoppa e il Barcellona è ancora in corsa per il Triplete


BARCELLONA-DORTMUND LIVE

Quello che devi sapere

Il ritiro dopo la Juve ad agosto…

Ebbene sì, pochi mesi fa Wojciech Szczesny aveva annunciato l'addio al calcio a 34 anni. Una decisione arrivata dopo sette stagioni alla Juventus, club con cui aveva risolto consensualmente il contratto: "Sento che adesso è il momento di dedicare tutta la mia attenzione alla mia famiglia. Nella vita ogni fine è un nuovo inizio". E sulla separazione dai bianconeri: "Avrei voluto fare un altro anno alla Juve perché sentivo di poter dare ancora tanto. Non condivido la scelta del club ma l'accetto. Ho parlato molto sinceramente con il direttore Giuntoli all'inizio della scorsa stagione, ci siamo seduti in una stanza per tre minuti. Mi ha detto: 'Tek, vorrei rinnovare il tuo contratto, cosa ne pensi?'. Gli ho risposto che avrei voluto ritirarmi alla fine della stagione 2024-2025, quindi non avrebbe avuto senso. Avrei potuto anche rinnovare il contratto e 'rubare' i soldi, sono stato onesto. Dopo la Juventus non ero pronto per altre sfide. Anche se non sono d'accordo con la scelta del club non ho alcun rammarico verso Giuntoli. Ho rispetto per il club, il club è stato rispettoso con me durante l'estate. Resterò un tifoso della Juve".

Il ritiro dopo la Juve ad agosto…

… e l'arrivo al Barça

Il colpo di scena arriva poche settimane più tardi, quando i blaugrana perdono Marc-André ter Stegen per un grave infortunio: rottura completa del tendine rotuleo del ginocchio destro contro il Villarreal, guaio che obbliga il portiere tedesco all'operazione e chiude in anticipo la sua stagione. Titolarità affidata al vice Iñaki Peña, ma il Barcellona pensa a Szczesny e il 2 ottobre lo annuncia ufficialmente: "Non potevo dire di no al Barça. La storia del club e il privilegio che provo nell'indossare questa maglia è ciò che mi ha fatto cambiare decisione e tornare sui miei passi. Non credo che lo avrei fatto per nessun'altra squadra. Mi piacerebbe vincere trofei che non ho mai vinto prima. Ce ne sono due o tre in palio come Liga, Coppa del Re e Champions League, ovviamente. Ne vorrei alzare al cielo almeno due e poi potrò finire la mia carriera pensando di aver fatto qualcosa di incredibile in quell'ultimo anno"

… e l'arrivo al Barça

Il debutto e la serata incubo col Benfica

"Sono stato in vacanza per due mesi e ho bisogno di tempo per poter tornare al livello necessario per difendere al meglio questa maglia. Ecco perché non vorrei affrettare i tempi". Effettivamente l’esordio blaugrana di Szczesny arriva il 4 gennaio nei sedicesimi di Coppa del Re, trasferta vinta 4-0 sul campo del Barbastro. La settimana seguente vince il suo primo trofeo, la Supercoppa spagnola, giocando sia in semifinale (contro l’Athletic Bilbao) e in finale col Real dove viene espulso al 56' per fallo da ultimo uomo su Mbappé. Andrà decisamente peggio al da Luz in una delle partite più spettacolari della nuova Champions League: il Barcellona vince 5-4 al 96' con Raphinha, ma il Benfica era avanti 3-1 all'intervallo con tripletta di Pavlidis. E 'Tek' è responsabile sia sul secondo gol (scontro comico con Baldé) e poi del rigore causato su Akturkoglu


GLI HIGHLIGHTS DI BENFICA-BARCELLONA 4-5

Il debutto e la serata incubo col Benfica

Tek in porta e il Barcellona non perde mai

Al netto degli errori nelle prime partite causate dalla ruggine tra ritiro e ritorno al calcio giocato, Szczesny è diventato grande protagonista tra i pali del Barcellona. E ha sfatato anche il tabù da Luz, dove è tornato nell'andata degli ottavi di Champions (1-0 per la squadra di Flick) compiendo otto parate decisive. Ma il dato clamoroso è un altro: quando il polacco è in campo, il Barça non ha mai perso. È successo 19 partite su 19 in questa stagione, bilancio che registra 17 vittorie (e due pareggi) con 10 clean sheet. Non ci credete? Ecco l'elenco:

  • Barbastro-Barça 0-4 (Coppa del Re)
  • Athletic Bilbao-Barça 0-2 (Supercoppa)
  • Real Madrid-Barça 2-5 (Supercoppa)
  • Benfica-Barça 4-5 (Champions)
  • Barça-Valencia 7-1 (Liga)
  • Barça-Atalanta 2-2 (Champions)
  • Barça-Alaves 1-0 (Liga)
  • Valencia-Barça 0-5 (Coppa del Re)
  • Siviglia-Barça 1-4 (Liga)
  • Barça-Rayo Vallecano 1-0 (Liga)
  • Las Palmas-Barça 0-2 (Liga)
  • Barça-Atletico Madrid 4-4 (Coppa del Re)
  • Barça-Real Sociedad 4-0 (Liga)
  • Benfica-Barça 0-1 (Champions)
  • Barça-Benfica 3-1 (Champions)
  • Atletico Madrid-Barça 2-4 (Liga)
  • Barça-Osasuna 3-0 (Liga)
  • Barça-Girona 4-1 (Liga)
  • Atletico Madrid-Barça 0-1 (Coppa del Re)

Tek in porta e il Barcellona non perde mai

Il sogno Triplete

Lo aveva detto durante la sua presentazione, il desiderio di conquistare trofei mai vinti prima di chiudere alla grande la carriera. Una Supercoppa l'ha già festeggiata, intanto il Barcellona è ancora in corsa per il Triplete: 1° nella Liga a +3 sul Real Madrid, che affronterà il prossimo 26 aprile in finale di Coppa del Re, e qualificato ai quarti di Champions dove lo attende il Borussia Dortmund. La possibilità di vincere tutto che accomuna i blaugrana proprio al Real, al Psg e all'Inter. Ecco perché il suo contributo in porta e una squadra formidabile possono esaudire gli ultimi sogni in campo di Szczesny. E se in estate cambiasse idea un'altra volta? Non sarebbe più una sorpresa...

Il sogno Triplete