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Tolosa-Nantes, 4 calciatori rifiutano la maglia contro l'omofobia: esclusi dal match

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I club non hanno ufficializzato i nomi dei calciatori che non hanno voluto indossare la maglia voluta dalla Ligue 1 per sensibilizzare sul tema dell'omofobia nel calcio: tutte le squadre in questa giornata avevano il numero sulla schiena stampato con i colori arcobaleno. Nello stesso match, nel pre partita una lite tra dirigenti e un allarme bomba sulle tribune che ha provocato un rinvio della partita di 90 minuti

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Alcuni giocatori di Tolosa e Nantes si sono rifiutati di indossare la maglia con i numeri color arcobaleno che la Ligue 1 aveva deciso di far stampare per tutte le squadre del campionato, come iniziativa di lotta contro l’omofobia nel calcio. Il Tolosa, in particolare, con un comunicato ufficiale, pur senza fare i nomi dei calciatori che hanno opposto il loro rifiuto a questa iniziativa, ha deciso di escluderli dal match contro il Nantes. Secondo i media francesi, tra i giocatori che si sono rifiutati di indossare le maglie contro l’omofobia ci sono Zakaria Aboukhlal, attaccante marocchino protagonista con la sua nazionale anche agli ultimi mondiali, Said Hamulic e Moussa Diarra. Sempre secondo la stampa francese, anche Mostafa Mohamed del Nantes non compare sulla lista dei convocati per il match perché anche lui avrebbe opposto il suo rifiuto di aderire all’iniziativa. Secondo il quotidiano della città di Tolosa, La Depeche du Midi, neppure i due compagni di squadra Logan Costa e Farès Chaïbi volevano indossarla, ma i due alla fine sono andati in panchina. E ieri era stata la volta del difensore senegalese del Guingamp, Donatien Gomis, che aveva preferito non giocare a Sochaux, per una partita di campionato di Ligue 2, per non partecipare alla campagna contro l'omofobia.

 

No alla maglia anti-omofobia, il comunicato del Tolosa

Sulla vicenda, prima che le due squadre scendessero in campo, è intervenuto ufficialmente il Tolosa, uno dei due club che hanno registrato il rifiuto di alcuni calciatori a indossare la maglia anti-omofobia nel calcio. Ecco il testo del comunicato della società francese, che non ha ufficializzato i nomi dei calciatori “dissidenti”: “In occasione della giornata internazionale contro l'omofobia del 17 maggio, il Tolosa Football Club e tutto il calcio professionistico si stanno mobilitando contro l'omofobia durante questa 35esima giornata di Ligue 1 -si legge nel comunicato- Tuttavia, i giocatori della squadra professionistica hanno espresso disaccordo sull'associazione della loro immagine con i colori dell'arcobaleno che rappresentano il movimento LGBT. Pur rispettando le scelte individuali dei suoi giocatori, e dopo numerosi scambi, il Tolosa Football Club ha scelto di escludere i suddetti giocatori dall'incontro in programma questa domenica alle 15 allo stadio del Tolosa. Il Tolosa desidera ricordare che 18 nazionalità e 5 continenti sono rappresentati all'interno della sua forza lavoro professionale. L'apertura al mondo è parte integrante del DNA del club. I nostri giocatori sono scelti per le loro qualità umane indipendentemente dalle loro credenze o convinzioni. Infine, il Tolosa Football Club desidera ricordare il suo impegno di lunga data nella lotta contro l'omofobia e ogni forma di discriminazione. Da oltre due decenni il Club ha intrapreso e sostenuto numerosi progetti per promuovere i valori del rispetto, della tolleranza e della condivisione. Attraverso la nostra Fondazione, continueremo a impegnarci quotidianamente con i nostri giocatori, i nostri dipendenti, i nostri volontari, i nostri partner e la nostra comunità per educare, sensibilizzare e creare un ambiente sereno, inclusivo e tollerante”.

Tolosa-Nantes, pacco sospetto e lite tra dirigenti

Non è stata un pre partita tranquillo quello del match tra Tolosa e Nantes. Oltre al rifiuto di alcuni calciatori di indossare la maglia con la stampa del numero color arcobaleno come segno di lotta all’omofobia nel calcio, c’è stato anche altro. Il calcio d‘inizio della partita era previsto alle 15 ma è stato posticipato di 90 minuti per un allarme bomba. Secondo i media francesi, sulle tribune dello stadio è stato rinvenuto un pacco sospetto  e per tale motivo le autorità hanno vietato l’accesso ai tifosi e fatto entrare in azione gli artificieri. La gara è poi regolarmente iniziata. Ma non solo. Secondo l’Equipe, l’amministratore delegato del Nantes, Franck Kita e l’agente Mogi Bayat, considerato da alcuni ufficiosamente il direttore sportivo del club, hanno avuto una lite e sono stati separati dal presidente Walderma Kita, prima che la discussione degenerasse in rissa. La lite è avvenuta, secondo le testimonianze, quando Bayat ha provato a seguire il presidente e la squadra negli spogliatoi dello stadio e il direttore generale Kita ha provato a impedirglielo.