LA FOTOGALLERY. Decisivi e irresistibili i trascinatori di Argentina, Brasile e Colombia, leader sudamericani che condividono la stessa maglia. Quella che, nelle edizioni precedenti, venne indossata da campioni e icone del calcio. LO SPECIALE MONDIALI
Leo Messi, Neymar e James Rodriguez. Talenti allo stato puro che, oltre alle origini sudamericane, condividono la numero ‘10’ come grandi campioni nei Mondiali del passato. Ripercorriamoli insieme in questa panoramica di classe e gol -
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PELÉ (BRASILE) – Edson Arantes do Nascimento, o se preferite O Rei, festeggiò il titolo mondiale in tre occasioni (1958, 1962 e 1970). In Svezia non era nemmeno 18enne, in Messico era già una stella senza tempo. Immortale -
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MARIO KEMPES (ARGENTINA) – Autentico trascinatore dell’Albiceleste nel trionfo casalingo del 1978. Miglior marcatore di quell’edizione con 6 reti, decisivo anche nella finale contro l’Olanda segnando 2 gol -
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DIEGO MARADONA (ARGENTINA) – Kempes passò la numero ‘10’ al Pibe de Oro, che riportò l’Albiceleste sul tetto del mondo nel 1986. In Messico venne votato miglior giocatore, siglò 6 reti e venne applaudito dalla platea mondiale -
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LOTHAR MATTHÄUS (GERMANIA OVEST) – Meno rifinitore dei ‘10’ storici, sicuramente un leader nel campionato del mondo ospitato dall’Italia. I tedeschi vinsero con i suoi gol (4), oltre alle triple di Brehme, Klinsmann e Voller -
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ROBERTO BAGGIO (ITALIA) – Resta impressa questa sua espressione dopo i maledetti rigori nella finale di Pasadena. Ma fu il ‘Divin Codino’ a trascinare gli azzurri verso l’epilogo con 5 reti, guadagnando applausi e ammirazione -
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ZINEDINE ZIDANE (FRANCIA) – La consacrazione definitiva di Zizou, in forza alla Juventus, venne sancita dal Mondiale ospitato dai Bleus. Ronaldo venne decretato miglior giocatore, ma il titolo della Francia venne scritto proprio da Zidane -
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FRANCESCO TOTTI (ITALIA) – Fu uno dei tanti protagonisti dell’Italia “operaia” di Marcello Lippi, sul tetto del mondo nel 2006. Il contributo del Pupone fu determinante agli ottavi di finale, quando stese l’Australia dal dischetto ai supplementari -
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LEO MESSI (ARGENTINA) – Quattro volte Pallone d’Oro, l’erede di Maradona non ne condivide solo la maglia numero ‘Diez’. Quattro gol in tre presenze, assoluto leader dell’Albiceleste, insegue il Mondiale per raggiungere El Pibe de Oro -
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NEYMAR (BRASILE) – Quattro gol anche per il suo compagno al Barcellona, che viceversa rappresenta l’icona nel Mondiale organizzato dai verdeoro. Classe ’92, già consacrato a livello internazionale, la sua numero ‘10’ sta facendo sognare il Brasile -
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JAMES RODRIGUEZ (COLOMBIA) – La rivelazione dei Mondiali al di là dei 5 gol segnati che trascinano la terza delle sudamericane, i Cafeteros. Gioiello del Monaco, erede di Valderrama, talento già consegnato alla ribalta mondiale -
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