Mondiale 2018, Ibrahimovic: "La FIFA non può impedirmi di andarci"

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L'attaccante svedese torna sulla sua possibile partecipazione alla Coppa del Mondo in Russia e spiega: "Se ci andrò lo deciderò io, non la FIFA. La scelta finale spetta a me"

IBRA E IL CASO MONDIALI. IL CT SVEDESE: "SE CI HA RIPENSATO MI CHIAMI"

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Zlatan Ibrahimovic ha da poco iniziato la sua nuova avventura negli Stati Uniti con la maglia dei Los Angeles Galaxy, in quella che dovrebbe essere l'ultima squadra della sua carriera. Ciò che rimane incerta è invece la sua partecipazione al prossimo Mondiale. L'attaccante ha lasciato la Nazionale al termine di Euro 2016, ma nelle ultime settimane si è fatta sempre più insistente la voce che vorrebbe il classe '81 convocato per il prossimo torneo in Russia. "Se ci ha ripensato mi chiami..." ha detto qualche giorno fa il ct della Svezia, Andersson, mentre il giocatore per ora preferisce non esporsi: "Mi chiamano ogni giorno per sapere come sto - ha detto -. Se mi sentirò bene, in grado di dare quella mano che so di poter dare, la porta sarà sempre aperta. Se vorrò ci sarò, altrimenti no. Ho voglia di giocare a calcio, vediamo cosa succederà".

Oltre alla volontà di Ibra però, ci si è messa di mezzo anche la FIFA. Il centravanti ex United potrebbe essere costretto a rinunciare alla Coppa del Mondo in Russia, a prescindere dal suo volere e quello del commissario tecnico, a causa di una regola imposta dalla massima organizzazione mondiale. Lo svedese ha infatti un contratto pubblicitario con la Bethard, una società di scommesse, ma secondo la regola 25 del Codice Etico della FIFA nessun giocatore può intrattenere rapporti con questo tipo di aziende. Quest'ultima si è detta disponibile a rescindere il contratto nel caso l'attaccante volesse partecipare alla Coppa del Mondo, ma a fare chiarimento sulla vicenda ci ha pensato lo stesso Ibra in prima persona: "La FIFA non può impedirmi di partecipare al Mondiale - ha spiegato ai microfoni di Eurosport -. Se vorrò essere lì, ci sarò. La decisione non spetta a loro, ma solo a me".