
Mondiali 2018 Russia, Lopetegui esonerato da Ct della Spagna: tutti gli addii "choc". FOTOGALLERY
L'esonero del Ct spagnolo a 24 ore dall'inizio del Mondiale è l'ultimo di una lunga serie in cui l'allenatore viene cacciato o si dimette all'improvviso. Il primo fu Guttmann che venne licenziato dal Benfica e lanciò una terribile maledizione al club portoghese. Anche in Serie A non sono mancati allontamenti lampo

L'esonero del Ct spagnolo a 24 ore dall'inizio del Mondiale è l'ultimo di una lunga serie in cui l'allenatore viene cacciato o si dimette all'improvviso. Il primo fu Guttmann che venne licenziato dal Benfica e lanciò una terribile maledizione al club portoghese. Anche in Serie A non sono mancati allontamenti lampo -
Spagna, esonerato il Ct Lopetegui dopo l'accordo col Real Madrid. Al suo posto Fernando Hierro
Julen Lopetegui (Spagna): il commissario tecnico è stato esonerato il giorno prima dell'inizio di Russia 2018 e poche ore dopo l'annuncio del Real Madrid che lo ha indicato come nuovo allenatore. La Federazione iberica non ha accettato di essere stata avvisata di questo accordo solo cinque minuti prima dell'ufficialità -
Spagna, esonerato il Ct Lopetegui dopo l'accordo col Real Madrid. Al suo posto Fernando Hierro
Zinedine Zidane (Real Madrid): chi ha lasciato a sorpresa i Blancos è invece Zizou. In questo caso è stato lui a prendere la decisione e a dimettersi; dopo aver vinto 3 Champions di fila ha dichiarato di non avere i giusti stimoli per condurre la squadra verso il poker -
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Vahid Halihodzic (Giappone): aver qualificato la Nazionale nipponica alla Coppa del Mondo non è bastato a tenere la panchina. Il bosniaco è stato licenziato a due mesi dal Mondiale «perché è venuta a mancare la fiducia» -
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Roberto Mancini (Inter): L'attuale Ct della Nazionale italiana ha vissuto due esperienze sulla panchina dell'Inter. Nel primo caso è stato mandato via per far posto a Mourinho, nel secondo è stato lui a dimettersi. Il tutto è venuto a sorpresa a due settimane dall'inizio del campionato a causa di divergenze di mercato con la proprietà Suning -
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Antonio Conte (Juventus): aver riportato la Juve ai vertici del calcio italiano non bastò all'allenatore pugliese ad essere accontentato in tutto e per tutto sul mercato. Alcuni dissidi con la società spinsero il mister a dimettersi due giorni dopo aver cominciato il ritiro estivo. "Con 10 euro non si può mangiare a un ristorante da 100 euro" disse referendosi agli obiettivi europei -
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Roberto Donadoni (Cagliari): questioni legate al mercato spinsero anche Donadoni a lasciare a pochi giorni dall'inizio della Serie A 2011-12. Il mancato acquisto di Suazo fu la goccia che fece traboccare il vaso -
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Raymond Domenech (Francia): l'ex Ct dei Blues non è mai stato particolarmente amato, ma nel 2010 divenne davvero un "peso di troppo". Un litigio con Anelka causò l'ammutinamento dei giocatori francesi che decisero di difendere il compagno e saltare l'allenamento. La mancata stretta di mano al Ct avversario dopo la sconfitta con il Sudafrica portò poi al definitivo licenziamento dopo l'eliminazione dal Mondiale -
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Luigi Delneri (Porto): dopo i miracoli fatti col Chievo, l'allenatore italiano venne chiamato nel 2004 dal club portoghese, fresco vincitore della Champions League. La sua avventura però finì prima ancora di iniziare a causa di alcuni cattivi rapporti con i senatori dello spogliatoio -
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Fabio Capello (Roma): il 27 maggio 2004 l'allenatore friulano lasciò Roma nella notte e andò a Torino per firmare con la Juventus. Un cambio di panchina che lasciò tutti a bocca aperta nella capitale, soprattutto dopo le dichiarazioni di Capello rilasciate qualche mese prima: "Non allenerò mai la Juve" -
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Ilario Castagner (Milan): nella sua seconda esperienza sulla panchina rossonera l'ex attaccante iniziò alla grande vincendo lo Scudetto al primo colpo. L'anno successivo invece la squadra stazionò nella parte centrale della classifica e venne esonerato a sei giornate dalla fine dal presidente Farini. Il motivo? Castagner aveva stretto un accordo per passare ai cugini dell'Inter la stagione successiva (Foto by Twitter) -
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Bela Guttmann (Benfica): il progenitore di questi licenziamenti improvvisi fu l'allenatore ungherese che fu esonerato dal Benfica dopo aver vinto due Coppe dei Campioni di fila e aver chiesto, legittimamente, un aumento di stipendio. Non fu accontentato e decise quindi di lanciare una maledizione sul club delle Aquile: non vincerà mai più una Champions. Detto, fatto. -
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