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Mondiali 2018 Russia, Svizzera in ritiro nella città dedicata a Togliatti: tutte le sedi delle nazionali

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Dal 1966 chiamata Togliatti, oggi 700mila abitanti nella Russia centrale e affacciata sul Volga. Il progetto dello storico segretario del PCI di trasformare la vecchia Stavropol’-na-Volge in una città industriale dell'auto portò al cambio di nome. In questi Mondiali la Svizzera si sta allenando sopra un pezzo di storia. Ecco tutte le altre sedi delle altre nazionali

MONDIALI, CALENDARIO E GIRONI

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Il resort è un edificio imponente, grigio, affacciato sul Volga, il fiume più lungo d’Europa. Lì riposa e si allena la Svizzera, che sui verdi campi del centro sportivo si sta preparando al girone con i fenomeni del Brasile, più Costa Rica e Serbia. In movimento su un autentico pezzo di storia. La città si chiama Togliatti, ribattezzata così nel lontano 1964 a una settimana dalla morte dello storico segretario del Partito Comunista Italiano. Lo chiamavano “progetto Togliatti” ai tempi, quello poi realizzatosi il 15 agosto del 1966 con la stretta di mano tra Urss e Fiat, e la costruzione in piena guerra fredda della “città dell’auto” da 400mila abitanti, e una fabbrica automobilistica in grado di produrre 600 mila macchine l’anno. Nata nel Settecento come Stavropol’-na-Volge, oggi conta più di 700mila abitanti nella regione di Samara, Russia centrale. Qui c’è la sede della squadra di Petkovic, che costruisce le sue sedute tattiche sopra buona parte di storia politica del continente, unica di due città battezzata con il nome di un dirigente comunista dell’occidente e originariamente chiamata per errore dai quotidiani italiani “Togliattigrad”. A distanza di oltre cinquant’anni il nome è rimasto lo stesso, dopo anche un referendum nel 1996 che chiedeva il ritorno alla denominazione originale della città: l’82% si espresse ancora in favore (e onore) di Palmiro Togliatti, da dove la Svizzera parità per la Rostov Arena, teatro del primo grande esordio contro Neymar e compagni.

Tutti i ritiri

Sei solo a Mosca, più cinque solo a San Pietroburgo: le due città più gettonate tra le scelte e casa - durante i Mondiali - delle nazionali. A San Pietroburgo alloggeranno Arabia Saudita, Croazia, Costa Rica, Corea del Sud e Inghilterra. Mentre nella capitale con due stadi a disposizione - la Otkrytie Arena e il Lužniki della finalissima - ecco Iran (nel centro della Lokomotiv), Francia, Perù, Germania, Tunisia e Senegal. Nell’olimpica Sochi ci saranno invece Islanda, Brasile, Svezia e Polonia. A Kazan Colombia e Giappone che condividono il gruppo H, oltre all’Australia. I padroni di casa della Russia saranno invece di casa a Novogorsk, stessa scelta anche dei messicani. Per il resto solo squadre isolate, con un’intera città a disposizione come per Togliatti e gli svizzeri. L’Egitto di Salah sarà a Grozny, l’Uruguay a Nizhny Novgorod. Nel gruppo B Portogallo a Kratovo (nella regione di Mosca) e Spagna a Krasnodar, nel super centro costato 450mila euro. La Danimarca è ad Anapa. L’Argentina di Messi sarà a Bronnicy, mentre la Nigeria rivale nel girone nella cittadina di Essentuki. Chiudono il gruppo delle restanti nazionali la Serbia a Kaliningrad, il Belgio a Nakhabino e Panama a Saransk. Diversa, invece, la scelta del Marocco, che viaggerà su un aereo privato spostandosi di città in città dove sono previste le partite, in ordine Mosca, San Pietroburgo e Kaliningrad.