Mondiali 2018 Russia, tutti contro Neymar: "Basta simulare, siamo stufi delle sue sceneggiate"

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Le continue simulazioni del numero 10 brasiliano hanno acceso la reazione dei messicani e non solo: "Nessuno mette in dubbie le sue qualità, ma basta fare il pagliaccio a ogni contatto subito"

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NEYMAR SIMULATORE, IL WEB NON LO PERDONA

Neymar, come prevedibile alla vigilia, è uno degli uomini più discussi di questo Mondiale. Sulle orme dei grandi del passato, il calciatore verdero è chiamato a trascinare la sua Nazionale alla conquista del sesto titolo, l'ultimo dei quali risale al 2002. Fino a questo momento si può dire che l'attaccante del Psg stia svolgendo bene il suo compito. Dopo aver deluso nella sfida inaugurale contro la Svizzera, O'Ney ha trovato la prima rete nella competizione nel 2-0 sulla Costa Rica, offrendo poi uno splendido assist per Paulinho nella rete che ha dato il via al successo ai danni della Serbia. Il 26enne ha poi messo la sua firma anche negli ottavi contro il Messico, aprendo le marcature e servendo un mezzo passaggio - in realtà era un tiro in porta deviato da Ochoa - per il raddoppio siglato da Firmino. Peccato però che Neymar, oltre a queste ottime prestazioni, abbia messo in mostra anche il lato peggiore del suo carattere in campo, quello di simulatore. Ha infatti iniziato ad andare a terra in maniera esagerata già a partire dal match contro gli elvetici, quando aveva chiuso l'incontro con ben 10 falli incassati e un rotolamento infinito subito acchiappato dagli utenti del web. Un atteggiamento che aveva infastidito anche il suo allenatore, speranzoso di poter contare su un calciatore meno protagonista di queste sceneggiate e più decisivo nel contribuire al successo della Seleçao. Da lì in poi, mr. 222 milioni ha aumentato il suo livello qualitativo ma non ha smesso di cadere in queste situazioni ridicole. Contro la Costa Rica ha preteso un rigore per un minimo contatto subito da Gonzalez, mentre contro la Serbia ha ripreso a passare steso per terra più del tempo necessario. Non è stato da meno contro il Messico e il Ct della Tricolor, a fine partita, ha dichiarato il suo malcontento per la gestione dell'arbitro: "I giocatori si sono stancati di questo comportamento e hanno perso la loro classica veemenza e aggressività anche per questo motivo - ha detto Osorio -. C'è stato un momento in cui il gioco è rimasto fermo addirittura per quattro minuti. Non è stato sicuramente un bell'esempio per il mondo del calcio e per tutti i bambini che guardano le partite. Dovrebbe essere un gioco di virilità, determinazione e di uomini, come succede in altri sport, e non con atteggiamenti da pagliaccio".

Uno degli episodi maggiormente discussi è stato il contatto subito da O'Ney per mano di Layun, reo di avergli appoggiato il piede sulla caviglia destra. Un intervento minimo che ha scatenato la reazione di Neymar, in preda alla disperazione come se avesse ricevuto un colpo d'arma da fuoco. Azione che ha poi raccontato lo stesso giocatore messicano: "Sono andato per prendere la palla, ma Neymar la bloccava con le gambe - ha spiegato -. Così l'ho sfiorato per invitarlo a lasciare la sfera, ma lui non ha fatto niente ed è partita quella sceneggiata. L'arbitro ha parlato col VAR e ha detto che non era successo niente. Ormai sappiamo che Neymar è così e fa cose di questo tipo. Se gli piace così tanto sdraiarsi per terra che torni a casa e si metta sul letto".

Neymar, non solo i messicani puntano il dito contro di lui

Le critiche per O'Ney non sono arrivate solamente dai suoi avversari negli ottavi di finale. Anche Oltremanica, infatti, in molti si sono scagliati contro il numero 10 brasiliano, a partire da Martin O'Neill, ex storico allenatore del Celtic: "La sua reazione è patetica, assolutamente patetica - ha affermato l'attuale commentatore di ITV -. L'arbitro Clattenburg ha ragione a dichiarare che il fallo era da rosso, ma la soglia del dolore di Neymar è incredibilmente bassa. Chissà come uscirebbe dall'ambulatorio dopo essersi beccato l'influenza". Sulla stessa onda di pensiero anche Alan Shearer, ex centravanti della Nazionale inglese: "Non ci sono dubbi sulle sue abilità - ha detto -. Le abbiamo viste all'opera nella costruzione del secondo gol. È un calciatore magnifico, ma è davvero patetico quando rotola come se fosse in agonia. Perché sente il bisogno di farlo? Finora è stato uno splendido Mondiale, l'unico aspetto negativo è rappresentato dai giocatori che fingono duri infortuni per provocare gli arbitri ad espellere gli avversari". Più ironico infine, come sua abitudine, il commento di Gary Lineker, pubblicato sul suo account Twitter: "Neymar ha la più bassa soglia del dolore rispetto a qualsiasi altro giocatore nella Coppa del Mondo da quando sono iniziate le statistiche Opta".