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Spagna, Luis Enrique è il nuovo Ct della nazionale: Molina diventa Ds al posto di Hierro

Mondiali

Luis Enrique è il nuovo Ct della Spagna. La federazione ha approvato all'unanimità il nome dell'ex allenatore del Barcellona. Due anni di contratto. Via Hierro, che si era dimesso anche dal ruolo di direttore sportivo. Al suo posto l'ex portiere del Deportivo Molina

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Tre titoli in fila. Tre delusioni in fila. Campioni d’Europa nel 2008 e nel 2012, a spese dell’Italia in finale. Campioni del mondo nel 2010. In ciclo magico, straordinario. Il calcio del tiqui-taca. La scuola Barça che si fonde con la mentalità da super vincenti del Real. Xavi e Iniesta. Ramos e Casillas. Fernando Torres decisivo nella finalissima contro la Germania per il primo titolo della cavalcata. Poi il buio. Fuori ai gironi in Brasile nel 2014. Ottavi fatali a Francia 2016 (contro la Francia) e in Russia 2018 (contro la Russia). Una beffa del destino che non cambia la sostanza: nella Spagna qualcosa non va, e cambiare è inevitabile. Il nuovo corso prende allora il nome di Luis Enrique. Ufficiale la candidatura promossa dal presidente Luis Rubiales, che in conferenza stampa ha esposto la decisione "presa all'unanimità" dal consiglio sul nome del nuovo Ct. Per lui contratto di due anni.

Cambia anche il Ds

Dentro Luis Enrique. Via Hierro. Lui, l'ex capitano del Real, che della nazionale spagnola era anche direttore sportivo dal novembre del 2017. Poi l’esonero a sorpresa di Lopetegui, l’incarico da Ct e le dimissioni. Al suo posto, come Ds, è già ufficiale anche José Francisco Molina. Contratto di due anni. Ex portiere di Valencia, Alzira, Villarreal, Albacete, Atletico Madrid, e Levante, dove si è ritirato nel 2007. In Italia alcuni lo ricordano in quel Deportivo che sconfisse il Milan nella Champions del 2004, con cui arrivò fino alle semifinali di coppa. Nove volte con la maglia della Spagna, Molina debuttò nel 1996 finendo tra i convocati per gli Europei giocati in Inghilterra. Quelli olandesi del 2000, e nel Mondiale del 1998.

La carriera di Luis Enrique

Ancora più nota è invece la storia di Luis Enrique, che (stando a Marca) ha battuto la concorrenza per il ruolo da Ct di Quique Sánchez Flores, Míchel, Roberto Martínez (opzione scartata in quanto legato da un contratto con il Belgio) e Víctor Sánchez. "Abbiamo parlato solo con lui - ha invece detto il presidente della federazione Rubiales -, Luis ha rifiutato offerte economicamente più importanti per essere il nuovo Ct della nazionale. Non avrà clausola rescissoria, e verrà col suo staff personale. La prossima settimana al presentazione". Luis Enrique avrà così un contratto di due anni, che lo porterà fino all’Europeo del 2020. Per lui 60 presenze e 12 gol nella nazionale spagnola. Oro olimpico nel 1992, ma senza Mondiali o Europei nel proprio palmares con la roja. Da allenatore l’inizio del Barcellona B, il club dove aveva chiuso la sua carriera (1996-2004) dopo cinque stagioni passate precedentemente nel Real Madrid. Tre anni nella cantera e poi il salto in Italia in un’annata non indimenticabile Roma. Un altro anno al Celta e poi i blaugrana. Inizio da urlo per lui, col triplete infilato alla prima stagione nel 2015 e un doblete Liga più Coppa del Re nel 2016. Nella sua ultima stagione in panchina vinse solo la coppa nazionale e la supercoppa. Fermo per tutto il 2018, era evidentemente in attesa della chiamata più importante.